Hai deciso di aprire partita IVA e sai già che i tuoi ricavi non saranno stratosferici: puoi optare per il regime forfettario e risparmiare un bel po’ sul fronte tassazione. Si tratta di un regime di vantaggio che ti permette di pagare solo un’imposta, la cosiddetta imposta sostitutiva, al posto di IVA, IRPEF, addizionali e quant’altro.
In questa guida completa ti spiego quando ti spetta l’agevolazione regime forfettario al 5%, quali sono i requisiti per aderire, per quanti anni hai diritto di pagare solo il 5% di imposta sostitutiva, quali sono gli adempimenti necessari per aderire all’agevolazione e infine la sanzioni previste in caso di inadempimento.
Indice
Come funziona l’agevolazione
Aderendo al regime forfettario, paghi un’imposta sostitutiva pari al 15%, calcolata sui ricavi, sul fatturato, a cui puoi sottrarre soltanto le spese sostenute per i contributi previdenziali. Non puoi scaricare altri costi. Se quindi, per esempio, quest’anno hai fatturato 50.000 euro e hai pagat0 all’INPS 8.000 euro di contributi, all’Agenzia delle Entrate devi versare un’imposta sostitutiva del 15% su un coefficiente calcolato su 42.000 (coefficiente che dipende dal tuo tipo di attività). A questa pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate trovi i coefficienti in regime forfettario per ogni tipo di attività.
Ad esempio, in base alla tabella del sito dell’Agenzia delle Entrate, se sei un intermediario del commercio, devi calcolare il 15% sul 62% dei ricavi. Quindi devi prima calcolare il 62% di 42.000 (= 26.040 euro) e su questo risultato calcolare il 15%, che è pari a 3.906 (imposta da versare per l’anno di riferimento).
Agevolazione per le start up
Appena apri la partita IVA inoltre, c’è un altro vantaggio molto interessante: per i primi cinque anni paghi non il 15%, bensì il 5% di imposta sostitutiva. Per riprendere dunque l’esempio precedente, se hai fatturato 50.000 euro e hai sostenuto 8.000 euro di spese per i contributi INPS, devi versare all’Agenzia delle Entrate il 5% di un coefficiente calcolato su 42.000 euro. Risparmi il 10% di imposte!
Per quanti anni
Hai diritto all’agevolazione al 5% per cinque anni. Non importa la tua età, che tu abbia 35 anni, di meno oppure più di 35 anni (come avveniva in passato): qualunque età tu abbia hai diritto ai primi cinque anni con imposizione agevolata.
Per aderire all’agevolazione al 5% però, è necessario possedere alcuni requisiti specifici. Se non li possiedi, puoi comunque aderire al regime forfettario, ma dovrai partire direttamente con la tassazione al 15% e non al 5%.
Requisiti
Per usufruire dell’agevolazione regime forfettario al 5 per cento, devono sussistere tutti questi requisiti e condizioni:
- Non devi aver svolto, nei tre anni precedenti, attività di impresa, professionale o artistica. Se quindi nei tre anni precedenti l’apertura della tua nuova attività (per la quale aderisci al forfettario), hai avuto una partita IVA, allora non puoi aderire all’agevolazione al 5%. Puoi aderire al forfettario (se possiedi i requisiti per il forfettario, ma inizi a pagare subito il 15% di imposta e non il 5%).
- L’attività che intendi svolgere con la tua partita IVA forfettaria non è una mera continuazione di altra attività che hai svolto come lavoratore dipendente o lavoratore autonomo. Ad esclusione di attività svolta come praticante (per esempio praticante psicologo, praticamente medico, ecc.) -> in tal caso puoi aderire al regime al 5%.
- Se la tua attività rappresenta la prosecuzione dell’attività di un’altra persona (da cui per esempio hai comprato l’impresa), allora quell’attività lo scorso anno non deve aver superato i limiti per accedere al regime forfettario (ossia 85.000 euro di ricavi).
Cosa succede se non possiedi questi requisiti o anche uno solo di questi requisiti
Supponiamo ad esempio che tu, due anni fa, fossi titolare di partita IVA. Significa che non puoi aderire all’agevolazione al 5%. Puoi però comunque aderire al regime forfettario, iniziano a pagare sin da subito il 15% di imposta. L’assenza dei requisiti di cui sopra dunque, non limita l’accesso al regime forfettario, ma solo l’accesso all’agevolazione al 5%.
Riduzione contributi INPS
C’è un’altra interessante notizia per te che hai deciso di aderire al regime forfettario: hai diritto a una riduzione del 35% dei contributi che devi versare all’INPS. Quest’agevolazione però, vale solo se apri come impresa. Se apri la partita IVA come lavoratore autonomo, come libero professionista (avvocato, medico, psicologo, grafico, ecc.), allora non ne hai diritto. La riduzione al 35% è prevista solo per le imprese, non per i liberi professionisti.
Cosa significa
Come forse sai già, se apri partita IVA come impresa, hai un fisso di contributi da versare, pari a circa 4.000 euro l’anno. Se i tuoi ricavi salgono, allora salgono anche i contributi da versare e possono arrivare a 5mila, 6mila, 10mila euro annui.
Aderendo all’opzione riduzione contributiva, hai diritto a uno sgravio del 35%. Dunque, se sulla base del tuo fatturato, devi versare per esempio 10.000 euro di contributi INPS, ne verserai soltanto 6.500 euro (10.000 – il 35% di 10.000).
La riduzione del 35% è valida solo per le imprese, quindi solo se ti iscrivi alla Gestione INPS artigiani e commercianti. Non ti spetta se sei un lavoratore autonomo o un libero professionista, ossia iscritto alla Gestione Separata. Le imprese infatti, devono iscriversi alla Gestione INPS artigiani e commercianti, i liberi professionisti alla Gestione Separata.
Se però sei un professionista con albo, probabilmente hai una tua gestione ad hoc, ad esempio se sei un medico versi i contributi all’ENPAM e non all’INPS. Ad ogni modo, per il fatto di essere un libero professionista, non ti spetta la riduzione al 35%, a qualunque ente diverso dall’INPS tu sia iscritto. Anche perché è un’agevolazione dedicata a chi versa i contributi all’INPS, se tu non sei iscritto, non ha ragione di esistere questo diritto per te.
Adempimenti previsti
Se intendi aderire all’agevolazione al 5%, nel momento in cui apri partita IVA, devi espressamente indicare questa scelta, spuntando l’apposita opzione sul modello per l’apertura della partita IVA. Lo farà il commercialista per te, in genere l’apertura della partita IVA è un’attività che si affida al commercialista. Ricordati di comunicare al commercialista questa tua scelta.
Se non spunti l’apposita opzione, non puoi aderire all’agevolazione al 5% e, se lo fai, rischi una sanzione compresa da 250 a 2.000 euro.