Aprire una partita IVA significa intraprendere un percorso come lavoratore autonomo, significa essere imprenditore di te stesso, pagare le tasse, i contributi, occuparti delle fatture, pagare un commercialista che ti gestisca la contabilità. Tutto diverso da un lavoro dipendente, dove di queste incombenze se ne occupa il datore di lavoro.
Se hai ricevuto un’offerta di lavoro subordinato allettante, in questa guida ti spiego la compatibilità tra regime forfettario e lavoro dipendente part time, quando possono coesistere, quali sono le regole da seguire, cosa succede per quanto riguarda i contributi previdenziali da versare all’INPS, sia in caso di lavoro autonomo che di ditta individuale.
Sono compatibili
Se hai una partita IVA come forfettario, puoi anche accettare un lavoro da dipendente. Nessuna norma vieta a un imprenditore di lavorare anche per altri imprenditori, per altre aziende. Puoi accettare qualsiasi offerta di lavoro: full time o part time.
Ci sono però alcune differenze tra settore pubblico e settore privato, ossia se ricevi un’offerta di lavoro da un ente statale oppure da un’impresa che opera nel settore pubblico. Vediamo nello specifico.
Nel settore pubblico
L’unico limite, al massimo, potrebbe esserci se ti sta assumendo una pubblica amministrazione. Se hai ricevuto un’offerta come dipendente statale, hai vinto un concorso, il tuo lavoro da autonomo potrebbe essere incompatibile con il lavoro statale.
In questo caso, per essere a posto legalmente, tutto quello che devi fare è avvisare l’amministrazione pubblica che ti sta assumendo: devi comunicare che hai già una partita IVA. A questo punto l’amministrazione può risponderti in due modi:
- Non ci sono incompatibilità, quindi puoi tranquillamente continuare a svolgere sia la tua attività autonoma, sia il tuo lavoro come dipendente pubblico;
- La tua attività è incompatibile con il tuo lavoro statale. In questo caso, la palla passa a te: puoi decidere comunque di accettare il lavoro pubblico, ma devi chiudere la tua partita IVA. Oppure puoi mantenere la tua partita IVA, ma rifiutare il lavoro statale.
Da dipendente a imprenditore
Lo stesso discorso vale se sei un lavoratore dipendente statale e hai deciso di aprire una partita IVA in regime forfettario: devi chiedere l’autorizzazione all’amministrazione pubblica presso cui sei assunto. Se ti concede l’autorizzazione, allora puoi aprire la partita IVA.
Nel settore privato
Nel settore privato in genere la situazione è più semplice: se hai già una partita IVA e ricevi un’offerta di lavoro da un’azienda privata, puoi accettarla e non c’è bisogno di autorizzazione o di chiudere la tua attività.
Chiaramente, se il contratto con questa azienda prevede che tu non possa svolgere attività in concorrenza e la tua lo è, allora devi informarla, farle sapere che appunto hai un’attività. In questo caso l’azienda privata può accettare e quindi assumerti lo stesso, oppure chiederti di chiudere. In quest’ultimo caso la decisione finale spetta a te.
Contributi INPS
Se hai una partita IVA in regime forfettario, sai benissimo che devi pagare tu i tuoi contributi. Se hai una ditta individuale (dunque sei iscritto alla Gestione Commerciati INPS), paghi un costo fisso annuale, che cresce con l’aumentare del fatturato. Se lavori come libero professionista (iscritto alla Gestione Separata INPS) paghi solo in percentuale al tuo fatturato.
Se insieme alla partita IVA hai un lavoro da dipendente full time, puoi evitare di pagare i contributi anche per la tua attività autonoma! Proprio così: il ragionamento è semplice. Se c’è già un’azienda che ti paga i contributi, in maniera totale (essendo tu in full time), non è necessario pagare i contributi anche per la tua attività autonoma.
Purtroppo lo stesso non avviene in caso di lavoro part time. In questo caso, se hai una partita IVA in regime forfettario e un lavoro dipendente part time, i contributi per la tua p. IVA devi comunque pagarli. Non hai diritto a sconti per il fatto di essere dipendente. Ne hai diritto solo se sei un full time.
C’è però da dire che, sotto un altro aspetto, ti spetta comunque uno sconto: per tutti i forfettari c’è la possibilità di chiedere una riduzione INPS. Questa ti spetta di diritto, a prescindere dal fatto che tu abbia un altro lavoro o meno. In questa guida ti spiego come funziona la riduzione INPS per i forfettari e come richiederla.