Per lavoro straordinario si intende quello che eccede il normale orario lavorativo e a cui fa ricorso l’azienda in caso di particolari necessità: per esempio quando riceve più commesse e ha un carico di lavoro maggiore da smaltire.

In questa guida completa sul rifiuto lavoro straordinario, ti spiego se e quando puoi rifiutare l’orario di lavoro prolungato, per esempio se sei uno studente oppure per giustificato motivo, quando invece sei obbligato ad accettarlo altrimenti rischi un richiamo disciplinare, come funziona in caso di part time o di dipendente che usufruisce della legge 104, infine come regolarsi in caso di straordinario di sabato.

É obbligatorio accettare lo straordinario?

Ultimamente il lavoro sta diventando stressante: sono sempre più le ore di straordinario che ti richiedono e pensi che le prossime volte ti rifiuterai. Ti è però venuto un dubbio: se è possibile rifiutare il lavoro straordinario oppure sei obbligato a farlo.

La legge tende a tutelare sia il diritto del datore di lavoro, di avere a disposizione del personale durante delle fasi critiche, sia il diritto del lavoratore di mantenere un certo equilibrio tra vita privata e tempi lavorativi. Entrambi vanno tutelati e, per questo motivo, il datore di lavoro può chiedere lo straordinario, ma entro determinati limiti.

Limiti

Il datore di lavoro può chiedere gli straordinari ai dipendenti, ma entro i seguenti limiti:

  1. La durata media massima dell’orario settimanale lavorativo non deve superare le 48 ore (art. 4 D. Lgs. 66/2003). Attenzione: si tratta di una media, che va calcolata in un periodo di 4 mesi. Si devono quindi prendere gli orari settimanali di lavoro degli ultimi 4 mesi, calcolarne la media e vedere se supera le 48 ore. I CCNL possono prevedere, al massimo, che la media sia calcolata su un periodo di 12 mesi, non di più.
  2.  Il lavoratore può svolgere un massimo di 250 ore di straordinario all’anno. Solo i singoli CCNL possono prevedere un tetto più ampio.

Dunque, se le richieste del datore di lavoro vanno oltre questi limiti, puoi rifiutarti di svolgere ulteriore straordinario. Di conseguenza, non puoi rifiutarti di svolgere lo straordinario nei seguenti casi:

  • Quando previsto dal tuo CCNL;
  • Quando l’azienda ti chiedere maggiore lavoro per esigenze eccezionali che non è possibile soddisfare altrimenti;
  • Per lo svolgimento di manifestazioni (per esempio fiere legate all’attività).

Se il datore di lavoro opera secondo correttezza, rispettando CCNL e legge, allora la richiesta di straordinario è legittima: non puoi rifiutarti. Se ti rifiuti, potresti ottenere un richiamo disciplinare.

Ci sono però specifici motivi per i quali puoi rifiutare.

Motivi per cui puoi rifiutare

Puoi rifiutarti di svolgere il lavoro straordinario se:

  • Sei uno studente (art. 10 L. 300/1970);
  • Per giustificato motivo di rilevante gravità (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, circolare 8/2005);
  • Il datore di lavoro ti chiede straordinario al di fuori di effettive esigenze eccezionali (Cassazione, sentenza n. 2073/1992). Se quindi il datore di lavoro usa lo straordinario per sopperire a ordinarie necessità, puoi rifiutarti.

Se non sussiste alcuna di queste condizioni, in caso di rifiuto di svolgere lavoro straordinario, rischi un richiamo disciplinare.

Per giustificato motivo

Qualsiasi sia il tuo contratto, puoi sempre rifiutare il lavoro straordinario, se sussiste un giustificato motivo oggettivo, di rilevante gravità. Non puoi quindi rifiutarti se per esempio oggi avevi deciso di andare in spiaggia oppure a fare una scampagnata.

Il motivo deve essere valido, rilevante e comprovato. Ad esempio puoi rifiutarti se sei malato, se per quel giorno hai un’importante visita specialistica inderogabile. Oppure se hai degli impegni familiari inderogabili.

Legge 104

Se sei un disabile grave, che usufruisce dei permessi previsti dalla Legge 104, la legge non prevede particolari limiti per lo straordinario. Puoi fare tutto lo straordinario che vuoi e il datore di lavoro può chiedertene, sempre rispettando i limiti generali previsti dalla legge, elencati nei passi precedenti.

Chiaramente, essendo tu un lavoratore che usufruisce della Legge 104, il tuo datore di lavoro deve rispettare alcune situazioni. Il datore di lavoro può chiederti lavoro straordinario solo se:

  • Se l’aumento del carico di lavoro non pregiudica il tuo stato di salute. In questo caso occorre una valutazione del medico aziendale;
  • Quel giorno non hai un permesso 104 (sia ad ore che per la giornata intera). I permessi prevalgono sullo straordinario, se quindi quel giorno hai un permesso, puoi rifiutare lo straordinario.

Part time

Il datore di lavoro può chiedere del lavoro straordinario anche ai dipendenti con contratto part time, se sussistono delle maggiori esigenze di carattere straordinario (condizione sempre importante).

Rispetto ai full time, operano gli stessi limiti (orario medio settimanale, numero massimo di ore annuali) ma proporzionalmente ridotti secondo la percentuale d’orario del lavoratore.

Esempio

Come spiegato nei passi precedenti:

  1. L’orario settimanale non deve superare le 48 ore;
  2. Si possono fare al massimo 250 ore di straordinario all’anno (o secondo limite CCNL).

Questo vale per un full time di 40 ore settimanali. Se tu per esempio hai un contratto di 20 ore settimanali, allora i limiti previsti nel tuo caso sono i seguenti, proporzionalmente ridotti:

  1. L’orario settimanale non deve superare le 24 ore;
  2. Si possono fare al massimo 125 ore di straordinario all’anno (o secondo limite CCNL).

Sabato

Il datore di lavoro può chiedere lo straordinario anche durante il sabato. in generale, non ci sono particolari limiti in tal senso, purché il contratto di lavoro non preveda espressamente il non ricorso al sabato.

Dunque, anche per quanto riguarda il sabato, valgono le condizioni previste in questa guida, sempre fermo restando la buona fede e correttezza del datore di lavoro e la possibilità, per il dipendente, di avere un equilibrio tra vita privata e professionale.