Lo stato è proprietario di strade, acque, sottosuolo. Se quindi decidi di occupare tali spazi pubblici, sei tenuto al pagamento di un’apposita tassa di occupazione suolo pubblico, da versare a Comune e Provincia.

In questa guida completa sulla TOSAP ti spiego cos’è e come funziona in base alla normativa vigente, qual è il regolamento che la disciplina, la differenza tra occupazione temporanea e permanente, come si calcola la TOSAP, cosa è previsto per i passi carrabili, la multa in caso di mancato pagamento e infine i termini di prescrizione.

Cos’è e come funziona

La T.O.S.A.P. è la tassa di occupazione del suolo pubblico, ed è un tributo che devi pagare se occupi uno spazio di proprietà statale. Per fare subito un esempio, pensa a un bar che espone dei tavolini all’uscita, sul marciapiede. Sta occupando del suolo pubblico e per questo deve pagare.

Gli enti che incassano la TOSAP sono Comuni e Province (una parte della TOSAP va al Comune e un’altra parte va alla Provincia). Questo tributo trova motivazione nella sottrazione di aree demaniali ai cittadini: un bar che espone tavolini fuori è vero che sta offrendo un servizio, ma sta sottraendo spazio alla collettività, quindi è tenuto al pagamento di una tassa.

La TOSAP si paga per l’occupazione di:

  • Spazio demaniale;
  • Spazio privato con servitù di passaggio statale. Può succedere infatti che lo stato imponga il passaggio pubblico anche su un’area privata, quando ci sono delle importanti motivazioni.

In generale la TOSAP si calcola su strade, larghi, piazze, ma anche aree sotterranee, o mari e laghi. Ti faccio un esempio: hai una barca e la attracchi alla costa. Stai occupando suolo pubblico.

Normativa

La prima norma che disciplinava la TOSAP risale all’inizio del secolo scorso: precisamente gli artt. 192 e ss. del Regio Decreto del 14/09/31, successivamente abrogati dal D.Lgs. n. 507/1993 (Capo II). Decreto che a sua volta ha subito ulteriori modifiche (vedi D.Lgs. n. 566/93).

Negli anni successivi, il D.Lgs. n. 446/97 (precisamente all’art. 51, lett. a – co. 2) aveva abrogato la TOSAP (abrogazione prevista per il 01/01/1999) e permetteva a Comuni e Province di istituire, autonomamente se lo desideravano, la COSAP (canone di occupazione del suolo pubblico), che di fatto sostituiva la TOSAP. Quindi praticamente Comuni e Regioni potevano decidere se permettere l’uso di aree pubbliche senza pagare nulla, oppure istituire la COSAP.

Dopo questo tira e molla, com’è andata a finire? Il legislatore, con la Legge n. 448/98, precisamente all’art. 31 comma 4, ha infine deciso di riesumare la TOSAP, ma di abrogare la lett. a) del cit. art. 51 D. Lgs. n. 446/97. Con questo, praticamente è tornata la TOSAP, ma rimane una scelta discrezionale di Comuni e Province decidere se applicarla nelle proprie zone o meno.

Regolamento

Il D. Lgs. n. 507/93, all’articolo 38 individua i presupposti che obbligano un soggetto a versare la TOSAP:

  1. Stanziamento presso spazio pubblico o spazio privato con servitù di passaggio pubblico;
  2. Beneficio economico che ne trae l’occupante.

Appare quindi evidente che la sola occupazione di suolo pubblico non basta per far nascere l’obbligo di pagamento della TOSAP. Occorre che da questa occupazione, il soggetto ne tragga anche un beneficio economico, un guadagno.

Sempre lo stesso decreto, all’art. 39 individua i soggetti tenuti a versare la TOSAP: deve pagare la TOSAP chi ottiene una concessione o autorizzazione di spazio pubblico. Quindi, prima di occupare, bisogna rivolgersi al Comune (o alla Provincia) per ottenere tale autorizzazione/concessione.

Se non si chiede l’autorizzazione, allora l’occupazione è abusiva: questo non significa che tu possa sottrarti dal pagamento della TOSAP. La tassa infatti è dovuta anche per l’occupazione abusiva di suolo pubblico (art. 39 del D. Lgs. n. 507/93)!

La legge quindi individua due soggetti coinvolti nel pagamento della TOSAP:

  1. Soggetti che devono pagare: chiunque occupi suolo pubblico e ne tragga vantaggio economico;
  2. Soggetti che incassano la TOSAP: comuni e provincie.

Come si calcola

Per calcolare la TOSAP si considerano:

  1. Classificazione della strada. La TOSAP non è uguale per tutte le strade: l’ente locale decide quanto pagare per ogni tipologia di area occupata. In tutto ci sono 5 classi di aree.
  2. Occupazione permanente o temporanea. Se occupi l’area sempre, per tutti i giorni dell’anno, o se la occupi solo determinati giorni o soltanto poche ore della giornata;
  3. Superficie che si occupa, indicata in metri classici o metri quadrati e senza virgole. Quindi se per esempio stai occupando 2,6 mq devi considerare 3 mq di suolo occupato.

Sono previsti poi dei casi particolari:

  • Se occupi più 1000 mq, per il calcolo della TOSAP devi considerare solo il 10% del suolo occupato;
  • Se su un’area installi giochi o altri strumenti di spettacolo, per il calcolo della TOSAP devi considerare solo il 50% del suolo occupato se occupi fino a 100 mq. Se occupi più di 100 mq, allora da 101 a 1000 mq devi calcolarne 25%; sui metri quadrati oltre 1.000 devi calcolarne 10%.

Non esiste un importo unico per il calcolo della TOSAP valido per tutti i Comuni d’Italia. La legge impone solo delle tariffe minime e massime, entro le quali l’ente locale deve mantenersi. Ogni anno (entro il 31 dicembre) il Comune approva le nuove tariffe, che sono valide a partire dal 1° gennaio successivo. Consulta quindi le tariffe TOSAP previste nella tua città.

Suggerimento

Vai sul sito del tuo Comune o della tua provincia e cerca le tariffe TOSAP.

Attenzione

Ricorda che ci sono due distinte tariffe TOSAP: quella per occupazione permanente e quella per occupazione temporanea. Vediamo di seguito cos’è la TOSAP temporanea.

Temporanea

Nel momento in cui chiedi la concessione/autorizzazione per occupare il suolo pubblico, devi specificare che tipo di occupazione farai, se continua e permanente, oppure se limitata ad alcuni giorni a settimana o alcune ore del giorno.

In questo modo il Comune può emettere la concessione, che può essere di occupazione permanente oppure temporanea. Quest’ultima ti impedisce di occupare lo spazio nei giorni/orario che non hai dichiarato. Quindi se per esempio hai dichiarato di occupare l’area pubblica solo il martedi e il mercoledi, poi non puoi occuparla anche il giovedi.

Passi carrabili

Si considera passo carrabile:

  • Un manufatto che modifica la strada, con lo scopo di permettere entrata/uscita di mezzi. Ad esempio una rampa rappresenta un manufatto; un abbassamento del marciapiede rappresenta un manufatto; un interruzione del marciapiede rappresenta un manufatto;
  • Uno sbocco da casa privata che da su strada pubblica senza alcun manufatto, semplicemente per permettere entrata/uscita di mezzi. Questi si chiamano passi carrabili a raso, ossia dei passaggi che non modificano minimamente il manto stradale.

L’occupazione si misura con questa formula: lunghezza dello sbocco x profondità di un metro. Quindi se per esempio il passo è largo 3 metri, si fa 3 x 1 = 3 mq è la superficie occupata.

Se chiedi un passo carrabile (devi sempre chiedere la concessione in comune) devi anche pagare la TOSAP. Per il calcolo devi usare le tariffe della TOSAP permanente, ridotte al 50%.

Esenzione

Non paghi la TOSAP per i seguenti passi carrabili:

  1. Destinati a disabili;
  2. Dedicati all’accesso di mezzi agricoli ma solo se il Comune ne ha deliberato l’esenzione;
  3. A raso, ossia quelli che abbiamo spiegato sopra, che non modificano minimamente il manto stradale. Se però decidi di mettere il cartello di divieto di sosta, allora la TOSAP devi pagarla, ed è pari al 10% calcolato sulla TOSAP permanente.

Infine, se la TOSAP ottenuta è inferiore a 10,33 euro, il Comune può decidere di esonerare il soggetto. Ma occorre che il Comune abbia deliberato questa esenzione.

Multa

Se occupi suolo pubblico in assenza di concessione, significa che stai occupando abusivamente. In tal caso il Comune può prendere i seguenti provvedimenti:

  • Rimozione dell’occupazione abusiva e ripristino dell’area;
  • Multa per mancato pagamento TOSAP.

Prescrizione

Hai dimenticato di pagare la TOSAP e ti stai chiedendo se è andata in prescrizione. La TOSAP è un tributo locale e come tale il suo pagamento va in prescrizione entro 5 anni a partire dall’anno successivo a quello di scadenza.

Esempio

Supponiamo che per il 2020 tu debba pagare 150 euro di TOSAP, da pagare entro il 2021. Significa che il pagamento va in prescrizione entro il 31 dicembre 2026. Oltre tale data Comune e Provincia non possono più pretenderla.