Il regime forfettario rappresenta un’interessante opportunità se hai deciso di essere il datore di lavoro di te stesso: solo il 15% di imposta sostitutiva calcolata sui ricavi. Ma il tuo fatturato non deve superare gli 85.000 euro annui. Cosa succede quindi nel caso andassi oltre, nel caso i tuoi ricavi aumentino?
In questa guida completa sull’uscita dal regime forfettario per superamento dei ricavi ti spiego cosa succede se superi gli 85.000 euro in corso d’anno, cosa fare, quali sono gli obblighi, infine se e quando puoi decidere di rientrare nel regime forfettario.
Indice
In corso d’anno
Sei in regime forfettario, quindi paghi solo il 15% di imposta sostitutiva sui ricavi prodotti. O addirittura il 5% se sei una start up. L’aumento dei ricavi però, che per qualsiasi imprenditore rappresenta una soddisfazione, rischia di diventare motivo di ansia per chi è in regime forfettario. Perché?
Perché se superi il limite di ricavi, che ad oggi è di 85.000 euro, devi iniziare a pagare le imposte secondo il regime ordinario. Quindi devi dire addio alla sola imposta del 15%, per iniziare a pagare IRPEF, IVA, addizionali, ecc..
Grazie alla legge n. 197/2022, puoi tirare un respiro di sollievo, almeno per un po’: se quest’anno superi gli 85.000 euro ma rimani entro i 100.000, allora per quest’anno puoi continuare a pagare il 15% di imposta. Il regime ordinario (o semplificato) lo dovrai applicare a partire dal prossimo anno.
Se invece superi i 100.000 euro, allora devi applicare il regime ordinario (o semplificato) a partire da subito. Nel momento in cui emetti la fattura che ti fa superare il limite di 100.000 euro, devi iniziare già a operare secondo il regime ordinario/semplificato, dunque devi adempiere agli obblighi IVA.
Ricapitolando, ai sensi della Legge n. 197/2022, ecco come funziona in caso di superamento dei ricavi in corso d’anno:
- Se in corso d’anno superi gli 85.000 euro di ricavi ma rimani entro i 100.000, allora per quest’anno continui a pagare le imposte secondo il regime forfettario. Applichi il regime ordinario (o semplificato) a partire dall’anno successivo. Quindi, se per esempio nel 2023 realizzi 90.000 euro di fatturato, nel 2023 continui a pagare il 15% di imposta, passi al regime ordinario (o semplificato) a partire dal 2024.
- Se in corso d’anno superi i 100.000, allora devi applicare sin da subito il regime ordinario (semplificato). Quindi, se per esempio nel 2023 realizzi 110.000 euro di fatturato, nel 2023 devi già iniziare a pagare l’IRPEF e ad adempiere agli obblighi IVA. L’obbligo decorre dal momento in cui emetti la fattura che ti fa superare i 100.000 euro. Quindi, se finora hai fatturato 99.000 euro, oggi emetti una fattura di 2.000 euro, stai superando ora il limite e quindi da oggi devi adempiere ai nuovi obblighi.
Cosa si intende per ricavi
L’importo da prendere in considerazione per il superamento del limite di 85.000 o 100.000 euro è quello dei ricavi, del fatturato. Dunque non devi far altro che sommare gli importi di tutte le fatture: quello è il totale dei ricavi realizzato.
Se questo totale supera 85.000 euro o 100.000 euro, determinata l’uscita immediata o successiva dal regime forfettario. Il tuo commercialista quindi, inizierà a preparare tutte le dichiarazioni e gli adempimenti vari.
Si può rientrare
In Italia non c’è una norma che ti vieta di rientrare nel regime forfettario. Quindi, se per esempio quest’anno superi il limite dei ricavi e quindi entri nel regime ordinario (o semplificato), se poi negli anni successivi realizzi ricavi entro 85.000 euro, puoi tranquillamente tornare nel regime forfettario, dunque tornare a pagare la sola imposta sostitutiva del 15%.
C’è una sola eccezione a ciò: se sei passato da regime forfettario a ordinario (o semplificato) per tua scelta. Il regime forfettario infatti non è obbligatorio: anche se i tuoi ricavi sono inferiori a 85.000 euro, puoi decidere di aderire al regime ordinario.
Ci sono infatti casi in cui il regime forfettario non è tanto conveniente, ma conviene quello ordinario. Per esempio quando hai tantissimi costi da poter scaricare. Con il forfettario non puoi scaricare alcun costo (se non quello dei contributi previdenziali), nel regime ordinario invece puoi scaricarli.
Se quindi, per un motivo o l’altro decidi di passare al regime ordinario (o semplificato), pur avendo un fatturato entro gli 85.000 euro, poi sei vincolato a quest’ultimo per ben tre anni. Ad esempio: nel 2024 realizzi un fatturato di 80.000 euro, ma decidi comunque di passare al regime ordinario. Dovrai rimanere nel regime ordinario per almeno tre anni. Dopo i tre anni, se vuoi, puoi tornare al forfettario, chiaramente purché tu possegga ancora i requisiti per aderire.