Per avere diritto all’assegno di inclusione (AdI), in casa deve esserci almeno un minore, oppure un over 60 oppure un disabile. Se nella tua famiglia non c’è nessuno di questi soggetti (dunque non ti spetta l’AdI), ma stai vivendo un momento di difficoltà economica, allora puoi accedere allo strumento di attivazione (in possesso di determinati requisiti).
In questa guida completa sullo strumento di attivazione ti spiego cos’è e come funziona, l’importo, i requisiti per ottenerlo, a chi spetta, come presentare domanda, la durata, i casi di decadenza, come funziona il patto di servizio e infine cosa si intende per offerta di lavoro congrua.
Cos’è e come funziona
Lo strumento di attivazione (SDA) è un aiuto economico condizionato alla partecipazione del Patto di servizio, ossia un apposito percorso di formazione e reinserimento nel mondo lavorativo.
Si tratta dunque di uno strumento a sostegno non solo del reddito ma anche dell’occupabilità, rivolto a quelle persone che non possono beneficiare dell’assegno di inclusione, ma che comunque versano in condizioni di disagio e povertà. Vediamo quanto spetta e quali sono i requisiti per accedere a questo aiuto.
Importo: quanto spetta
Hai diritto a un aiuto di 350 euro mensili. L’importo è fisso, dunque non varia in base ai componenti del nucleo familiare o in base ad altri parametri, l’importo spettante è sempre di 350 euro al mese. Inoltre spetta a persona, non a famiglia. Se in famiglia più persone posseggono i requisiti, allora queste persone percepiranno 350 euro mensili ciascuno.
Durata
L’aiuto economico ha una durata massima di 12 mesi, durante i quali devi partecipare a percorsi di formazione, corsi, progetti per la qualificazione o riqualificazione professionale.
Requisiti
Lo strumento di attivazione spetta ai componenti dei nuclei familiari con età compresa tra 18 e 59 anni, quindi non spetta a famiglia, ma per singolo componente della famiglia.
Se per esempio la famiglia è composta da tre persone adulte, con età inferiore a 60 anni e in condizioni di povertà, tutti e tre possono ricevere i 350 euro mensili (partecipando ai percorsi di formazione).
Chi ne ha diritto
Lo strumento di attivazione ti spetta se possiedi i seguenti requisiti:
- Non possiedi i requisiti per accedere all’assegno di inclusione, pur essendo in condizioni di povertà;
- Età compresa tra 18 e 59 anni;
- ISEE non maggiore di 6.000 euro annui;
- Cittadinanza europea, oppure sei familiare di un cittadino europeo (e possiedi il permesso di soggiorno;
- Residenza in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due di residenza continua;
- Reddito familiare minore di 6.000 euro annui;
- Patrimonio immobiliare (case, terreni…) non maggiore di 30.000 euro. L’eventuale prima casa di proprietà non rientra nel calcolo solo se ha un valore ai fini IMU fino a 150.000 euro. Se ha un valore ai fini IMU maggiore di 150.000 euro, allora non puoi accedere allo strumento di attivazione;
- In famiglia nessuno possiede auto di cilindrata oltre 1600 cc. o moto di cilindrata oltre 250 cc., né tantomeno barche, navi o aerei;
- Nei dieci anni precedenti non hai subito misure cautelari, preventive o condanne definitive.
Domanda
Per ottenere lo Strumento di Attivazione, devi presentare domanda sul sito INPS (o rivolgerti a un patronato). Una volta inviata la domanda, devi:
- Sottoscrivere il patto di attivazione digitale, iscrivendoti al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL);
- Aderire al patto di servizio personalizzato, ossia un percorso di formazione/reinserimento lavorativo.
Vediamo come funziona passo per passo.
Prima di tutto devi collegarti al sito INPS e presentare domanda di SDA (puoi anche rivolgerti a un patronato). Una volta presentata la richiesta tramite il sito INPS (o patronato), inizia l’iter:
- Entro 120 giorni ti convocano i servizi sociali per sottoscrivere il patto di attivazione digitale e iscriverti nel nuovo sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL);
- Dopodiché puoi recarti al Centro per l’Impiego e sottoscrivere il patto di servizio personalizzato.
Decadenza
Perdi lo SDA se:
- Non ti presenti presso i servizi sociali senza avere una valida giustificazione;
- Non partecipi ai programmi formativi;
- Non concludi l’obbligo scolastico;
- Non ti rechi al Centro per l’Impiego a sottoscrivere il Patto di servizio;
- Non comunichi cambiamenti di ISEE o reddito;
- Non accetti un’offerta di lavoro congrua.
Offerta di lavoro congrua: cosa si intende
Se non accetti una congrua, adeguata offerta di lavoro, perdi lo SDA. Per offerta adeguata, ai sensi del Decreto lavoro 2023, si intende un’offerta di lavoro full time o part time regolarmente retribuita rispettando i minimi salariali previsti dal CCNL di riferimento di quel settore.
L’offerta part time si intende adeguata solo se è almeno al 60% dell’orario a tempo pieno. Se quindi si tratta di un part time, per esempio di sole due ore al giorno, allora non è un’offerta adeguata. Se la rifiuti, non persi la SDA.
L’offerta adeguata può essere:
- A tempo indeterminato, ovunque, in tutta Italia. Se quindi ti propongono un posto di lavoro a tempo indeterminato in qualsiasi altra regione di Italia, devi accettare. Se non accetti perdi lo SDA.
- Oppure a tempo determinato. In questo caso però, per definirsi adeguata deve distare al massimo 80 km da dove vivi. Se dista più di 80 km, allora se non la accetti non perdi lo SDA, perché comunque non è considerata un’offerta di lavoro adeguata. Se invece dista meno di 80 km e non la accetti, allora perdi lo SDA.