Il fisco italiano ha deciso che, per determinati calcoli, occorre rivalutare la rendita catastale del 5%. Cosa significa? Significa semplicemente che il suo valore deve essere incrementato del 5%.
Di seguito vedremo un facilissimo esempio di calcolo e poi anche come calcolare la TASI, una volta ottenuto il valore della rendita catastale rivalutata.
La prima cosa che devi fare è, ovviamente, reperire la rendita catastale dell’immobile. La trovi semplicemente sull’atto notarile di proprietà, oppure puoi recuperarla anche tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, a questo link visure catastali.
Supponiamo che la rendita catastale del tuo immobile sia di 1.000 euro.
Per rivalutarla del 5%, devi semplicemente fare questo calcolo:
1.000 x 0,05 = 50 euro.
Significa che la rendita catastale rivalutata del tuo immobile è pari a 1.050 euro. Facile vero?
Ora provvediamo a calcolare la TASI.
Per le abitazioni civili, la rendita catastale deve essere moltiplicata per un coefficiente, pari a 160. Quindi:
1.050 x 160 = 168.000 euro. Hai ottenuto la base imponibile su cui calcolare la TASI.
A questo punto dovrai applicare l’aliquota TASI prevista dal tuo Comune. Supponiamo che l’aliquota sia del 2 per mille. La TASI andrà calcolata in questo modo:
168.000 euro x 0,002 = 336 euro è l’importo di TASI da te dovuto.
I singoli comuni possono prevedere delle agevolazioni o riduzioni in specifici casi (per esempio per chi ha redditi bassi, per le famiglie numerose, etc.). Ti consiglio quindi, di informarti sempre sulla delibera del tuo Comune, per verificare se, per il pagamento della TASI, puoi usufruire di qualche agevolazione. Tutte queste informazioni le puoi avere anche recandoti presso un CAF della tua città.