I contratti di locazione per un periodo di tempo inferiore a 30 giorni vanno registrati? Questa domanda sorge spontanea soprattutto quando si affittano case vacanza, oppure case per studio o lavoro di natura temporanea, per esempio. La risposta é no: l’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, sussiste solo per i contratti di durata superiore al mese.
E per quanto riguarda la tassazione del reddito derivante dall’affitto, si può optare per la cedolare secca, oppure si può avvalere di questa opportunità solo chi stipula contratti di affitto di durata superiore ai 3 giorni? L’articolo 3, al 2° comma, terzo periodo del Dlgs 23/2011, sancisce che il regime della cedolare secca può essere applicato anche a quei contratti di affitto per i quali non é obbligatoria l’iscrizione presso l’Agenzia delle Entrate. Come applicare e pagare la cedolare secca quindi, in caso di contratto di locazione inferiore a 30 giorni?
Il locatore di un affitto di durata inferiore al mese, può applicare la cedolare secca direttamente nella dichiarazione dei redditi. Per esempio: se ha stipulato un contratto relativo al periodo dal 1° agosto al 18 agosto 2013, quando andrà a fare la dichiarazione dei redditi 2014 (quindi per i redditi 2013) dichiarerà il reddito derivante dall’affitto e potrà essere applicata la cedolare secca.
Se invece il contribuente provvede a registrare il contratto di affitto (ricordiamo infatti che la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate non é obbligatoria, ma rimane comunque facoltativa), l’opzione per aderire alla cedolare secca deve essere esercitata in sede di registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
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