Ti piacerebbe lavorare a scuola: si tratta di un impiego pubblico, quindi per accedervi devi partecipare a un concorso. Il concorso ti permetterà di inserirti in graduatoria, dalla quale le scuole attingono il personale.

In questa guida completa sulla terza fascia ATA ti spiego cos’è e cosa significa, quando esce il bando di concorso, la scadenza entro cui fare domanda, i requisiti di ammissione, il punteggio minimo per essere chiamati, con quanti punti si lavora, infine come fare domanda di cambio provincia.

Cos’è

Il personale ATA è quel personale che lavora negli istituti scolastici non come docente, ma come tecnico, ausiliario o amministrativo. Quindi nelle segreterie, ma anche nelle cucine, nelle infermerie, nei laboratori. Nella scuola infatti, ci sono una serie di figure oltre ai docenti, il cui apporto permette il corretto funzionamento dell’istituto.

Per avere un posto come ATA devi partecipare a un concorso, per poterti iscrivere in graduatoria. Non è un concorso per esami, ma solo per titoli, quindi tu devi fare solo la domanda in modo da essere inserito nella graduatoria. Le scuole che hanno bisogno di personale, vanno a consultare la graduatoria e iniziano a chiamare.

La graduatoria non è una sola: ce ne sono ben tre. Esattamente: le graduatorie per il personale ATA sono tre e si chiamano: graduatoria di prima fascia, graduatoria di seconda fascia e graduatoria di terza fascia. Vediamo quali sono le differenze:

  1. Graduatoria di prima fascia; detta anche graduatoria ATA 24 mesi. E’ quella graduatoria dove accede chi, oltre al titolo idoneo per il posto di lavoro, ha maturato anche 24 mesi di lavoro. Se quindi per te è la prima esperienza come ATA, allora non puoi partecipare al concorso per ATA I fascia;
  2. Graduatoria di seconda fascia; è una graduatoria ad esaurimento, quindi non si fanno più concorsi per essere inseriti in questa fascia. Una volta che il MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) avrà assunto tutte le persone che rientrano in questa fascia, essa non esisterà più. Dunque, come hai già capito, anche per questa fascia non puoi concorrere, semplicemente perché concorsi non se ne fanno;
  3. Graduatoria di terza fascia. Questa è la fascia a cui possono accedere tutti coloro che hanno il titolo (diploma, qualifica, ecc.) idoneo per quel posto. L’anzianità di servizio maturata, qui in questa fascia, non serve (ma se c’è, ben venga, aumenta il tuo punteggio). Quindi se è la tua prima esperienza come personale ATA, oppure hai maturato poco servizio e non puoi entrare nella I fascia, allora puoi partecipare al concorso per inserirti in III fascia.

In conclusione quindi, se vuoi iniziare una carriera come ATA, devi partire dalla III fascia, dunque partecipare al concorso per essere inserito in III fascia. Una volta che avrai maturato anzianità di servizio, ossia almeno 24 mesi, potrai fare la domanda per essere inserito in I fascia.

C’è infatti una importantissima differenza tra Prima e Seconda Fascia. Le persone iscritte alla I fascia, possono aspirare a un contratto a tempo indeterminato: le scuole quindi, attingono alla I fascia quando hanno un posto libero oppure hanno bisogno di una supplenza annuale.

Attingono invece alla II fascia, per le piccole supplenze, per esempio giorni, settimane, mesi. Per te che sei all’inizio, è il modo per accumulare anzianità di servizio e poi chiedere, attraverso il concorso, l’inserimento in II fascia e quindi ottenere un’assunzione a tempo indeterminato (ruolo).

Cosa significa

Personale ATA sta per personale Ausiliario Tecnico Amministrativo. Ecco le figure che fanno parte del personale ATA:

  • Collaboratore scolastico, che ha svariati compiti: dall’organizzazione delle aule, alla consegna dei documenti tra amministrazione e classi;
  • Assistente amministrativo, che lavora principalmente nelle segreterie;
  • Assistente tecnico, per esempio l’assistente di laboratorio informatico;
  • Infermiere;
  • Cuoco, che lavora soprattutto nelle scuole alberghiere;
  • Guardarobiere.

Quando esce

Il concorso solitamente esce ogni tre anni, nel mese di marzo. Il MIUR infatti ogni triennio permette di accedere alle graduatorie o di aggiornarle. Nello specifico, al concorso attraverso il concorso puoi presentare:

  • Domanda di inserimento, se stai partecipando per la prima volta, quindi per chiedere l’inserimento in graduatoria;
  • Domanda di aggiornamento, se vuoi aggiornare il punteggio, perché per esempio hai maturato servizio o hai nuovi titoli da far valere;
  • Domanda di conferma: per confermare la tua presenza in graduatoria, anche se non cambi il punteggio. In tal caso, se intendi cambiare provincia devi inviare domanda di conferma;
  • Domanda di cancellazione: sei sei già inserito nella I o nella II fascia e vuoi cambiare una provincia, devi chiedere la cancellazione dalle predette graduatorie.

Partecipare al concorso è molto semplice: segui il sito del MIUR, il quale pubblica ogni tre anni le date del bando e poi invia la tua candidatura tramite il portale Istanze online. La domanda per partecipare al concorso è una sola, indipendentemente dalle province che scegli e dal numero di profili professionali per cui ti candidi.

Sulla domanda infatti, devi indicare le province prescelte e anche i ruoli per cui ti candidi, che può essere uno o più di uno (per esempio puoi candidarti sia come assistente amministrativo sia come tecnico, ecc.), sempre se possiedi il titolo richiesto per quel ruolo.

L’unico modo per partecipare al concorso è inviare la domanda online: non sono ammesse domande cartacee. Durante la procedura online di domanda, dovrai scegliere i ruoli per cui ti candidi e le province di tuo interesse, ossia dove preferisci essere chiamato, dove dai la tua disponibilità.

Attenzione

Basta una sola domanda: indipendentemente dal numero di ruoli per cui ti candidi e dalle province prescelte.

Scadenza

Sul bando di concorso pubblicato dal MIUR trovi tutte le informazioni: la data a partire da cui puoi inoltrare la tua domanda e la data ultima.

Suggerimento

Segui costantemente il sito del MIUR per essere sempre aggiornato.

Bando concorso

Il concorso ti permette di partecipare all’iscrizione in:

  • Prima fascia, se possiedi i requisiti richiesti (ossia titolo e 24 mesi di servizio almeno);
  • Terza fascia, se possiedi solo il titolo per il ruolo che desideri.

Il concorso è solo per titoli: non ci sono esami da fare. Ecco di seguito i requisiti per partecipare al concorso di inserimento in graduatoria III fascia.

Requisiti

Come spiegato nei passi precedenti, per entrare in III fascia, basta solo avere il titolo di studio idoneo per il profilo che ti interessa. Per la I fascia occorre aver maturato almeno 24 mesi di servizio, ma per la III fascia puoi aver maturato meno o addirittura zero. Ecco il titolo richiesto per ogni figura ATA:

  • Collaboratore scolastico: per partecipare al concorso devi possedere almeno la qualifica triennale;
  • Assistente amministrativo: per partecipare al concorso devi possedere il diploma di maturità;
  • Assistente tecnico: per partecipare al concorso devi possedere il il diploma valido per il laboratorio prescelto;
  • Infermiere: per partecipare al concorso devi possedere la laurea in scienze infermieristiche o titolo equipollente;
  • Cuoco: per partecipare al concorso devi possedere la qualifica professionale di operatore della ristorazione;
  • Guardarobiere: per partecipare al concorso devi possedere la qualifica professionale di operatore della moda.

Punteggio minimo per essere chiamati

Il concorso è per titoli. Non ci sono esami. Dunque tutti i punti che il MIUR ti assegna dipende dai titoli che possiedi e dall’eventuale anzianità di servizio maturata.

E’ quindi chiaro che, se partecipi al concorso come assistente amministrativo e hai solo il diploma, il tuo punteggio è più basso rispetto a chi possiede diploma, laurea e ha per esempio un anno di servizio. Più titoli hai e più settimane/mesi di servizio hai maturato, maggiore è il punteggio.

Anche il voto del diploma oppure il voto di laurea, ti permettono di avere un punteggio più alto. Più punti hai e più sali in graduatoria: di conseguenza hai maggiori possibilità di ricevere una chiamata da una o addirittura più scuole, tra le quali potrai scegliere.

Con quanti punti si lavora

E ora veniamo alla fatidica domanda: con quanti punti si lavora? Con quanti punti le scuole iniziano a chiamare? Chiariamo prima di tutto una cosa: se partecipi al concorso e hai il titolo previsto, vieni inserito in graduatoria, quindi nella graduatoria compari comunque, qualunque sia il tuo punteggio.

Il “problema” reale è un altro: è chiaro che le scuole, quando chiamano, devono partire dall’alto della graduatoria, dalle persone che hanno un punteggio più alto. Le quali hanno quindi molte chance di ottenere un posto (come supplente, essendo la terza fascia).

Se partecipi al concorso rendendoti disponibile per le province del Nord Italia, soprattutto Lombardia, Friuli, Piemonte, allora ci sono buone possibilità che una scuola ti chiami anche con un punteggio basso. Per esempio anche con 8 punti.

Al Sud, siccome la disponibilità di posti è più bassa, solitamente le possibilità sono meno, ma anche in Meridione ci sono state occasioni di lavoro con un punteggio basso.

Insomma, tutto dipende da dove hai mandato la tua candidatura: se hai partecipato al concorso per entrare in province ad alta richiesta, è più facile ottenere una supplenza, anche con un punteggio minimo. Le città con maggiore richiesta sono quelle più grandi: Milano, Torino, Roma, la Lombardia tutta, ma anche Napoli, Bari.

Diciamo che, in generale, con un minimo di 10 punti, inizi ad avere possibilità di essere chiamato, soprattutto al Nord.

Cambio provincia

Quando partecipi al concorso III fascia, come spiegato nei passi precedenti, devi scegliere le province dove desideri esser chiamato e il ruolo o i ruoli che desideri.

Se desideri cambiare regione ma non hai punteggio da aggiornare, devi fare domanda di conferma: in questo modo puoi confermare la tua presenza in graduatoria e chiedere solo il cambio regione.