Se possiedi un appartamento o altro tipo di immobile, per varie ragioni potrebbe esserti utile conoscere la superficie di quest’ultimo. Forse hai avuto un attimo di smarrimento quando hai scoperto che esiste più di una superficie: la superficie utile, lorda o netta, calpestabile, commerciale, e non solo.

In questa guida completa sulla superficie utile ti spiego cos’è e cosa si intende, qual è il significato di questo termine, la differenza tra superficie lorda e netta, come si calcola e infine qual è la differenza con la superficie accessoria.

Cos’è

La superficie utile (SU) di un appartamento è la superficie di un appartamento a cui devi sottrarre:

  • Muri di perimetro;
  • Muri interni;
  • Le soglie per il passaggio da una stanza all’altra (ossia le strisce di superficie occupate solitamente dalle porte);
  • Eventuali nicchie e sguanci di porte e infissi (per sguancio si intende l’angolatura al cui interno c’è una finestra);
  • Altri spazi non calpestabili (ad esempio intercapedini o canne fumarie).

Nella superficie utile si computano invece:

  • Gli arredi (per esempio gli armadi a muro con una superficie di oltre 1 metro quadrato);
  • I sottotetti che abbiano alti più di 1,5 metri.

Cosa si intende

Per riassumere possiamo quindi dire che, la superficie utile di un appartamento è il pavimento che non considera gli spazi occupati da porte, murature, pilastri, nicchie e sguanci di porte e infissi.

La superficie utile quindi, come dice il nome stesso, è la superficie su cui praticamente puoi mettere piede e che non è occupata da qualcos’altro. Infatti, la striscia su cui va la porta è calpestabile, ma non si considera come utile: è occupata dalla porta.

Lorda

La superficie utile può essere di due tipologie:

  1. Superficie utile lorda;
  2. Superficie utile netta.

La superficie utile lorda è quella che non comprende le pareti esterne, ma comprende le pareti divisorie.

Netta

La superficie utile netta invece, è quella che non comprende né le pareti esterne né le pareti divisorie.

Ls superficie utile netta è detta anche superficie calpestabile, ossia quella superficie che gli abitanti sfruttano al 100%.

Come si calcola

A livello di formula matematica, il calcolo della superficie utile è molto semplice: devi solo prendere la superficie intera dell’appartamento e sottrarre tutti gli spazi che non rientrano nella superficie utile (muri, vani porte, ecc.).

A livello pratico è un po’ più complicato, perché devi munirti di un metro e di un po’ di pazienza, oltre che di precisione. Ma nulla di così difficile. Ecco passo per passo come calcolare la superficie utile di un appartamento:

  1. Munisciti di carta, matita e gomma, in modo da disegnare una piantina e segnare mano a mano le misure rilevate. Necessario avere anche la gomma, perché se sbagli potrai cancellare senza pasticciare troppo;
  2. Disegna la piantina dell’appartamento, magari aiutandoti con la piantina catastale, se la possiedi. Altrimenti vai ad occhio. Nel disegno evidenzia muri interni ed esterni, porte, finestre ed eventuali scale sguinci, sottotetti, ecc. Bene, ora che hai la tua piantina possiamo passare all’atto pratico;
  3. Misura il perimetro totale dell’intero piano e poi la superficie lorda (in genere basta calcolare “lato x lato” per ottenere la superficie lorda, perché gli appartamenti di solito sono quadrati o rettangolari);
  4. Ora misura tutte le parti che devi sottrarre. Per esempio le porte: per sapere quando spazio occupa una porta, basta moltiplicare la larghezza (in genere una porta misura 90 cm) con il suo spessore (in genere 8 cm). Fai lo stesso con i muti interni: grazie alle porte, puoi capire quanto è spesso un muro interno e poi quanto è lungo, dunque moltiplica lunghezza per spessore. Di ogni singola misurazione segna la superficie sul foglio: ad esempio, accanto al disegno della porta segna la superficie che occupa.
  5. Una volta ottenute tutte le misurazioni delle aree da eliminare, semplicemente sottraile dalla superficie lorda.

Suggerimento

In tutto questo lavoro, ti consiglio di avere con te un metro del tipo a lettura ottica (il cosiddetto laser), che ti renderà il tutto molto più semplice. Il metro con il laser ha un margine di errore veramente irrisorio, ed è veloce: il risparmio di tempo è assicurato. Sul libretto delle istruzioni potrai capire come funziona (è davvero molto semplice).

Suggerimento

Se preferisci che sia qualcuno di più esperto a misurare la superficie utile, rivolgiti a un professionista (architetto, geometra).

Superficie accessoria

Dopo aver parlato di superficie utile, definiamo invece la superficie accessoria, di tutt’altra natura.

La superficie accessoria (SA) è la superficie che è a servizio della superficie principale. A titolo di esempio, fanno parte della superficie accessoria i vani scala interni, i balconi, i garage. Insomma tutte quelle zone che sono di servizio della superficie principale, ossia quella utile.

La superficie accessoria comprende per esempio:

  • Ballatoi;
  • Balconi, terrazzine;
  • Porticate e archi che non hanno funzione di servitù pubblica;
  • Tettoie alte meno di 1,5 metri;
  • Le parti comuni condominiali, come scalini o ballatoi.

Non rientrano invece nella superficie accessoria:

  • Portici con funzione di servitù pubblica;
  • Ascensori;
  • Vani tecnici;
  • Cortili;
  • Rampe di accesso ai box.

La differenza tra superficie utile e superficie accessoria può essere importante in vari casi. A titolo di esempio: per calcolo e pagamento di alcune tasse. Oppure per l’ottenimento di bonus per la ristrutturazione edilizia, laddove la legge richiede una superficie accessoria massima o minima per l’ottenimento del bonus.

In caso di difficoltà, è consigliabile sempre rivolgersi a un professionista. Un architetto, un ingegnere o un geometra sapranno come calcolare esattamente la superficie.