Il caregiver è la persona che decide di prendersi cura di un parente, di un familiare non autosufficiente, anziano, o affetto da patologie tali da richiedere assistenza. Può succedere che questa persona, abbia necessità personali che non gli permettano, temporaneamente, di prendersi cura del parente, così come può succedere che, legittimamente, senta la necessità di un piccolo periodo di riposo.
Per questo nasce il cosiddetto ricovero di sollievo: in questa guida completa ti spiego cos’è e come funziona, come richiederlo, i requisiti di accesso, come presentare domanda come privato oppure convenzionata SSN, quando è a pagamento e quando gratuito, quanto costa, infine chi paga se la pensione non basta.
Cos’è e come funziona
I ricoveri di sollievo sono dei ricoveri temporanei presso strutture assistenziali, dedicate ai pazienti non autosufficienti e che vivono presso le proprie famiglie. Vengono chiamati “di sollievo” proprio in riferimento al riposo che ne trae la famiglia che ospita il paziente e se ne prende sempre cura: anche i caregiver, se ne sentono la necessità, hanno diritto di riposarsi, di prendersi del legittimo periodo di tempo per ritrovare le energie e tornare ad assistere il proprio familiare con affetto e attenzione.
Quando un paziente non è autosufficiente infatti, la famiglia può decidere di occuparsene, se le sue condizioni lo consentono e se il paziente lo desidera. Spesso, quando è possibile, questa è la scelta migliore proprio per quest’ultimo, che rimane circondato dall’affetto dei propri cari.
I ricoveri di sollievo sono dei ricoveri temporanei presso specifiche strutture, dedicati a questi pazienti che vivono con le famiglie. Queste strutture offrono assistenza medico-infermieristica giorno e notte e percorsi rieducativi/riabilitativi.
Può succedere infatti che il caregiver, ossia la persone che si prende solitamente cura del paziente a casa, abbia degli impegni, o voglia legittimamente prendersi un periodo di riposo. Necessità che sopraggiunge soprattutto nel periodo estivo. Allo stesso tempo desidera che il paziente si trovi, seppur temporaneamente, in un ambiente protetto, seguito e controllato.
Lo scopo del ricovero di sollievo quindi, è quello di permette al caregiver di prendersi il suo tempo per gli impegni o per il riposo e, allo stesso tempo coccolare il paziente, farlo sentire a suo agio nel modo migliore possibile, garantendoli cure e terapie. In questo modo il paziente e i suoi familiari possono essere sereni, certi di aver lasciato il paziente in buone mani.
In genere queste strutture sono dedicate agli anziani, ma non solo: possono ricorrere ai ricoveri di sollievo tutte quelle famiglie che si prendono cura di un paziente fragile, che sia anziano o affetto da patologie che richiedono la presenza di un assistente.
Solitamente le strutture che offrono i ricoveri di sollievo sono le RSA, pubbliche o private. Ma possono offrire ricoveri di sollievo anche le case di riposo o altre strutture poliambulatoriali e assistenziali, purché in grado di garantire assistenza completa e 24 ore su 24 a persona non autosufficienti.
Come detto finora, questi ricoveri sono dedicati ai pazienti non autosufficienti, ma nulla vieta che ne possa usufruire anche un paziente autosufficiente. In quest’ultimo caso però, la retta è a completo carico del paziente (o della sua famiglia). Ci sono infatti casi ed enti locali che prevedono un contributo statale, ma solo se il paziente non è autosufficiente. Se lo è, e desidera entrare in struttura, la retta è a suo completo carico.
Costi
In genere il costo del ricovero di sollievo è di circa 100 euro al giorno. Costo che comprende vitto, alloggio e cure. Si tratta dunque di una cifra non irrisoria, ma considerata l’assistenza che offre la casa di cura (24 ore su 24), del tutto adeguata.
Il costo è a carico del paziente, tuttavia alcune regioni prevedono dei fondi a favore dei pazienti non autosufficienti. Questi fondi possono coprire in tutto o in parte la retta da pagare alla struttura.
Gratuito
Il ricovero temporaneo, generalmente prevede una degenza per un periodo fino a 30 giorni, in modo da lasciare alla famiglia che si occupa dell’anziano, il tempo di affrontare i suoi impegni oppure la legittima opportunità di riposare un po’.
La degenza può essere gratuita, se la tua regione/provincia/comune prevede qualche fondo dedicato.
Suggerimento
Informati sul sito della tua regione/provincia/comune, se è previsto qualche aiuto per la degenza di sollievo.
Come richiederlo
La procedura di domanda varia a seconda che tu richieda il ricovero in forma privata oppure pubblica, ossia convenzionata (a carico del SSN, gratuita totalmente o parzialmente per il paziente).
Domanda come privato
Se desideri che il paziente acceda privatamente, puoi presentare la domanda direttamente presso la struttura che desideri, verificando prima la disponibilità del posto.
In genere le strutture chiedono, sia per i pazienti sufficienti che non autosufficienti una documentazione sanitaria del proprio medico curante, attestante lo stato di salute della persona. I moduli prestampati da compilare li fornisce la struttura stessa. In questo modo la struttura, attraverso i suoi medici, è in grado di valutare lo stato del paziente e offrire il pacchetto di degenza/cura più adatto alle sue esigenze.
Domanda convenzionata SSN
Se il paziente non è autosufficiente e la regione (o provincia o comune) prevede un contributo sulla retta, in genere l’accesso si richiede allo sportello servizi sociali del Comune di residenza.
Suggerimento
Per maggiori informazioni sulla procedura attiva nella tua zona, puoi chiedere informazioni anche all’assistente sociale che è in contatto con voi.
Chi paga se la pensione non basta
Se il paziente non è autosufficiente e ha una pensione adeguata a pagare il ricovero, vi provvede con la sua stessa pensione. Se con la sua pensione non riesce a pagarlo, deve provvedervi la famiglia. Può farlo con contributi personali (per esempio dividendo la spesa tra fratelli) e/o affittando proprietà dell’anziano, per esempio.
Se la pensione del pensionato non basta e la famiglia non può farsi carico della retta, se il pensionato non è autosufficiente, allora deve farsene carico l’ASL (parzialmente o totalmente, a seconda del caso). I familiari dunque possono contattare i servizi sociali del comune in modo da intraprendere la procedura di ricovero.
Se l’anziano è autosufficiente, difficilmente ci sono contributi statali o locali che provvedano al ricovero di sollievo. In questo caso la retta è a completo carico del pensionato o dei suoi familiari.