Purtroppo i rapporti con le banche non sempre sono idilliaci: fraintendimenti, clausole poco chiare, ma non per questo significa che sia sempre il cliente ad avere ragione. Per risolvere ogni tipo di controversia bancaria c’è l’Arbitro Bancario Finanziario.

In questa guida sul ricorso ABF ti spiego cos’è e come funziona, quali sono i termini per intraprendere il ricorso, quali i tempi per ottenere una risposta, la procedura da attivare dopo aver presentato un reclamo, il costo previsto, infine ti fornisco il modello di ricorso per la versione cartacea.

Cos’è e come funziona

L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un organo imparziale sostenuto da Banca d’Italia, che funziona come dice il nome stesso, da arbitro quando c’è un contenzioso consumatore e banca (o altro intermediario finanziario).

Se hai un contenzioso con una banca quindi, hai due alternative: rivolgerti a un giudice ordinario, oppure all’ABF, che è un organo specifico proprio per queste controversie di tipo bancario. Con il vantaggio di avere procedure più snelle, veloci e soprattutto economiche rispetto al tribunale ordinario. Non è infatti necessario che ti assista un avvocato e questo rappresenta sicuramente un grande risparmio.

Non essendo necessaria la presenza di un avvocato, l’ABF prende la decisione solo in base ai documenti che pervengono dalle parti (cliente e banca). C’è poi da dire che, la decisione assunta dall’ABF non è vincolante, quindi questa è un’altra differenza rispetto alle decisioni di un giudice ordinario.

Se ti rivolgi a un giudice ordinario quindi, è vero che spendi tempo e denaro maggiore, ma nel momento in cui costui assume una posizione e decreta chi ha torto o ragione, la parte perdente la causa ha l’obbligo di mettere in pratica la decisione del giudice. Se invece la parte perdente non mette in pratica la decisione del giudice, la notizia del suo inadempimento è resa pubblica, ma non si può costringere a seguirla.

In tal caso la controparte per vedere tutelati i propri diritti, dovrà comunque rivolgersi al giudice ordinario, pur avendo vinto presso l’ABF. Questo però rappresenta uno scenario estremo: se entrambe le parti decidono di affidarsi all’ABF, è chiaro che ne stanno accettando le decisioni, ma purtroppo però, quando poi l’ABF pronuncia la sua decisione, non sempre sono tutti ‘accordo.

L’ABF studia bene la documentazione e offre una soluzione proprio alla luce delle leggi esistenti: alla parte perdente non conviene molto rivolgersi anche dal giudice ordinario, col rischio di perdere nuovamente. La pubblicazione della notizia poi, non rende una buona pubblicità alla banca.

Se ciò nonostante non si arriva all’accordo, a quel punto non c’è altra soluzione se non il tribunale ordinario.

Termini

Prima di tutto devi inviare un reclamo scritto alla banca. Non puoi partire subito con il ricorso all’ABF: il primo passo obbligato è il tentativo di conciliazione tra di voi. A questo punto la banca non può prendersela con comodo e risponderti come e quando vuole: ha 30 giorni di tempo per risponderli e deve rispettare questo termine.

Se la banca non ti risponde, oppure ti risponde ma la sua risposta non ti soddisfa, allora entro un anno dal tuo reclamo puoi chiedere l’aiuto dell’ABF.

Esempio

Giorno 25 settembre 2021 invii un reclamo alla tua banca. L’intermediario non ti risponde oppure la sua risposta non ti soddisfa. Hai tempo fino al 25 settembre 2022 per presentare ricorso all’ABF.

Attenzione

Se fai passare più di 12 mesi, allora devi fare un nuovo reclamo e da questo nuovo reclamo si conteggiano ulteriori 12 mesi.

Tempi

Una volta che l’ABF riceve il tuo ricorso, ne riceve comunicazione anche la banca, la quale ha 45 giorni di tempo per palesare all’ABF le proprie ragioni. Dopodiché, tu hai altri 25 giorni di tempo per replicare ancora e a sua volta la banca ha poi altri 20 giorni per fare le sue controdeduzioni. In tutto quindi sono 90 giorni, ossia circa 3 mesi da quando hai presentato ricorso.

Una volta ascoltate tutte le parti, l’ABF finalmente chiude il fascicolo e a partire da questo momento, entro due mesi si pronuncia in merito. L’ABF può sospendere tale termine per altri due mesi, per varie ragioni (per esempio per chiedere ulteriori dettagli alle parti, ecc.). In tutto quindi passano altri 2 o 4 mesi. In tutto quindi siamo arrivato a circa 5/7 mesi.

Dopodiché l’ABF ha un mese di tempo per comunicarvi la sua decisione. Arriviamo a 8 mesi in tutto, da quando hai presentato ricorso. I tempi poi, come sottolineato dallo stesso sito ABF, possono allungarsi, a seconda dell’elevato numero di ricorsi a cui deve far fronte. Per dare comunque un’indicazione, solitamente entro 8 mesi o al limite entro un anno di tempo si ottiene risposta.

Procedura

Puoi presentare il tuo ricorso in due modi:

  1. Online, tramite il portale ABF, cliccando su area riservata e quindi registrati. Ricorda di avere a portata tutti i documenti necessari: il tuo documento di identità, copia del reclamo inviato alla banca, copia del contratto con la banca, ricevute di bonifici, ricevuta di pagamento del contributo ABF di 20 euro. Il portale ti assiste, tramite una semplice procedura guidata, alla presentazione del ricorso e all’allegazione della domanda. Qui puoi scaricare una guida all’utilizzo del portale. Dopo aver inviato il ricorso, in qualunque momento puoi loggarti per controllare lo stato di avanzamento dello stesso. Anzi, collegati costantemente, perché il web è il canale di comunicazione con l’ABF e puoi inserire richieste, per esempio di documentazione integrativa. Puoi presentare ricorso anche tramite un intermediario o consulente di fiducia.
  2. Cartaceo. Il ricorso in forma cartacea è permesso solo se presenti ricorso verso due o più intermediari; oppure verso una banca estera che opera in Italia, oppure verso i confidi. In tutti gli altri casi è ammessa solo la procedura telematica. Devi quindi scaricare e compilare il “modulo di ricorso” (lo trovi nel prossimo paragrafo) e inviarlo insieme a tutti i documenti, via posta o fax alla Segreteria tecnica competente della tua zona (trovi gli indirizzi in basso all’ultima pagina del modulo) o a qualsiasi Filiale della Banca d’Italia.

Modello fac simile

Scarica subito il modulo fac simile PDF per presentare il ricorso in formato cartaceo.

Scarica subito la guida con tutte le istruzioni dettagliate per la compilazione del modulo.

Attenzione

Puoi intraprendere il ricorso in modalità cartacea solo ed esclusivamente nelle precise situazioni indicate. Per il resto solo modalità telematica.

Costo

Il costo del ricorso è pari a 20 euro. Durante la presentazione del ricorso online, il sito ti chiede di allegare la ricevuta di pagamento dello stesso.

Puoi effettuare il pagamento attraverso uno di questi due metodi:

  1. Bonifico con beneficiario “Banca d’Italia Segreteria tecnica dell’Arbitro Bancario Finanziario”. Per quanto riguarda l’IBAN a cui versare il denaro, è questo: IT71M0100003205000000000904; il bonifico puoi farlo direttamente presso la filiale della tua banca, oppure tramite il tuo home banking per esempio;
  2. Bollettino postale su conto n. 98025661 indicando come beneficiario “Banca
    d’Italia – Segreteria tecnica dell’Arbitro Bancario Finanziario”. Basta che ti rechi in posta, prendi un bollettino bianco, lo compili e lo paghi direttamente in posta.

Nella causale di pagamento devi scrivere una specifica dicitura, in modo che il beneficiario identifichi il motivo del tuo pagamento. Nello specifico devi scrivere “Ricorso ABF” + tuo codice fiscale oppure, se agisci per conto di un’impresa, allora devi inserire la Partita IVA.

Se vincerai il ricorso, la banca è tenuta a rimborsarti i 20 euro.

Reclamo

Come spiegato nei passi precedenti, prima di presentare ricorso all’ABF devi tentare la strada della conciliazione. Che non è nulla di complicato: devi semplicemente scrivere alla banca una lettera (e inviarla tramite raccomandata A/R) in cui indichi le tue richieste in maniera dettagliata.

Solo dopo aver inviato il reclamo, se la banca non ti risponde entro 30 giorni oppure ti risponde ma in maniera esauriente, allora puoi presentare ricorso all’ABF.