Possediamo o abbiamo intenzione di aprire un conto corrente postale o bancario? Con quale criterio viene calcolata la tassa (imposta di bollo) quando il saldo del conto é superiore a 5.000 euro? E soprattutto qual é il periodo preso in esame per il calcolo dell’imposta (mensile trimestrale, annuale)? Iniziamo a fare un po’ di chiarezza.
L’articolo 19 del decreto-legge 06/122011, n. 201 ha introdotto delle modifiche sulla normativa dell’imposta di bollo da applicare ai conti correnti. Il costo dell’imposta di bollo dovuta per ogni conto corrente, sia esso bancario o postale, è di 34,20 euro annui. I clienti persone fisiche non devono pagare l’imposta se il valore medio di giacenza é minore di 5000 euro.
Tasse su conto corrente superiore a 5000 euro
Se quindi il denaro depositato sul nostro conto corrente supera i 5000 euro, dovremo pagare un’imposta di 34,20 euro all’anno. La tassa viene addebitata direttamente sul saldo del nostro conto corrente dalla banca stessa, che quindi assume la funzione di “sostituto di imposta”, poichè si occupa di prelevarla dal nostro conto e versarla al fisco. L’imposta viene addebitata con cadenza inferiore all’anno, secondo quanto prescritto nell’accordo contrattuale tra banca e cliente. Di solito l’addebito dell’imposta é trimestrale, pari a 34,2 euro / 4 = 8,55 euro.
Cosa succede se “sforiamo” i 5.000 euro soltanto per uno o più giorni? Si viene automaticamente tassati? Per giacenza media si intende la media dei saldi contabili giornalieri, per cui se per esempio durante tutto l’anno abbiamo sul conto 4000 euro e solo per un paio di giorni 5500 euro, non saremo tenuti a pagare l’imposta.