Il Decreto Rilancio approvato nel mese di maggio 2020, prevede una misura molto interessante per chi deve effettuare lavori in casa: se hai intenzione di cambiare la caldaia, il condizionatore, di eseguire lavori di coibentazione, oppure di installare di pannelli fotovoltaici, potrebbe essere il momento giusto.
In questa guida completa sul super bonus 110 ti spiego cos’è e come funziona, in quali settori dell’edilizia, della ristrutturazione, del risparmio energetico si applica, come ottenerlo, le comunicazioni da fare all’ENEA e le alternative previste alla detrazione fiscale IRPEF (sconto in fattura).
Edilizia
Con il Decreto rilancio arriva anche il super bonus 110.
Il super bonus 110 consiste praticamente in una detrazione IRPEF pari al 110 per cento sull’importo speso tra i 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Quindi se per esempio spendi 1.000 euro, lo stato te ne rimborsa ben 1.100, ossia il 110%. Praticamente non solo paghi zero il lavoro, ma hai anche un bonus aggiuntivo del 10%!
Fino ad ora il bonus prevedeva una detrazione del 65% e una restituzione in 10 rate annuali. Quindi, finora, se per esempio avevi speso 10.000 euro di lavori, avevi diritto a 6.500 euro di detrazione fiscale, divisa in 10 quote annuali, quindi 650 euro di detrazione IRPEF all’anno.
Con il Decreto Rilancio, la detrazione sale dal 65 al 110% e anche la restituzione delle quote passa da 10 quote annuali a soltanto 5. Quindi se per esempio spendi 10.000 euro di lavori, hai diritto a 11.000 euro di detrazione fiscale, che lo stato ti rimborsa in 5 anni (2.200 euro l’anno).
Vediamo ora quali sono i lavori interessati dal bonus 110 per cento, previsti dal Decreto Rilancio approvato nel mese di maggio 2020.
Ristrutturazione
Il bonus riguarda i seguenti lavori (art. 128 del Decreto Rilancio):
- Isolamento termico su almeno il 25% dell’edificio. È ammessa una detrazione su un massimo di 60.000 euro per singola abitazione. Se quindi si tratta di condominio la spesa massima consentita è 60.000 euro x numero degli appartamenti presenti;
- Sostituzione dell’impianto di riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda. È ammessa una detrazione su un massimo di 30.000 euro per singola abitazione. Se quindi si tratta di condominio la spesa massima consentita è 30.000 euro x numero degli appartamenti presenti;
- Installazione di pannelli fotovoltatici connessi alla rete elettrica. La detrazione è ammessa su un massimo di spesa pari a 48.000 euro;
- Installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, purché eseguita insieme a uno degli interventi precedenti.
Hai diritto al bonus solo se il lavoro ha migliorato l’efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi energetiche (quindi per esempio passi dalla classe F alla D, oppure dalla C alla A, ecc.). Per usufruire del bonus, bisogna comunicare il lavoro all’ENEA (la ditta che esegue i lavori di solito ti aiuta in questo).
Lavori casa
Il bonus si può chiedere per i lavori eseguiti su:
- Condomini;
- Singole unità immobiliari;
- IACP (case popolari);
- Cooperative di abitazione.
La casa deve essere adibiti ad abitazione principale. Quindi se esegui questi lavori sulla seconda o terza casa, non ti spetta nulla. Il bonus è dedicato ai privati, quindi non alle imprese con partita IVA.
Esempio
Supponiamo che tu decida di fare la coibentazione della tua casa, per una spesa di 10.000 euro. Rappresenta un lavoro di efficienza energetica, quindi hai diritto alla detrazione del 110% pari a 11.000 euro.
Alternativa
C’è una bella alternativa alla detrazione fiscale. La misura prevede che tu possa scegliere tra due opzioni:
- Detrazione fiscale del 110% sull’importo speso. Quindi, devi conservare tutte le fatture, presentare la dichiarazione dei redditi l’anno successo a quello della spesa. Ogni anno, nella busta paga di luglio (o pensione di agosto se sei pensionato), riceverai 1/5 dell’importo speso.
Esempio
Supponiamo che tu spenda 8.000 euro per l’efficienza energetica della tua casa. Hai diritto quindi a una detrazione di 8.800 euro (110% di 8.000). Devi fare la dichiarazione dei redditi e inserire questa spesa. Ogni anno, in busta paga di luglio (agosto se pensione), riceverai 1.760 euro di rimborso IRPEF (ossia 1/5 di 8.800 euro).
- Cessione del credito di imposta al fornitore. Questa è una interessante opportunità. Nel momento in cui effettui la spesa, supponiamo di 8.000 euro, hai diritto a una detrazione fiscale di 8.800 euro. Questa detrazione puoi cederla direttamente alla ditta che ti ha fatto i lavori. Quindi praticamente il lavoro lo paghi ZERO. Hai diritto a uno sconto in fattura che ti azzera tutto.
Sta a te scegliere qual è l’opzione che preferisci: se pagare al fornitore l’intero importo del lavoro e poi ottenere la detrazione in cinque quote annuali; oppure se ottenere lo sconto immediato in fattura, dunque effettuare il lavoro a costo zero. Si tratta sicuramente di una misura molto interessante per chi ha intenzione di effettuare dei lavori.
Opportunità per il fornitore
Il fornitore poi, a sua volta ha un’altra opportunità: il credito che tu gli hai ceduto, può portarlo a compensazione delle tasse da pagare. Quindi non deve attendere un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate: nel momento in cui deve pagare le tasse può scalare questo credito, in modo da diminuire l’importo dovuto. Per la compensazione deve usare il modello F24.
In alternativa alla compensazione, può a sua volta cedere il credito ai suoi fornitori di beni e servizi, quindi usare quel credito per pagare dei debiti aziendali (anche debiti verso banche o istituti di credito). La scelta quindi è ampia anche per il fornitore: può usare il credito ottenuto per compensare tasse oppure altri suoi debiti.
Caldaia
Per quanto riguarda acquisto e installazione di caldaia, rientra negli interventi di miglioramento efficienza energetica, quindi anche nel super bonus 110 per cento introdotto con il Decreto Rilancio.
Finora la detrazione era pari al 65%, ma il nuovo decreto la porta al 110%. Quindi se per esempio spendi 2.000 euro, hai diritto a 2.200 euro di detrazione IRPEF
Condizionatori
L’ecobonus spetta per acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale. Quindi il condizionatore che vai a installare deve essere non solo per il refrigerio estivo, ma deve avere anche una pompa di calore da usare per l’inverno.
Requisito posseduto dalla maggior parte dei climatizzatori in circolazione. Comunque chiedi sempre maggiori informazioni agli esperti della ditta che si occupa di vendita e installazione: loro conoscono meglio le caratteristiche dei prodotti e sono informati sull’applicabilità o meno del bonus.