Resto al Sud è un progetto a favore del Mezzogiorno promosso dal Ministero dell’Economia, con l’obiettivo di incentivare la creazione di imprese e aiutare quelle già esistenti, grazie a un finanziamento che copre i costi di attrezzature, infrastrutture e altri beni necessari all’attività imprenditoriale.

In questa guida completa su Resto al Sud, ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta il finanziamento, i requisiti per averne diritto, l’importo degli incentivi, quanta parte del finanziamento è a fondo perduto, come presentare la domanda, qual è la scadenza prevista dal bando ed infine cosa prevede a favore dell’agricoltura.

Cos’è e come funziona

Resto al Sud è un incentivo dedicato ai giovani del Mezzogiorno che desiderano rimanere nella propria terra e avviare un’attività imprenditoriale. Il Sud è purtroppo la zona d’Italia dove la disoccupazione è maggiore e le piccole realtà imprenditoriali stentano a decollare. Questo incentivo vuole essere di stimolo e incoraggiamento per chi ha un’idea imprenditoriale ma vi rinuncia per mancanza di fondi.

L’incentivo è rivolto ai ragazzi con un’età da 18 a 35 anni residenti in una delle seguenti Regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

A chi spetta

Requisiti

Possono presentare domanda per ottenere gli incentivi Resto al Sud, i giovani:

  • Con età non superiore a 35 anni residenti in una Regione del Sud. Possono partecipare al bando anche i giovani di altre Regioni purché, una volta ottenuta risposta positiva per l’incentivo, trasferiscano la residenza in una delle Regioni previste;
  • Che non abbiano in essere un contratto a tempo indeterminato;
  • Che non siano titolari di un’altra attività economica.

Possono farne richiesta non solo chi desidera aprire una ditta individuale, ma anche una società o una cooperativa. L’incentivo è previsto anche per le aziende già costituite, purché in data successiva al 21 giugno 2017.

Importo incentivi

L’importo totale dedicato a questa iniziativa è pari a 1.250 milioni di euro, dunque gli incentivi saranno erogati fino a esaurimento della somma a disposizione.

Nello specifico, l’agevolazione consiste nella concessione di un finanziamento da utilizzare per l’avvio dell’attività. Questo finanziamento si divide in:

  • 35% a fondo perduto, quindi non deve essere più restituito;
  • Il rimanente 65% è un prestito bancario, garantito dal Fondo di Garanzia delle PMI. Tale Fondo costituisce per la banca una garanzia, che quindi è più propensa a finanziare un giovane imprenditore che di solito ne è sprovvisto.

Il finanziamento può essere utilizzato per avviare attività nei seguenti settori:

  • Produzione nel settore dell’artigianato, dell’industria, della pesca o della lavorazione di prodotti dell’agricoltura;
  • Turismo;
  • Settore terziario per la fornitura di servizi a persone o imprese.

Attenzione

Non sono ammesse al finanziamento le attività agricole, le imprese commerciali e l’avvio di attività da libero professionista.

Finanziamenti a fondo perduto

Il finanziamento del progetto “Resto al Sud” può quindi coprire il 100% delle spese dell’attività. Il 65% del finanziamento è un classico prestito concesso da una banca, mentre il restante 35% è a fondo perduto.

L’erogazione dell’incentivo è gestito da Invitalia, l’Agenzia per gli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che è direttamente collegata al Ministero dell’Economia, ci cui fa parte. È l’agenzia che si occupa di stimolare la crescita economica del Paese, sopratutto nei settori e nelle zone che risultano più svantaggiati.

La domanda per ottenere il finanziamento Resto al Sud va inoltrata quindi a Invitalia, la quale si occupa di valutare il progetto imprenditoriale a la sua sostenibilità. In caso di esito positivo eroga l’agevolazione.

Domanda

Per partecipare al bando, devi inviare una domanda online sul sito Invitalia, a cui devi registrarti. È necessario possedere una firma digitale e una PEC.

Documenti necessari

Alla domanda devi allegare:

  • Il tuo progetto imprenditoriale (business plan);
  • Altri documenti richiesti (documento di identità, iscrizione alla Camera di Commercio e Partita IVA se l’attività è già avviata, ecc.).

Procedura

  1. Iscriviti al sito Invitalia compilando il form di accesso ai servizi online;
  2. Allega il tuo business plan.

Di seguito trovi dei fac simile di business plan da compilare e allegare alla domanda online.

Scarica subito il modulo fac simile pdf del business plan.

Scarica subito il modulo fac simile pdf del business plan.

Per ottenere il 65% di di finanziamento garantito dal Fondo Garanzia, devi invece rivolgerti a una banca convenzionata. Qui trovi l’elenco delle banche che aderiscono all’iniziativa.

Scadenza bando

Il progetto Resto al Sud non prevede alcuna scadenza: i finanziamenti saranno erogati fino all’esaurimento dei fondi. Inoltre non sono previste graduatorie: le domande vengono visionate in ordine di arrivo e gli incentivi concessi secondo questo ordine.

Servizi di consulenza

Per maggiori informazioni, per una consulenza e un aiuto nella compilazione della domanda, puoi rivolgerti a un ente accreditato: qui trovi l’elenco degli enti accreditati.

Attenzione

Per ottenere consulenza da un ente accreditato, devi prima registrarti online, e sottoscrivere con forma digitale il modulo che viene indicato.

Agricoltura

Purtroppo l’incentivo Resto al Sud non è aperto alle imprese meramente agricole, ma solo alle attività di lavorazione dei prodotti agricoli oppure alle attività della pesca.

Tuttavia Invitalia è sempre attiva nel rilancio dell’impresa si territorio italiano, ti consiglio quindi di chiedere se ci sono e quali i vantaggi a favore del settore agricolo. Puoi contattare Invitalia compilando questo form oppure scrivendo un’email all’indirizzo info@invitalia.it.