Ebbene sì, i pannelli solari, conosciuti anche come pannelli termini o fotovoltaici, non hanno durata infinita. Si parla di anni e anni (si pensi che, dopo ben 25 anni, i pannelli perdono solo circa il 20% della propria capacità di produzione) ma, prima o poi, bisognerà sostituirli.
Come funziona lo smaltimento? Quanto costa, quali sono i prezzi e le modalità di smaltimento dei pannelli esausti, esauriti dal punto di vista della loro funzionalità? Vediamo cosa dice la normativa in merito.
No all’inquinamento: la normativa
Lo scopo del corretto smaltimento, è chiaramente quello di gestire, nella maniera più corretta, un’operazione che, se lasciata a sè stessa, danneggerebbe l’ambiente, inquinandolo. Il 28/03/2014 è entrato in vigore il D.L. n.49/2014 e i pannelli solari vengono finalmente fatti rientrare nella categoria RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Cosa comporta il fatto che i pannelli ora rientrino in questa categoria?
Per i RAEE, è previsto che produttori o importatori delle apparecchiature garantiscano un recupero e uno smaltimento che sia compatibile con l’ambiente. Nello specifico:
- lo smaltimento di pannelli con potenza minore 10kWp (sono i pannelli perlopiù domestici), è di competenza dei produttori presenti sul mercato in quello specifico anno di smaltimento. Il rifiuto deve essere conferito nel Centro di Raccolta più vicino. Per il proprietario lo smaltimento è quindi gratuito.
- Lo smaltimento di pannelli con potenza pari o maggiore di 10kWp e acquistati prima del 12 aprile 2014, è di competenza dei produttori se l’impianto viene sostituito. Se l’impianto non viene sostituito, ma solo rimosso, i costi sono a carico del proprietario. Lo smaltimento dei pannelli acquistati dopo la suddetta data è a carico dei produttori.
In questo caso, il rifiuto va conferito solo in specifici casi a un Centro di Raccolta, nella maggior parte dei casi va conferito ad un impianto di trattamento autorizzato (a questo link la lista).
Per i pannelli solari che hanno usufruito degli incentivi in I, II e III Conto Energia, lo smaltimento è gestito direttamente dal gestore (il GSE) che, negli ultimi dieci anni in cui si usufruisce dell’incentivo, trattiene dal proprietario del pannello una somma pari ai costi di riciclo. Dopo che l’impianto è stato smaltito (dopo 6 mesi) e il GSE verifica che è stato smaltito in maniera corretta, il GSE restituisce la somma al proprietario. Il GSE, dal 2016, mette a disposizione del proprietario del pannello, un sito internet in cui è possibile visionare i dati tecnici dei pannelli ed anche le info necessarie per il corretto smaltimento secondo la normativa vigente.
Per i pannelli solari incentivati in IV e V Conto Energia che hanno iniziato a funzionare dopo il 01/07/2012, non è attuata la procedura dei conti I, II e III, poichè lo smaltimento è già assegnato a specifici Consorzi.