La riforma Fornero ha introdotto significativi cambiamenti in materia pensionistica e, sebbene non sia più possibile avere le pensioni di una volta, si può ancora andare in pensione prima dei 66 anni. Purtroppo però, per chi decide di andare in pensione prima, sono previste delle severe penalizzazioni sotto il profilo economico.
L’INPS prevede infatti due tipi di pensioni: la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata. Si può andare in pensione in via anticipata, se si hanno almeno 42 anni di contributi versati, qualunque sia l’età del contribuente. Tuttavia, se si decide di andare in pensione prima dei 62 anni pur avendo 42 anni di contributi, si hanno delle penalizzazioni. E per chi invece vorrebbe andare in pensione a 57 anni con 32 di contributi, cosa è previsto?
Purtroppo ad oggi non é più possibile andare in pensione a 57 anni e 32 di contributi. Si può andare in pensione a 57 solo se si hanno almeno 42 anni di contributi e non solo 35. Inoltre, é prevista una penalizzazione sull’importo della pensione per chi decide di andare in pensione prima. La pensione quindi, sarà inferiore.
Fonti: sito INPS.
Il governo Renzi ha proposto (ma finora si tratta solo di una proposta), il ritorno della pensione anticipata a 57 anni e 35 anni di contributi (per i lavoratori pubblici) e 58 anni e 35 di contributi (per i lavoratori autonomi). Secondo la proposta del governo inoltre, rimarrebbero comunque delle penalizzazioni: la pensione verrebbe calcolata interamente con metodo contributivo, per cui chi decidesse di andare in pensione a 57 o 58 anni, avrebbe una pensione più bassa.
Come già detto però, si tratta al momento solo di una proposta: per ora si può andare in pensione a 57 anni solo con almeno 42 anni di contributi versati.