Conoscere nel dettaglio tutti i movimenti di un’impresa è molto importante ai fini di una corretta gestione sia dal punto di vista operativo che finanziario. A partire dal bilancio di esercizio si ricava tutta una serie di informazioni utili ad avere una fotografia specifica e completa di ogni componente.
In questa guida completa sul rendiconto finanziario ti spiego cos’è e come funziona, quando è obbligatorio e i casi di esonero previsti per chi redige il bilancio abbreviato e il micro bilancio, come si fa ed infine come costruirlo con metodo diretto e con metodo indiretto.
Indice
Cos’è e come funziona
Definizione e spiegazione
Il rendiconto finanziario è uno schema usato in contabilità che fotografa la situazione finanziaria di un’impresa e la sua capacità di produrre liquidità. Lo scopo del rendiconto finanziario è quello di fornire una lettura più completa e specifica dei flussi finanziari indicati nel bilancio di esercizio.
Il rendiconto finanziario analizza quindi:
- I flussi finanziari;
- La liquidità.
Le normative che regolano il rendiconto finanziario sono:
- L’articolo 2427 del codice civile, che descrive i componenti della nota integrativa, indicando il rendiconto finanziario;
- L’OIC 10 che disciplina i criteri per redigerlo;
- Lo IAS n. 1, che a livello internazionale indica il rendiconto finanziario tra i documenti del bilancio;
- Lo IAS n.7, che ne disciplina la redazione.
- Il D. Lgs. n.139/2015 (disciplina del bilancio di esercizio).
Obbligatorio
Soggetti obbligati
Il rendiconto finanziario è obbligatorio solo per le aziende che hanno tutti i seguenti requisiti:
- Sono obbligate a redigere il bilancio di esercizio;
- Emettono titoli in Borsa (indipendentemente dal fatto che siano azioni, obbligazioni, etc.);
- Hanno un attivo di bilancio superiore di 4.400.000 euro;
- Hanno un totale di ricavi superiore a 8.800.000 euro;
- Hanno più di 50 dipendenti (si prende in considerazione la media degli assunti durante il periodo considerato).
Non è quindi obbligatorio per le piccole e medie imprese. Per le ditte individuale è obbligatorio se sussistono i requisiti appena elencati.
Come si fa
Come si costruisce
La costruzione del rendiconto finanziario parte mettendo a confronto le voci dei bilanci degli ultimi due anni. Dal confronto scaturiscono le variazioni finanziarie che ci sono state da un anno all’altro, variazioni che possono essere positive o negative.
Esempio
Si confronta la variazioni degli investimenti nell’anno n con quella avvenuta nell’anno n+1 per vedere se c’è stata una variazione positiva o negativa.
Procedura
Il rendiconto finanziario si costruisce attraverso i seguenti passi:
- Riclassificazione dello stato patrimoniale secondo criterio finanziario;
- Costruzione dello schema;
- Confronto delle voci tra un anno e l’altro;
- Calcolo delle variazioni;
- Interpretazione delle variazioni.
Nello specifico dunque, si analizzano le seguenti voci:
- Tutte le voci che indicano variazioni finanziarie;
- I movimenti avvenuti nel capitale circolante netto;
- I flussi di cassa (che movimentano nella voce Cassa e banca c/c).
Grazie a questo confronto si può vedere se c’è stata:
- Una variazione positiva o negativa delle attività;
- Una variazione positiva o negativa delle passività;
- Una riduzione o un aumento del capitale netto.
La normativa prevede due metodi di creazione del rendiconto finanziario:
- Metodo diretto; dove l’analisi parte da incassi e pagamenti della gestione operativa;
- Metodo indiretto; dove si parte dall’utile di esercizio che piano piano si depura uno per uno dai flussi generati dalle attività finanziarie.
I principi contabili di tutto il mondo, compreso l’OIC 10, lasciano alle imprese la possibilità di redigere il rendiconto a scelta con uno di questi due metodi.
Metodo diretto
Esempio
Nel metodo diretto i flussi finanziari si determinano partendo da incassi e pagamenti della gestione operativa. Considera i flussi in modo molto semplice: si prendono le voci degli incassi e dei costi dal Conto economico e si rettifica ogni voce delle corrispondenti variazioni finanziarie intervenute nello Stato patrimoniale. Questo lavoro si fa mettendo a confronto i due anni, così:
+ | Entrate da clienti |
+ | Entrate diverse |
– | Pagamenti effettuati ai fornitori di beni |
– | Pagamenti effettuati ai fornitori di servizi |
– | Stipendi del personale |
– | Altre uscite |
– | Imposte sul reddito |
+ | Interessi a credito |
– | Interessi a debito |
+ | Dividendi riscossi |
= | Flusso finanziario dell’attività operativa |
Metodo indiretto
Esempio
Il metodo indiretto calcola le variazioni dei flussi finanziari partendo dall’utile, depurandolo man mano delle singole voci patrimoniali intervenute nell’anno.
+/- | Utile/perdita di esercizio |
---|---|
+ | Imposte sul reddito |
+/- | Interessi passivi oppure attivi |
+/- | Rettifiche senza corrispondenza nel cap. circ. netto |
+/- | Totale variazioni nel cap. circ. netto |
+/- | Ulteriori eventuali rettifiche |
= | Flusso finanziario dell’attività operativa |
Bilancio abbreviato
Esonero
La redazione del rendiconto finanziario non è obbligatoria, come già detto sopra, per le piccole e medie imprese che non superano determinati parametri e, nello specifico, le imprese minori tenute alle redazione del:
- Bilancio abbreviato (art. 2435-bis del Codice Civile);
- Micro bilancio.
Queste imprese sono esonerate dalla redazione del rendiconto finanziario.
Codice civile
L’articolo 2425-ter del Codice Civile sancisce che, il rendiconto finanziario è quel documento in cui si mettono in luce, per l’anno di esercizio e per quello precedente:
- Il saldo e le componenti della liquidità (Cassa e Banca);
- I flussi finanziari dell’attività operativa, con riferimento a finanziamenti e investimenti;
- Le operazioni con i soci.
Lo scopo del rendiconto è quindi quello di mostrare in maniera evidente e schematica i flussi che sono intervenuti nella gestione dell’impresa, che impatto hanno avuto, come hanno modificato il bilancio, osservando le stesse voci in due diversi momenti di gestione, anno n e anno n +1.