La legge italiana stabilisce per ogni datore di lavoro l’obbligo di curare la sicurezza dei propri dipendenti, avere politiche dettagliate su cosa fare in situazioni critiche, valutare i rischi per la salute, dunque identificare le misure necessarie per ridurli. Ogni rischio deve essere eliminato o ridotto al livello più basso possibile.

In questa guida completa sulla sicurezza sul lavoro ti spiego cosa si intende, quali sono le definizioni più importanti, chi sono i soggetti coinvolti obbligati a supervisionare la sicurezza dei lavoratori, la normativa prevista in Italia, i corsi di formazione ed infine come sono strutturati i test finali.

Cosa si intende

Per sicurezza sul lavoro si intende la condizione lavorativa nella quale il dipendente può svolgere le sue mansioni senza rischi e pericoli per la propria incolumità. Il datore di lavoro, per legge, é obbligato a creare le migliori condizioni di lavoro, attraverso:

  • Strumenti necessari protettivi;
  • Locali nel rispetto delle misure di sicurezza;
  • Un’adeguata formazione personale ai dipendenti, in materia di sicurezza.

I soggetti interessati, quindi coinvolti nel creare e mantenere le necessarie misure di sicurezza, sono:

Datore di lavoro

È il titolare del rapporto di lavoro e responsabile dell’azienda.

Nelle s.p.a. il datore di lavoro è il Presidente del C.d.A. o l’amministratore delegato (Cassazione Penale n. 12370/05).

Nella Pubblica amministrazione, il datore di lavoro coincide con il dirigente oppure, in assenza, con il funzionario nominato dall’organo vertice dell’ente. In caso di mancata nomina, il datore di lavoro è lo stesso organo vertice.

Dirigente

È colui che attua le direttive di prevenzione e sicurezza del datore di lavoro e vigila su di esse. La presenza del dirigente non esime comunque il datore di lavoro dalle sue responsabilità.

Preposto

È la persona che controlla la corretta osservanza delle procedure di sicurezza da parte dei lavoratori, verifica la conformità di attrezzi, macchine e materiali.

Organi di vigilanza

Aziende Sanitarie Locali, INAIL, Vigili del Fuoco e Direzione Territoriale del Lavoro sono gli organi di vigilanza individuati dalla legge (D.Lgs.81).

Definizioni

  • Definizione di prevenzione: è l’insieme delle misure di sicurezza atte a prevenire rischi e pericoli per i lavoratori. La prevenzione si compone di tre fasi: valutazione del rischio; adozione delle misure di sicurezza adatte, informazione e formazione dei lavoratori sui rischi corsi e l’adeguato uso dei sistemi di sicurezza.
  • Definizione di pericolo: è un fattore, con peculiarità tali da causare potenzialmente danni (art. 2, lettera r, T.U. sulla Sicurezza);
  • Definizione di rischio: é la probabilità che sopraggiunga una situazione dannosa (art. 2, co.1 T.U. sulla Sicurezza); il rischio indica implicitamente la presenza di un pericolo: se c’è un pericolo c’è anche un rischio;
  • Definizione di incidente: è un fatto improvviso negativo che turba lo svolgimento del lavoro;
  • Definizione di danno: è una qualunque conseguenza all’incidente. Il danno può toccare persone, macchinari, locale, ambiente.

Legge

La sicurezza sul lavoro é disciplinata dalla seguente normativa:

  1. Decreto Legislativo 9 aprile 2008 (conosciuto anche come “Legge 81”);
  2. D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 (conosciuta anche come “Legge 626”).

1. D. Lgs. 81/2008

I titolo: Princìpi comuni;
II titolo: Luoghi di lavoro;
III titolo: Utilizzo degli attrezzi e delle protezioni;
IV titolo: Cantieri non definitivi;
V titolo: Segnaletica;
VI titolo: Carichi;
VII titolo: Apparecchiature video;
VIII titolo: Microrganismi fisici;
IX titolo: Sostanze pericolose;
X titolo: Microrganismi biologici;
X- bis titolo: Ferite;
XI Titolo: Rischi esplosivi;
XII Titolo: Procedure penali;
XIII Titolo: Leggi provvisorie e finali.

2. D.Lgs. 626/1994

Questo decreto, che rappresentava la norma principale in materia di sicurezza sul lavoro, è stato completamente inserito nel successivo Testo Unico sulla Sicurezza D.Lgs. 81/2008 (vedi sopra). Nel 2007 infatti, il Governo il mandato riceve il compito di riformare la Legge 626, allo scopo di:

  • Armonizzare tutte leggi esistenti in materia;
  • Allargare la competenza della Legge 626 a tutti i settori e luoghi di lavoro;
  • Contemplare un adeguato sistema di sanzioni.

Da qui, la stesura del Testo Unico.

Formazione

Dal 26 gennaio 2012 è entrato in vigore l’accordo Stato/Regioni, secondo cui il datore di lavoro è tenuto a formare tutti i lavoratori in materia di prevenzione, rischi e sicurezza, in applicazione della Legge 81/2008. Sono obbligati a seguire il corso di formazione:

  • I dipendenti (di tutti i livelli, anche dirigenti);
  • I soci lavoratori.

I collaboratori domestici sono esclusi dall’obbligo.

Il corso è diviso in due parti:

  1. Prima parte della durata di 4 ore, valido per tutti i settori e aziende;
  2. Seconda parte, differenziata a seconda del livello di rischio del settore:, secondo la seguente tabella:
Durata II parte corso
RischioDurata
Impresa a basso rischio4 ore
Impresa a medio rischio8 ore
Impresa ad alto rischio12 ore

Quindi, dipendenti e socio lavoratori, sono obbligati a seguire un corso della durata totale di:

  • 8 ore se l’azienda è a basso rischio;
  • 12 ore se l’azienda è a medio rischio;
  • 16 ore se l’azienda è ad alto rischio.

Lo scopo dell’obbligo è quello di fornire ai lavoratori una formazione completa e aggiornata. Il corso infatti viene ripetuto ogni 5 anni. Spesso le aziende assegnano la formazione dei dipendenti a scuole private esterne; il costo è sostenuto dal datore di lavoro.

Test

Al termine del corso, i lavoratori devono superare un test a risposta multipla, relativo a:

  • Normativa vigente;
  • Rischi da fronteggiare;
  • Rischi per la salute;
  • Primo soccorso;
  • Operazioni antincendio;
  • Evacuazione dei locali;
  • Attività di protezione e prevenzione;
  • Istruzioni e i mezzi forniti dall’azienda.

Il lavoratore deve:

  • Osservare le norme di prevenzione, per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella altrui;
  • Usare i mezzi di sicurezza messi a disposizione dall’azienda;
  • Osservare le indicazioni di superiori e preposti responsabili della sicurezza e primo soccorso;
  • Seguire la formazione;
  • Sottoporsi ai periodici controlli medici aziendali.