Il regime forfettario rappresenta un regime di vantaggio per imprenditori e liberi professionisti: al posto delle varie imposte previste per il regime ordinario, paghi solo l’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% in caso di start up). Ci sono però dei casi in cui potresti uscire dal regime agevolato.

In questa guida completa sull’uscita del regime forfettario ti spiego cosa fare, cosa succede dopo l’uscita, come considerare i cespiti, l’ammortamento, le plusvalenze e le minusvalenze generate dalla vendita di beni strumentali, come funziona l’uscita in corso d’anno o per opzione, infine come rientrare (ossia tornare dall’ordinario al forfettario).

Cosa succede

Per le partite IVA in regime forfettario, il limite dei ricavi è di 85.000 euro ragguagliati ad anno. Ciò significa che, se per esempio nel 2023 hai fatturato fino a 85.000 euro, allora nel 2024 puoi rimanere nel forfettario; se nel 2024 hai fatturato fino a 85.000 euro, allora nel 2025 puoi rimanere nel forfettario.

Quindi per capire se quest’anno rimani nel regime, devi vedere i ricavi dell’anno precedente. Di conseguenza, se invece quest’anno superi gli 85.000 euro, allora a partire dall’anno prossimo esci dal regime forfettario. Se però, durante l’anno, superi i 100.000 euro, allora esci subito dal regime, ossia dall’anno in corso!

Superamento ricavi

Se realizzi ricavi:

  • Compresi tra 85.001 e 100.000 euro, allora per l’anno in corso rimani nel regime forfettario e continui a pagare solo il 15% di imposte;
  • da 100.001 euro in poi, allora esci sin da subito dal regime forfettario. Di conseguenza, il reddito di quest’anno (in cui appunto hai superato il predetto limite) sarà calcolato con criteri ordinari (e non con l’imposta al 15%).

A decorrere dalla fattura con cui superi il limite di 100.000 devi sin da subito adempiere agli ordinari obblighi Iva. Il commercialista ti aiuterà in questo.

Cespiti

Se esci dal regime forfettario e vendi un bene strumentale, la disciplina (co. 72, art. 1 della L. 190/2014) prevede che:

  • Se avevi comprato quei beni mentre eri in regime forfettario, allora si considera come costo non ammortizzato il costo di acquisto;
  • Se avevi comprato quei beni mentre eri in regime ordinario (perché per esempio eri in regime ordinario, sei passato al forfettario e ora stai di nuovo lasciando il forfettario), si considera come costo non ammortizzato quello che risulta all’inizio del periodo forfettario. Questo valore da considerare, vale ai fini del calcolo dell’eventuale plusvalenza o minusvalenza generata dalla vendita.

Ricapitolando, se esci dal forfettario, ai fini delle eventuali plusvalenze o minusvalenze che genera la vendita di un bene strumentale, quest’ultimo devi considerarlo in un modo se lo avevi comprato mentre eri in regime forfettario, in un altro modo se lo avevi comprato in regime ordinario.

In corso d’anno

Se durante quest’anno realizzi ricavi:

  • Tra 85.001 e 100.000 euro, per quest’anno continui a rimanere nel regime forfettario, dunque a pagare solo il 15% di imposte;
  • Da 100.001 euro in poi, esci sin da subito dal regime forfettario. Di conseguenza, il reddito di quest’anno (in cui appunto hai superato il predetto limite) va calcolato con criteri ordinari (e non con l’imposta al 15%).

I criteri ordinari devi applicarli sin da subito: a decorrere dalla fattura con cui superi il limite di 100.000 devi già adempiere agli ordinari obblighi Iva. Il commercialista ti aiuterà per ogni questione.

Rientro

In passato sei stato in regime forfettario, poi sei passato all’ordinario (o al semplificato) e ora vorresti tornare al regime forfettario. Per esempio, hai notato che il volume dei tuoi affari si è ridotto e rientri perfettamente nel limite degli 85.000 euro. Vorresti quindi tornare al forfettario, in modo da pagare la sola flat tax al 15%.

Non esiste nessuna norma che ti vieta di tornare al regime forfettario. Tuttavia, puoi tornare in forfettario solo a partire dall’anno successivo (commi 54 e ss. della L. 190/2014). Ad esempio: se nel 2023 i tuoi ricavi diminuiscono e sono inferiori a 85.000 euro, allora nel 2024 puoi tornare a pagare la sola imposta sostitutiva del 15%. Nel 2023 quindi, continui a rimanere nel regime ordinario (o semplificato).

Per tornare al regime forfettario, deve sussistere non solo il requisito reddituale, ma entrambi i requisiti:

  • Ricavi sotto 85000 euro;
  • Spese per il personale per un ammontare non maggiore di 20.000 euro.

Se quindi quest’anno non superi i 20.000 euro di spese per il personale, allora puoi tornare a operare in regime forfettario a partire dall’anno prossimo.

Per opzione

Ci sono due modi per uscire dal regime forfettario:

  • Perché perdi uno o più requisiti di accesso, quindi se per esempio superi il limite di 85.000 euro di ricavi oppure se superi 20.000 euro di spese per il personale.
  • Per opzione, ossia per tua precisa scelta. Ci sono infatti casi in cui il regime forfettario non è più conveniente di quello semplificato (o ordinario). Quindi nulla ti vieta, anche se ti spetterebbe il forfettario e ne possiedi i requisiti, di passare al regime ordinario (o semplificato).

Tuttavia, se esci dal regime forfettario per opzione, poi devi rimanere nel semplificato (o ordinario) per tre anni. Ciò significa che per tre anni poi, non puoi tornare indietro, anche se rispetti i requisiti del forfettario (art. 3 del D.P.R. n. 442/1997). Questo obbligo è conosciuto come vincolo triennale e vale solo se eri uscito dal forfettario per opzione. Se eri uscito per perdita dei requisiti e ora li hai nuovamente tutti, puoi rientrare nel forfettario già dall’anno dopo.