Hai sentito parlare di società off shore ma temi che si tratti di qualcosa di illegale. Secondo il pensiero comune, off shore è sinonimo di attività criminali. Ma non é così: la legislazione italiana non vieta assolutamente l’apertura di società off shore, purché ovviamente non siano create per coprire attività illecite.

In questa guida completa sulle società off shore, ti spiego cosa sono e come funzionano, i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta, come aprirla, cosa serve per la costituzione della tua off shore ed infine ti elenco alcuni tra i Paesi più (e meno) conosciuti in cui potresti aprire la tua attività.

Cos’è e come funziona

Il significato letterale di società off shore è “società al largo”. È infatti una società aperta e registrata in un Paese estero, di solito un paese con una tassazione molto agevolata rispetto all’Italia. Quando il Paese destinatario ha una tassazione bassissima o inesistente, viene chiamato Paradiso fiscale. L’Oxfam (confederazione internazionale non profit) individua con precisione i paradisi fiscali:

  1. Bahamas, Barbados, Bermuda; Cipro, Curacao: sono i Paradisi fiscali più conosciuti.
  2. Isole Cayman, Isole Vergini Britanniche (sono sede di più di 200 società off shore), Jersey.
  3. Irlanda, Lussemburgo. Google ha stabilito la sua sede principale in Irlanda, il motivo é noto (e come darle torto?).
  4. Mauritius. Le isole Mauritius rappresentano la nazione con il più alto PIL del continente geografico africano.
  5. Paesi Bassi. Forse pochi sanno che anche l’Olanda rappresenta un paradiso fiscale.
  6. Singapore, Hong Kong.

Ognuno di questi Paesi ha regole e forme societarie diverse, ma tutte caratterizzate da facilità di apertura e gestione.

Vantaggi

I pro di una società off shore sono molteplici:

  1. Meno tasse. Se vuoi aprire una off shore, é perché sicuramente vuoi pagare meno tasse;
  2. Burocrazia flessibile e semplice. L’Italia purtroppo non brilla per una burocrazia fluida e veloce. In altri Paesi é possibile aprire una società in pochi giorni e con pochi capitali;
  3. Riservatezza. Alcuni paradisi fiscali offrono ampia riservatezza alle aziende registrate nel loro territorio, assicurano l’anonimato per qualsiasi operazione, compresa l’apertura del conto corrente. Le leggi locali infine, tutelano il segreto bancario;
  4. Protezione. Attraverso vari meccanismi e la proverbiale riservatezza, questi Stati garantiscono privacy sui beni posseduti dalla società;
  5. Carta di credito anonima: le banche di questi Paesi, per portare al massimo il livello di privacy, emettono delle carte di credito anonime, ossia senza intestatario e che puoi utilizzare in tutto il mondo. Come una classica carta di credito, ma dotata di un muro impenetrabile.

Svantaggi

A fronte di numerosi vantaggi, gli svantaggi sono molto pochi, ma non inesistenti:

  1. Rapporti con aziende italiane. Se la tua società dovrà collaborare con aziende italiane, queste potrebbero non essere disposte. La legge italiane infatti impone delle regole molto disincentivante alle aziende che collaborano con società off shore.
  2. Costi non irrisori. Le nazioni dove aprire società off shore, sanno benissimo di essere molto appetibili e quindi l’apertura di una società off shore spesso non é molto economica. Ma neanche inavvicinabile: i costi possono variare da qualche centinaio a qualche migliaio di euro. Informati presso il tuo consulente.
  3. Carte anonime non accettate. Le carte i credito anonime fornite dalle banche di questi paesi, a volte non sono accettate da alcuni negozi italiani, anche se appartenenti a circuiti conosciuti (Visa, Mastercard, ecc.). Questo problema è facilmente risolvibile con le carte prepagate: in molti Paesi (anche non paradisi fiscali) sono valide e quindi sono accettate di solito in tutto il mondo senza problemi.

E’ legale

Molti si pongono dubbi sulla legalità di una società off shore. Aprire un’azienda in un paradiso fiscale é perfettamente legale: nessuno può vietarti come e dove aprire una società. Chiaramente, se usi la società off shore per attività illecite oppure per non pagare le tasse in Italia (evasione fiscale).

Spesso quindi, nel pensiero comune, l’argomento off shore è legato ad attività criminale, ma non é così: ci sono delle società off shore create ad hoc per il riciclaggio di denaro e per il compimento di attività illecite, ma tante altre del tutto lecite e che operano senza violare le leggi.

Come aprire

Puoi costituire la tua società off shore direttamente online. Nella pratica infatti, non serve recarsi nel Paese prescelto: queste nazioni e i consulenti che vi abitano si sono organizzati talmente bene che permettono la costituzione di una off shore in maniera semplicissima. Tutto quello che ti serve è:

  • Codice fiscale;
  • Un pc con collegamento a internet.

Il crescente interesse ad aprire società off shore, ha portato alla nascita di tantissime aziende di consulenza che assistono e accompagnano gli interessati dalla prima fase di informazione, fino all’apertura della società. Offrono un servizio “chiavi in mano” e in pochi giorni. Addirittura in molti casi si possono comprare società già aperte ma ormai “inattive”, in pratica “girandole” al nuovo titolare.

Suggerimento

Confronta le offerte delle varie agenzie di consulenza, soprattutto assicurati che gli esperti siano avvocati di diritto internazionale, stimati e affermati. Aprire una off shore da solo é molto difficile, quindi sicuramente dovrai affidarti a una di queste società di consulenza. Prenditi tutto il tempo per ascoltare, contattare, confrontare, decidere e quindi scegliere. Una buona idea è quella di avvalerti anche qui in Italia di un avvocato o consulente italiano esperto in fisco internazionale. I costi di questi professionisti non sono propriamente irrisori, quindi valuta opportunamente.

Dove aprire

Per le caratteristiche politiche, economiche e il segreto bancario impenetrabile, Panama e le isole Cayman sono da sempre le nazioni prescelte per l’apertura di società off shore. Tuttavia ogni nazione ha dei vantaggi più o meno forti e dei contro. Analizziamo per tutti i paradisi fiscali:

Panama: alto livello di riservatezza e segreto bancario. Non si paga l’IVA nelle transazioni con i privati. Se però devi vendere ad aziende italiane, sappi che queste potrebbero non accettarti: la legge italiana infatti non permette loro di scaricare fatture di acquisti fa società off shore in paradisi fiscali.

Cipro: burocrazia al minimo indispensabile. Ottenere la partita IVA è molto semplice, così come anche la contabilità è piuttosto elementare.

Bahamas: non esistono imposte sui redditi, né ritenute alla fonte.

Malta: la bassa tassazione dedicata a imprenditori residenti all’estero e la vicinanza con l’Italia stanno portando all’isola maltese molte nuove società provenienti dall’estero.

Olanda: l pensiero comune attribuisce all’Olanda un livello di tassazione altissimo. E in effetti lo è (ma corrisponde un altrettanto eccellente livello di servizi statali). Tuttavia, a particolari condizioni, agli utili da partecipazione non si applica l’imposta societaria. La particolarità dell’avvio in questo Paese é che occorre un accordo con le autorità fiscali, che sono molto disponibili.

Svizzera: rispetto ad altri paesi, le procedure burocratiche sono più complesse. Inoltre molte banche svizzere aprono conti correnti solo ad aziende che possono depositare almeno un milione di euro. Consigliabile per aziende con alto fatturato.

Mauritius: buon livello di tassazione e alta protezione dei dati personali. Non particolarmente difficile aprire un conto bancario, che comprende anche di servizio e-banking e carta di credito.

Suggerimento

Nella scelta della nazione in cui investire, valuta anche la stabilità politica e sociale: se un paradiso non è stabile politicamente, forse non rappresenta un luogo così sicuro per lasciare il tuo denaro.