Un team affiatato è un importante ingrediente della riuscita del proprio lavoro. Avere un gruppo che lavora in squadra, nel rispetto dei ruoli e delle abilità professionali, rappresenta un grande vantaggio per l’azienda, che aumenta il suo valore in termini di produttività e ottimizza i tempi di lavorazione.

In questa guida completa sul team building ti spiego cos’è e come funziona, cosa hanno verificato i maggiori studiosi delle teorie a favore del building di gruppo, ti spiego il vero significato dell’uso di questo termine ed infine ti elenco alcune idee di attività da fare in ufficio o fuori ufficio che potrai utilizzare per i tuoi dipendenti.

Cos’è e come funziona

Il team building è l’attività di miglioramento usata per migliorare ruoli e relazioni sociali all’interno di un team di lavoro, tramite attività conoscitive e cooperative. Bisogna subito far notare un’importante differenza con la formazione aziendale: questa infatti è incentrata soprattutto al miglioramento delle performance aziendali, alla produttività. Il team building invece ha come obiettivo principale il miglioramento delle relazioni interpersonali all’interno di una squadra di lavoro.

Significato

La traduzione letterale di team building è “costruzione del gruppo” e può essere paragonata proprio alla costruzione di un palazzo. Le relazioni interpersonali all’interno del team si costruiscono passo per passo, mattone per mattone e sono uno degli ingredienti necessari per la buona riuscita del lavoro, sotto tutti gli aspetti.

Un importante punto di riferimento per il team building è stato sicuramente Bruce Tuckman, studioso che condusse numerose ricerche sulla teoria delle dinamiche di gruppo che lo portarono anche a scrivere un libro, in cui indicava cinque fasi principali della formazione di un gruppo: Forming (formazione), Storming (conflitto), Norming (normalizzazione), Performing (prestazione) e Adjourning (aggiornamento).

  1. Forming. È il periodo della formazione, in cui il gruppo si conosce, viene formato a svolgere il lavoro. Il momento in cui si condividono gli obiettivi, le esperienze e in cui spesso viene identificato un leader, colui o colei che accompagnerà il gruppo fino al raggiungimento degli obiettivi, come punto di riferimento.
  2. Storming. Questo è il momento più critico, quello in cui superate le inibizioni iniziali, emergono i caratteri all’interno del gruppo. Gli individui sono chiamati a confrontarsi e nascono i primi conflitti. A questo punto interviene il leader, che ha il compito di gestire la situazione e aiutare il team a focalizzarsi sull’obiettivo nonostante le divergenze.
  3. Norming. È la fase di superamento dei conflitti, il momento in cui il gruppo raggiunge un punto di equilibrio. Ogni membro del team conosce punti ti debolezza e di forza dell’altro ed è aiutato a convergere verso un obiettivo comune.
  4. Performing: È il momento in cui il team dimostra le abilità e ottiene quello per cui ha lavorato.
  5.  Adjourning. Rappresenta il momento di recupero del gruppo, di riproposizione. Dopo aver raggiunto un obiettivo e la soddisfazione iniziale infatti, un team tende a sentirsi demotivato, occorre quindi ricreare lo spirito di gruppo attraverso nuovi progetti e tornare alle prime fasi.

Attività in ufficio

Il team building da essere un concetto si è trasformato in attività concrete vere e proprie. A volte sono dei giochi con cui si cerca di riunione il team, spingerlo a collaborare, far emergere le criticità e gli aspetti più importanti, così come le aspirazioni, le possibilità di cooperazione.

La componente ludica del team building è di fondamentale importanza, non si tratta di una perdita di tempo ma di un investimento che il gruppo fa allo scopo di maturare e creare nuove forze di coordinamento.

Le attività da fare in ufficio prevedono quasi sempre la divisione in gruppi e la sfida tra loro. In questo modo i partecipanti al gioco imparano a collaborare, a cogliere i punti di forza gli uni degli altri, a cercare di elaborare la strategia migliore per “battere” il gruppo avversario. Tra i giochi più apprezzati ci sono sicuramente quelli di tipo investigativo, ma vanno molto bene anche i cases studies oppure i momenti di discussione formativa.

Ecco alcune attività di team building interessanti da fare in ufficio.

  • Gioco delle possibilità – Tempo: 5-6 minuti
  • Numero di partecipanti: vanno bene anche piccoli gruppi
  • Occorrente: qualsiasi oggetto casuale

Regole: Bisogna consegnare un oggetto a ogni persona del gruppo. A turno, ognuno del gruppo andrà al centro e mostrare un uso che farebbe con quell’oggetto, senza proferire parola ma solo mimando. Gli altri devono indovinare, ma anche proporre idee originali. Questo gioco stimola creatività e innovazione individuale.

  • Gioco del vincitore e perdente – Tempo: 5-6 minuti
  • Numero di partecipanti: almeno due persone
  • Occorrente: non serve nulla

Regole: I partecipanti si dividono in coppie. Il partner a condivide con il partner B qualcosa di negativo che è successo nella sua vita, che sia di tipo personale o lavorativo.

Dopodiché A racconta nuovamente la stessa esperienza, ma cercando di parlarne solo degli aspetti positivi. Il partner B lo aiuterà a trovare i punti positivi. Dopodiché A si sostituisce a B. Questo gioco aiuta il team a riformulare le situazioni negative in qualcosa di formativo e positivo.

Attività fuori ufficio

Ecco alcune attività da fare insieme al gruppo di lavoro e che possono aiutare a migliorarne la sintonia:

  1. Pranzi di gruppo. Per secoli, l’idea di “spezzare il pane” insieme ha significato creazione di forti legami. Tant’è che ancora oggi, per far capire che si ha confidenza, si dice “abbiamo mangiato nello stesso piatto”. I pranzi di gruppo sponsorizzati dall’azienda magari organizzati in modo originale e divertente, come pranzi al sacco o gite fuori porta, rappresentano un momento di condivisione e conoscenza, molto più di un raffinato pranzo al ristorante.
  2. Volontariato. Le squadre che si uniscono fuori dal lavoro anche per fare volontariato, lo trovano spesso come un grande momento di formazione e unione. Condividere le forze allo scopo di aiutare gli altri fa mettere se stessi in secondo piano e danno un senso di orgoglio e valore al gruppo.
  3. Corsi speciali. L’azienda può organizzare momenti di formazione che non sono legati all’attività aziendale. Per esempio attività in palestra, danza, corsi di scrittura creativa, corsi di pittura o fotografia. Tutto allo scopo di far emergere i talenti individuali e stimolarli alla crescita.
  4. Cooking. Anche l’attività di cucinare insieme è un momento di grande cooperazione e condivisione.
  5. Barca a vela. Per gli amanti dell’ambiente e dell’aria aperta, le gite in barca a vela rappresentano un momento di condivisione come pochi.