La Raccomandazione del Consiglio UE del 22/04/2013, ha chiesto alle nazioni di garantire ai giovani un’offerta qualitativamente valida di lavoro e la possibilità di svolgere un tirocinio entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione. Come è chiaro, l’obiettivo è quello di favorire l’occupazione giovanile.

L’Italia ha dato pratica attuazione alla richiesta, istituendo il “Piano Garanzia per i Giovani”, a cui possono aderire i giovani residenti in Italia (anche stranieri extra UE regolarmente soggiornanti), con età compresa tra i 15 e i 29 anni.

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Retribuzione, durata, e ferie previsti nel contratto

Il tirocinio permette al giovane di vivere una vera esperienza formativa on the job, in un’azienda regolamentata dalle Linee Guida nazionali sugli stage e dalle norme delle singole Regioni.

In base alla normativa, lo stage ha una durata che può andare dai 6 ai 12 mesi.

Quanto pagano le aziende? Le aziende non possono più attivare tirocini gratuiti: deve essere prevista una retribuzione di almeno 300 euro lordi al mese. Le aziende che fanno lavorare tirocinanti senza garantire loro lo stipendio minimo stabilito, sono soggette a una sanzione compresa tra 1.000 a 6.000 euro.

Lo stage, non essendo un rapporto di lavoro, non prevede ferie. Chiaramente, pause e riposi sono necessari al recupero psicofisico di tutti, per cui le assenze sono ammesse in ragione del 30% delle giornate formative.

Come fare uno stage

Per fare uno stage nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani”, il governo ha messo a disposizione un sito internet garanziagiovani.gov.it. Per aderire al programma, occorre registrarsi al sito.

Il sito permette di compilare un modulo online, con i propri dati e di selezionare una o più regioni in cui si desidera ricevere opportunità. Dopo 60 giorni dalla registrazione, la regione contatta il candidato e lo indirizza a un Centro per l’Impiego dove, con un tutor, si concorderà un percorso personalizzato.