L’assicurazione RC auto è un contratto tra te e la compagnia assicurativa che ti protegge da esborsi di denaro in caso di incidente o furto. In cambio del pagamento di un premio, la compagnia si impegna a pagare per te, come indicato nella polizza.

In questa guida completa sul risarcimento diretto ti spiego cos’è e come funziona, quando si applica, quando non si applica, la differenza tra risarcimento diretto e ordinario, quando è facoltà o obbligo, cosa succede se ci sono più di due veicoli coinvolti e infine se e quanto conviene sottoscrivere una RC senza risarcimento diretto.

Cos’è e come funziona

Cosa vuol dire. Il risarcimento diretto é una forma di indennizzo tramite la quale la vittima di un incidente stradale ottiene quanto gli spetta dalla sua stessa assicurazione e non da quella di chi ha provocato il sinistro.

Esempio

Auto A è ferma tranquilla al semaforo. Dietro arriva auto B, che a causa di una distrazione non si ferma in coda e tampona auto A. C’è stato un sinistro stradale dove il conducente dell’auto A è la vittima. Può chiedere il risarcimento dei danni direttamente alla sua assicurazione e non a quella del conducente di auto B.

L’indennizzo diretto è conosciuto anche come indennizzo con CARD, Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto.

Ordinario

Esistono due tipologie di risarcimento:

  1. Diretto, dove la vittima dell’incidente ottiene il risarcimento dalla sua compagnia assicuratrice;
  2. Indiretto, dove la vittima dell’incidente chiede il risarcimento alla compagnia assicurativa di chi ha causato il sinistro.

Per ottenere il risarcimento indiretto, ossia dalla compagnia assicuratrice di chi ha provocato l’incidente, deve inviare all’azienda una richiesta scritta tramite raccomandata A/R. Inoltre:

  • Se ci sono stati soltanto danni alle cose, nella richiesta devi indicare i fatti, i tuoi dati e il luogo dove la compagnia può venire a ispezionare le cose pregiudicate;
  • Se ci sono stati anche danni alle persone, nella richiesta devi indicare anche i dati dei soggetti danneggiati e allegare due certificati medici: quello attestante il danno e quello di avvenuta guarigione.

Una volta ricevuta la lettera (ed eseguiti i vari controlli), la compagnia deve farti un’offerta di risarcimento entro:

  • 60 giorni se ci sono stati danni solo alle cose;
  • 90 giorni se ci sono stati anche danni alle persone;
  • 30 giorni se tu e la controparte avete compilato il modulo blu (constatazione amichevole).

Attenzione

Se la compagnia ritiene di non doverti risarcire, deve comunicarti la motivazione.

Se decidi di accettare l’offerta, la compagnia deve pagarti entro 15 giorni. Se non l’accetti, devi iniziare una causa giudiziaria: la compagnia ti eroga l’importo comunque, a titolo di acconto. Poi eventualmente ti eroga il resto, se vinci la causa.

Quando si applica

Come spiegato nei passi precedenti, ci sono due tipologie di risarcimento:

  1. Diretto, dove la vittima dell’incidente ottiene il risarcimento dalla sua compagnia assicuratrice;
  2. Indiretto, dove la vittima dell’incidente chiede il risarcimento alla compagnia assicurativa di chi ha causato il sinistro.

La procedura indiretta (ossia la richiesta del risarcimento alla compagnia di chi ha causato il danno) puoi applicarla quando vuoi, anche se ti spetta quella diretta. In ogni caso quindi, puoi decidere di chiedere il risarcimento alla compagnia di chi ha causato l’incidente, senza passare dalla tua assicurazione.

Chiaramente questa risulta una procedura un po’ più impegnativa, perché un conto è dover comunicare con la tua compagnia, un conto è dover comunicare con una altrui. Ma la legge ti lascia libertà di scelta: se ti spetta quella diretta puoi comunque procedere con quella indiretta.

Ci sono poi dei casi specifici in cui devi applicare la procedura indiretta: ossia chiedere il risarcimento alla compagnia della controparte. Vediamoli insieme.

Quando non si applica

Ci sono specifici casi in cui non puoi usufruire della procedura diretta, ma devi per forza passare per quella indiretta, ossia chiedere il risarcimento alla compagnia assicuratrice della controparte. Nello specifico quando l’incidente ha coinvolto:

  1. Più di due veicoli e ci sono almeno due responsabili dell’incidente (Corte di Cassazione, III sezione civile, sentenza n. 3146/2017).
  2. Un veicolo senza motore (per esempio una bicicletta, un monopattino, ecc.);
  3. Un pedone;
  4. Feriti che causano più del 9% d’invalidità permanente.

Infine, devi applicare la procedura indiretta anche se non c’è stata una collisione (ossia urti) tra i veicoli coinvolti nell’incidente.

Sfatiamo una leggenda metropolitana: il risarcimento diretto è escluso se nel sinistro è coinvolto un motociclo? La risposta è no: anche se nell’incidente c’è stato un motorino, puoi comunque usufruire del risarcimento diretto.

Facoltà o obbligo

Come puoi dedurre dai passi precedenti quindi, l’indennizzo diretto non è un procedimento obbligatorio: anche quando ti spetta, puoi optare per la richiesta di risarcimento dalla compagnia di chi ha provocato l’incidente.

Al contrario, ci sono casi in cui quest’ultimo (indennizzo indiretto) è obbligatorio: per esempio se sono coinvolti più di due veicoli, se ci sono danni alle persone che causano più del 9% di disabilità persistente, ecc.. In questi casi devi chiedere il risarcimento alla compagnia della controparte e non alla tua.

RC senza

Stai valutando vari preventivi RCA e hai notato che i più bassi sono quelli di compagnie che non prevedono il risarcimento diretto. Il prezzo è allettante e ti chiedi se e quanto convenga una scelta del genere.

Vediamo nel prossimo paragrafo cosa ti conviene fare in caso di preventivi di questo tipo.

Conviene o no?

Scegliere una RC senza risarcimento diretto può essere conveniente al momento. Ma se poi ti capita un incidente con ragione invece di risolvere tutto con la tua compagnia assicurativa devi inviare la richiesta di risarcimento a quella della controparte.

E questo spesso si traduce con una perdita di tempo: devi anticipare tu i costi per far riparare il veicolo e poi devi girare la fattura alla compagnia. Se poi si tratta di incidenti più complicati, per esempio dove non si capisce chi ha ragione o meno, i grattacapi aumentano.

Più di due veicoli coinvolti

Una pronuncia della Corte di Cassazione III sezione Civile, nello specifico la sentenza n. 3146/2017 ha dato un preciso indirizzo alla questione: puoi usufruire dell’indennizzo diretto è applicabile anche se sono coinvolti più di due veicoli.

Ma, sempre la stessa sentenza, sottolinea che se nell’incidente ci sono anche altri responsabili, allora la procedura diretta non si può applicare. Ricapitolando:

  • Più di due veicoli coinvolti nell’incidente ma un solo responsabile => puoi attivare la procedura di risarcimento diretto;
  • Più di due veicoli coinvolti nell’incidente e almeno due responsabili => non puoi attivare la procedura di risarcimento diretto.