L’assegno unico è un aiuto erogato dall’INPS a tutte le famiglie con figli. L’importo può variare in base al numero dei figli e alla situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare: minore è l’ISEE, maggiore è l’importo spettante per la famiglia. Ci sono però dei casi in cui l’assegno non spetta più.

In questa guida completa ti spiego come presentare rinuncia all’assegno unico, qual è il modulo da compilare, come rinunciare per errore commesso, per perdita del diritto, per figlio che lavora, come rinunciare all’assegno unico a favore dell’altro genitore e infine cosa succede in caso di genitori separati o divorziati.

Modulo

In ogni momento puoi rinunciare all’assegno unico. Puoi anche rinunciare senza un motivo preciso: perché semplicemente non vuoi più riceverlo ad esempio.

Non c’è un modulo cartaceo da scaricare online: va fatto tutto online sul sito dell’INPS. Non devi far altro che accedere al sito INPS con le tue credenziali (per esempio con lo SPID o la CNS) e seguire questi passi:

  1. Una volta entrato nella tua bacheca, clicca su I tuoi servizi e strumenti (che trovi nella lista a destra);
  2. Nel menu che si apre a centro pagina clicca su Stato pratiche -> Visualizza stato delle tue pratiche -> Stato pratiche.
  3. Qui trovi l’elenco delle pratiche che hai presentato all’INPS, quelle accolte, quelle eventualmente rifiutare, quelle ancora in fase di lavorazione. Nell’elenco c’è anche la domanda per l’assegno unico. Cliccaci sopra e, nella nuova pagina che si apre, clucca sul pulsante Rinuncia.

L’INPS ti chiede di compilare alcune semplici sezioni e infine confermare la rinuncia. Al termine dell’invio puoi scaricare il modulo di rinuncia, che comprova appunto la tua volontà di rinunciare all’assegno. A partire da questo momento l’INPS non ti invierà più l’assegno unico.

Suggerimento

In alternativa al sito INPS, puoi presentare la rinuncia tramite un patronato della tua zona.

Attenzione

Se l’INPS ti ha inviato in questi giorni l’assegno, ma non ti è ancora arrivato, l’assegno ti arriverà comunque nei prossimi giorni, perché ormai il bonifico è partito. Quindi non lo riceverai più a partire dal prossimo mese.

Per figlio che lavora

Tuo figlio ha iniziato a lavorare e pensi di non aver più diritto all’assegno mensile. Prima di rinunciare all’assegno unico, devi però sapere alcune cose: anche se tuo figlio è maggiorenne e lavora, potresti ancora aver diritto all’assegno unico. Vediamo perché.

L’assegno unico spetta infatti anche in caso di figli maggiorenni, fino a 21 anni compiuti, ma solo se il reddito del figlio non supera gli 8.000 euro lordi annui.

L’assegno unico, infatti, prevede un limite reddituale più alto rispetto a quello previsto per i figli a carico (4.000 euro lordi annui), perché considera il fatto che è il figlio stesso che può chiedere all’INPS l’erogazione sul suo IBAN. L’INPS dunque incentiva i giovani all’indipendenza fornendo l’assegno anche a chi ha un piccolo reddito, purché non superi appunto gli 8.000 euro lordi annui.

Per errore

Hai presentato domanda di assegno unico ma ritieni di aver commesso un errore. In ogni momento puoi rinunciare alla prestazione, andando sul sito dell’INPS e seguendo la procedura che abbiamo spiegato nei passi precedenti.

Ricorda che se l’INPS ha già erogato l’assegno sul tuo IBAN, lo riceverai comunque. L’INPS smetterà di inviarti l’assegno a partire dalla prossima volta. Se quindi ritieni di non aver diritto all’assegno unico, e lo ricevi, contatta l’INPS oppure parlane con il tuo commercialista.

Per perdita del diritto

Finora hai percepito l’assegno unico, ma ora ritieni di averne perso il diritto, quindi intendi rinunciarvi. Puoi rinunciare all’assegno unico in qualsiasi momento, seguendo la procedura indicata nei passi precedenti.

Se hai perso il diritto all’assegno, chiaramente non lo riceverai più da quando presenterai la rinuncia, quello che hai percepito finora, se ti spettava, non devi restituirlo.

A favore dell’altro genitore

L’assegno unico spetta al genitore che per primo presenta domanda all’INPS. Nella domanda, il genitore può chiedere di ricevere il 100% dell’assegno, oppure oppure optare per il 50 e 50, dividendo quindi l’importo con l’altro genitore. In questo caso deve fornire dati e IBAN anche dell’altro genitore.

In ogni momento questa scelta si può cambiare. Basta entrare nella propria area personale del sito INPS e scegliere la nuova impostazione, ossia 100% a un solo genitore. Se finora l’assegno era al 50 e 50, la modifica può farla sia il genitore richiedente che l’altro genitore. Entrambi possono accedere all’area dedicata alla prestazione e modificare le modalità di erogazione, dunque optare per il 100% dell’importo all’altro genitore.