Chiedere un mutuo rappresenta un momento molto importante: è il momento in cui si concretizzano i sogni di una famiglia, il momento in cui finalmente si diventa proprietari di una casa. Purtroppo però, ci sono momenti in cui la rata da pagare diventa insostenibile.

In questa guida completa sulla sospensione del mutuo ti spiego cos’è e come funziona, sia per le famiglie che per le imprese, quali sono le agevolazioni previste per la prima casa, quali sono i requisiti previsti, come fare richiesta e i documenti necessari, ti fornisco il modulo di domanda da consegnare in banca ed infine un accenno sul calcolo degli interessi per il calcolo della convenienza della sospensione.

Cos’è e come funziona

La sospensione del mutuo è una facoltà prevista dalla normativa italiana a favore di chi si trova in difficoltà economiche e che ha problemi a pagare le rate del mutuo. Ai sensi dell’art. 2, commi 475 e seguenti della Legge 244/2007, il Ministero dell’Economia ha istituito il Fondo di solidarietà ed è gestito dalla Consap.

Grazie a questo fondo, chi si trova in difficoltà economiche può chiedere la sospensione del mutuo, ossia il blocco temporaneo del pagamento delle rate e quindi prendere una boccata d’aria in un momento già particolarmente difficile. Anche se, alla fine del post vedremo che non sempre è così, perché ci sono degli elementi importanti da considerare in merito alla reale convenienza.

Requisiti

Hai diritto alla sospensione del mutuo se ti trovi in uno dei seguenti casi:

  • Hai perso il lavoro;
  • Il tuo orario di lavoro è stato ridotto;
  • Hai subìto un infortunio grave;
  • Hai maturato ritardi nel pagamento delle rate del mutuo, ma non di oltre 90 giorni.

È inoltre necessario che il tuo reddito non superi un ISEE di 30.000 e che tu abbia già pagato le rate del mutuo per almeno un anno.

Decesso

Anche in caso di morte dell’intestatario del mutuo, i familiari possono chiederne la sospensione.

Caratteristiche dell’immobile

Ai requisiti personali, si aggiungono quelli dell’immobile. Per avere diritto alla sospensione l’immobile deve possedere tutti i seguenti requisiti:

  1. Non deve essere di lusso;
  2. La somma richiesta a mutuo non deve essere maggiore di 250.000 euro.

Prima casa

Ai sensi della Legge 244/2007, il Ministero dell’Economia ha reso operativo il Fondo di solidarietà dei mutui prima casa. Grazie a questo fondo, se hai sottoscritto un mutuo per comprare la casa principale e ti trovi in un momento di difficoltà, puoi chiedere il blocco temporaneo del versamento delle rate fino a due volte e per un totale di 18 mesi.

Esempio 1

Oggi chiedi e ottieni la sospensione del mutuo per 6 mesi. Anni dopo ti ritrovi nuovamente in una situazione di difficoltà economica: puoi chiedere di nuovo la sospensione del mutuo ma solo per un massimo di 12 mesi.

Esempio 2

Oggi chiedi e ottieni la sospensione del mutuo per 4 mesi. Anni dopo ti ritrovi nuovamente in una situazione di difficoltà economica: puoi chiedere di nuovo la sospensione del mutuo ma solo per un massimo di 14 mesi.

Ciò significa che una volta raggiunti i 18 mesi, non hai più diritto alla sospensione, anche se ti trovi nuovamente in difficoltà economiche.

Puoi chiedere la sospensione se:

  1. Perdi il lavoro oppure il tuo orario di lavoro viene ridotto al punto tale che pagare le rate del mutuo diventa per te sempre più difficile;
  2. Sei in condizioni di handicap o comunque di non autosufficienza.

Se ricorre almeno una di queste due condizioni, puoi chiedere la sospensione del mutuo, purché il tuo reddito ISEE non sia maggiore di 30.000 euro e il mutuo che hai sottoscritto non sia maggiore di 250.000 euro. In tal caso il Fondo di solidarietà è quasi come se ritenesse che tu abbia “fatto il passo più lungo della gamba” o comunque abbia acquistato un immobile piuttosto costoso e dunque non è disposto ad aiutarti.

Richiesta

Innanzitutto verifica che la tua banca aderisca al Piano di solidarietà. Ecco l’elenco delle banche aderenti all’iniziativa. Probabilmente anche la tua è convenzionata, perché vi hanno aderito moltissime banche. Dopodiché devi presentare alla tua banca il modulo di richiesta, accompagnato dai seguenti documenti comprovanti la tua situazione:

  • Se hai perso il lavoro, la lettera di licenziamento o dimissioni, ecc. + la fotocopia della dichiarazione di messa a disposizione presso il Centro per l’Impiego);
  • Se il tuo orario di lavoro è stato ridotto, puoi presentare una certificazione del datore di lavoro oppure la sua richiesta di aiuti a sostegno del reddito (cassa integrazione, mobilità, ecc.);
  • Se sei in condizioni di handicap o non autosufficienza occorre la certificazione ASL;
  • In caso di morte dell’intestatario del mutuo occorre il certificato di morte

Attenzione

Se la banca accetta la tua richiesta di sospensione, ricorda chela scadenza del tuo mutuo viene posticipata del numero di mesi per cui hai ottenuto la sospensione.

Esempio

Il tuo mutuo scadeva a marzo 2040. Hai ottenuto la sospensione del mutuo di 8 mesi. Significa che dovrai pagare l’ultima rata del mutuo non più a marzo 2040 ma sei mesi più tardi, a settembre 2040.

Modulo

Di solito la banca ha già un suo modulo specifico per la richiesta della sospensione del mutuo, dunque puoi recarti in banca e ritirarlo oppure scaricarlo dal sito internet della banca, se disponibile. In alternativa il Ministero dell’Economia e Finanze ha predisposto un modulo da scaricare, compilare e presentare alla tua banca per fare richiesta di sospensione del mutuo.

Insieme al modulo di richiesta devi compilare anche la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in cui dichiari di:

  • Essere titolare di mutuo, anche ipotecario, oppure di finanziamento di durata maggiore di due anni;
  • Possedere uno dei requisiti indispensabili per ottenere la sospensione (disoccupazione, handicap, ecc.);
  • Non aver usufruito di altre misure di sospensione del mutuo o di averne già usufruito per una durata pari a X mesi;
  • Non aver usufruito di agevolazioni pubbliche;
  • Non essere coperto da assicurazioni su mutuo che ti coprono per gli eventi garantiti dalla sospensione del mutuo.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile della richiesta di sospensione del mutuo.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile della dichiarazione sostitutiva atto di notorietà.

Imprese

L’ABI ha istituito anche l’iniziativa Accordo per il Credito, che prevede per imprese e liberi professionisti l’opportunità di bloccare temporaneamente il versamento delle quote capitali del mutuo o del leasing finanziario (mobiliare o immobiliare) per un periodo massimo di 12 mesi. Occorre quindi sottolineare che l’impresa deve continuare a pagare la rata anche durante la sospensione, ma solo per la parte relativa alla quota interessi,  mentre la quota capitale riprenderà a pagarla alla scadenza della sospensione.

Esempio

Paghi un mutuo di 1.000 euro al mese, di cui 800 euro di quota capitale e 200 di quota interessi. Ottieni la sospensione in qualità di impresa: devi pagare solo 200 euro al mese per tutta la durata della sospensione.

Così come per le famiglie, anche per le imprese la sospensione del mutuo è concessa in concomitanza con l’aumento della scadenza: ciò significa che se ottieni la sospensione del mutuo per un anno, allora la scadenza del mutuo viene prorogata di un anno.

Esempio

Il tuo mutuo scadeva a giugno 2039. Hai ottenuto la sospensione del mutuo di 7 mesi. Significa che dovrai pagare l’ultima rata del mutuo non più a giugno 2039 ma sette mesi dopo, a gennaio 2040.

Possono beneficiare della sospensione delle quote capitale del mutuo le seguenti imprese:

  • Ditte individuali;
  • Liberi professionisti;
  • Imprese familiari;
  • Associazioni e fondazioni con attività economica accessoria.

Possono chiedere la sospensione del mutuo le imprese che posseggono tutti i seguenti requisiti:

  1. Sono in difficoltà economica;
  2. Pur essendo in difficoltà, non hanno debiti bancari scaduti da oltre 90 giorni;
  3. Nel biennio che precede la richiesta non hanno già usufruito di sospensione del mutuo.

La banca realizza la sospensione allo stesso tasso indicato dal contratto nativo di mutuo (o leasing), ma solo se l’impresa si trova in almeno uno dei seguenti casi.

  • L’impresa non ha difficoltà a restituire il prestito;
  • L’ impresa ha difficoltà a garantire il prestito, ma è garantito dal Fondo di Garanzia per le imprese (o altre garanzie di pari spessore).

In tutti i restanti casi la banca può valutare un aumento del tasso di interesse, che comunque non può superare determinati limiti (75 punti base). Inoltre, dopo 24 mesi, il tasso di interesse deve comunque tornare a quello originario, purché l’impresa abbia pagato le rate regolarmente.

Calcolo interessi

Prima di chiedere la sospensione, è bene che ti informi quanto costa, per capire se effettivamente conviene. Eh sì, potrebbe avere un costo e non propriamente basso. Questo perché purtroppo alcuni istituti, non seguono la normativa (decisione ABF n. 1676/2011), che sancisce che gli interessi vadano calcolati solo sul capitale sospeso: alcune banche lo applicano su tutto l’importo residuo del debito!

E così succede che, nel momento in cui riprendi a pagare le rate del mutuo, devi anche pagare gli oneri di sospensione, che potrebbero non essere briciole, ma essere una vera e propria bastonata. Altroconsumo ha simulato il calcolo degli oneri per la sospensione (di un anno e mezzo) di un mutuo di 150 mila euro con tasso di interesse fisso e sono risultati quasi 4 mila euro di oneri, che il cliente avrebbe dovuto pagare alla scadenza dell’anno e mezzo! Spesso avviene perché la banca ricalcola gli interessi su tutto il debito residuo e non solo sulla quota capitale!

Invece, secondo la decisione ABF n. 1676/2011, essendo dovuto il mancato pagamento delle rate, a un accordo di sospensione e non a una morosità del cliente, non si può applicare la capitalizzazione degli interessi. Quindi la banca deve conteggiare l’interesse di sospensione solo sulla parte capitale delle rate coinvolte e non su tutto il debito residuo!

Ecco perché è bene che tu controlli questo aspetto prima di chiedere la sospensione: chiedi alla banca e verifica quali saranno e quanto ammonteranno costi, oneri e interessi di sospensione.

Alcune banche che sospendono il mutuo, purtroppo, poi al momento della ripresa dei pagamenti delle rate, pretendono dai clienti cifre assurde, in qualità di interesse delle quote che erano state sospese. Dunque è molto importante farsi mettere per iscritto dalla banca tutti i costi derivanti dalla sospensione e, nel caso, far notare che il ricalcolo degli interessi non va fatto su tutto il debito residuo ma solo sulle quote capitali sospese.

Questo per evitare che il sollievo momentaneo dato dalla sospensione diventi un incubo in futuro a causa di una quota interessi molto maggiore rispetto a quella che avresti pagato se non avessi sospeso il mutuo.

Suggerimento

Consulta un avvocato esperto in materia bancaria prima di chiedere la sospensione: meglio spendere qualcosa per la consulenza, che ritrovarsi poi con brutte sorprese.