La normativa fiscale italiana cerca di agevolare le persone con disabilità e i loro familiari, tramite diverse agevolazioni fiscali. Per esempio, questi soggetti spesso devono ricorrere a particolari figure professionali, come educatori o personale rieducativo, per le quali lo stato permette delle agevolazioni sulla spesa sostenuta.
Per usufruire dei benefici fiscali riservati alle persone con disabilità, occorre indicarle correttamente nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello redditi PF): in questo modo puoi usufruire dell’agevolazione, che consiste in una deduzione dal reddito. Vediamo cosa inserire nel rigo E25 del 730.
Indice
A chi spetta
Il beneficio spetta alle persone con disabilità e ai loro familiari (se sono loro a sostenere la spesa). Hanno diritto alle agevolazioni queste persone:
- Disabili incapaci di deambulare;
- Persone con pluriamputazioni che rendono difficoltosa la deambulazione;
- Persone con ridotte capacità motorie;
- Non vedenti: persone che non vedono nulla o hanno al massimo 1/10 di vista a entrambi gli occhi;
- Non udenti;
- Persone con disabilità psichica e titolari di assegno di accompagnamento.
Quali spese
Nel rigo E25 devi indicare l’importo sostenuto per:
- Spese mediche generiche;
- Spese assistenziali specifiche a prescindere che l’invalido usufruisca o meno dell’assegno di accompagnamento.
1. Quali sono le spese mediche generica per cui hai diritto al beneficio
Puoi ottenere l’agevolazione sull’acquisto di farmaci (anche se si tratta di farmaci non soggetti a prescrizione medica). E’ però necessario avere fattura o scontrino parlante, dunque fattura/scontrino indicante natura, quantità del medicinale, codice AIC, codice fiscale del soggetto che usa il medicinale
2. Quali sono le spese di assistenza specifica per cui hai diritto al beneficio
- Assistenza infermieristica;
- Assistenza riabilitativa;
- Assistenza da parte di personale dotato di qualifica professionale per operatore di assistenza base o operatore tecnico assistenziale;
- Personale coordinatore delle attività assistenziali del nucleo;
- Educatori professionali;
- Personale qualificato dedicato ad animazione e/o terapia occupazionale.
Attenzione
Puoi indicarle nel 730 anche se non hai alcuna prescrizione medica, purché nella fattura/ricevuta che ti rilascia l’operatore siano scritti figura professionale e prestazione eseguita. Dunque non è importante che il tuo medico di base o lo specialista abbia prescritto quell’assistenza, puoi averla decisa e scelta completamente da solo. L’importante è appunto che la ricevuta indichi l’operatore professionale e l’assistenza ricevuta.
Attenzione
Se vieni ricoverato presso un istituto assistenziale dove ricevi le prestazioni di cui sopra, usufruisci dell’agevolazione solo le prestazioni ricevute ma non l’intera retta pagata all’istituto. Per far ciò, è dunque importante che, nella fattura, l’istituto indichi separatamente tutte le spese, in modo da poter riconoscere quali importi hai pagato per l’alloggio e quali importi hai pagato per le spese deducibili.
Le spese indicate nel rigo E25 del 730, puoi dedurle anche se le sostieni non per te stesso, ma per i seguenti familiari (anche se questi familiari non sono fiscalmente a tuo carico):
- Coniuge;
- Figli;
- Nipoti (figli dei figli);
- Generi e nuore;
- Suoceri e suocere;
- Fratelli e sorelle;
- Genitori, nonni e nonne.
Il modello 730 puoi compilarlo in modo autonomo, oppure affidarti a un CAF, nel quale ci sono sempre persone esperte e autorizzate alla compilazione del 730. In alternativa puoi usufruire del servizio di 730 precompilato, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Tramite questo servizio, trovi già il 730 pronto con le spese effettuate ma, nel caso in cui mancasse qualche spesa sanitaria, hai sempre la possibilità di inserirla autonomamente. In questa guida ti spiego come inserire le spese mediche mancanti nel 730 precompilato.
Una volta compilato il 730 e presentato, non hai altro che da attendere: se ti spettano dei rimborsi ti arrivano direttamente in busta paga, oppure sulla pensione (se sei pensionato). In genere i rimborsi arrivano tra il mese di luglio e il mese di settembre. Se non dovessi riceverlo ti consiglio di contattare l’Agenzia delle Entrate oppure il CAF a cui ti sei rivolto.