Stai pensando di aprire partita IVA, come ditta individuale oppure come libero professionista e hai sentito parlare del regime forfettario. Non sei però certo di optare per questo regime, perché qualcuno ti ha detto che non è tutto oro ciò che luccica e ha pregi e difetti.
In questa guida completa sui vantaggi e svantaggi del regime forfettario ti elenco quali sono gli aspetti a favore di questo regime e quelli che invece potrebbero farti optare per il regime semplificato (o ordinario), quali sono i tuoi obblighi, quali sono le agevolazioni e le semplificazioni.
Vantaggi e pregi
Se hai deciso di aprire partita IVA, sicuramente stai valutando l’opportunità di aprirla in regime forfettario. I vantaggi di questo regime sono molto interessanti. Te li elenco subito:
- Non paghi le tasse che dovresti pagare con regime ordinario. Quindi niente IRPEF, IRES, addizionali. Insomma, un bel risparmio, considerando che pagando queste tasse parte circa il 40% del tuo reddito. Al posto di tutte queste tasse, paghi solo un’imposta sostitutiva del 15%. Quindi, 15% contro il 40% è una bella differenza;
- Non versi l’IVA. Su tutte le fatture che emetti, devi inserire l’esenzione IVA, non sei soggetto tenuto al versamento.
- Per i primi 5 anni paghi solo il 5%. Per le start up, la legge prevede un’ulteriore riduzione: per i primi 5 anni non paghi il 15% di imposta sostitutiva, bensì solo il 5%. Definirlo vantaggioso è persino poco;
- Per quanto riguarda i contributi INPS che devi pagare, essendo in regime forfettario puoi chiedere una riduzione del 35% degli stessi. Cosa che in regime ordinario non spetta;
- Le imposte la paghi “per cassa” e non “per competenza”. Se quindi emetti una fattura, ma non la incassi quest’anno, le tasse quest’anno su quella fattura non le paghi. Le paghi solo quando la incassi effettivamente. Nel regime ordinario invece, le tasse devi pagarle sin da subito: che tu abbia incassato o meno la fattura. Il solo fatto di averla emessa, ti obbliga a pagare le imposte;
- Sei esonerato dall’obbligo della tenuta della contabilità. Se quindi sei in regime forfettario. puoi dire addio ai libri Iva, al registro dei beni ammortizzabili, ecc.. Praticamente la tua “vita amministrativa” si riduce semplicemente a emettere fatture numerate e a conservarle. Non c’è nessun altro libro da tenere. Quindi una contabilità davvero semplice, anche per chi è poco avvezzo a questi argomenti.
Svantaggi e difetti
Come tutte le cose di questo mondo, anche il regime forfettario ha i suoi difetti, ossia delle caratteristiche che lo rendono poco conveniente, a seconda dei casi. In base alla tua attività infatti, potrebbe persino essere più vantaggioso il regime ordinario (o semplificato). Ma andiamo con ordine, vediamo quali sono i “difetti” del regime forfettario:
- Siccome non versi l’IVA, non puoi neanche “scaricarla”. Dunque, quando compri qualcosa per la tua attività, non puoi scaricare l’IVA. Ti faccio un esempio concreto. Supponiamo che compri un computer al costo di 500 euro, di cui 400 di prezzo e 100 euro di IVA. Se fossi in regime ordinario, questi 100 euro il fisco te li da indietro, te li restituisce. Essendo in regime forfettario, perdi questo diritto, su tutti i tuoi acquisti aziendali;
- L’unico costo che puoi scaricare è quello dei contributi previdenziali. Nel regime forfettario, l’imposta del 15% si calcola sul fatturato. Senza poter dedurre alcunché, tranne appunto i contributi previdenziali.
Ti faccio un esempio concreto per meglio comprendere il secondo punto: supponiamo che quest’anno fatturi 40.000 euro. Hai avuto costi aziendali per 23.000 euro. In regime ordinario, le imposte andresti a pagarle su 17.000 euro (ossia 40.000 di fatturato – 23.000 euro di costi aziendali). In regime forfettario questo non esiste.
La base imponibile per il calcolo delle imposte è 40.000 euro (ricalcolato secondo una percentuale). Questo potrebbe essere un grande svantaggio, soprattutto se operi in ambito commerciale. Supponiamo che tu abbia un e-commerce: fatturi 30.000 euro, di cui 20.000 li hai spesi per comprare merce.
Il tuo reddito quindi è di 10.000 euro: in regime ordinario paghi le tasse su 10.000 euro e non su 30.000, come nel forfettario. Senza contare che, avendo avuto tanti costi, potresti scaricare anche l’IVA in regime ordinario. In regime forfettario non puoi scaricare l’IVA.
In conclusione, se hai un’attività che sostiene molti costi, molte spese aziendali, forse il regime forfettario non ti conviene. Perché appunto non puoi scaricare nulla se non i contributi previdenziali. Diverso è il caso di chi ha pochi costi o addirittura nulli: in tal caso il regime forfettario può essere conveniente, non avendo nulla da scaricare, almeno si usufruisce dell’imposta agevolata al 15%, non si devono tenere libri contabili, ecc..
Sempre più giovani (e anche meno giovani) neo imprenditori decidono di aprire in regime forfettario: la semplicità della tenuta contabile, le basse tasse da pagare rappresentano una buona opportunità per chi è alla ricerca di una realizzazione personale attraverso un lavoro in proprio. Per iniziare senza sentire il peso delle tasse troppo alte e di una burocrazia opprimente.