Investire in azioni significa semplicemente comprare piccolissime quote di una società. Quelle piccole quote si chiamano azioni e tu, da investitore, speri che la società cresca, funzioni bene, generi utile. Se ciò avviene, le tue azioni potrebbero diventare più preziose e altre persone potrebbero essere disposte a comprarle da te, a un prezzo più alto di quanto le hai pagate. Significa che il valore di quella azione sta crescendo.
In questa guida completa sul valore di un’azione ti spiego cos’è e come funziona, come calcolarlo attraverso alcuni indici: il rapporto prezzo / utile e il rendimento del capitale proprio.
Indice
Prima di investire sappi che
Se hai deciso di investire in Borsa, significa che la tua propensione al rischio è medio alta: ricorda che in Borsa non c’è nulla di sicuro. E’ vero che, studiando, osservando il trend e il mercato, potenzialmente puoi fare interessanti affari e guadagni.
Ci sono persone che hanno messo parecchi soldi in saccoccia grazie agli investimenti azionari. Ma questo non deve spingere agli investimenti facili: prima di investire del denaro, fai bene i tuoi conti.
Un modo “indolore” che gli investitori esperti consigliano ai neofiti è quello di “investire quanto sei disposto a perdere”. Proprio così: può sembrare poco ottimista come inizio, ma tu assicuro che, se le cose dovessero andare male, sarai felice di aver seguito il consiglio.
Ti spiego con un esempio. Hai dei risparmi da parte, diciamo 10 mila euro. Vorresti investire qualcosa sul mercato azionario. Per capire qual è l’importo giusto per te da investire, poniti queste domande:
- Quanto sono disposto a perdere?
- Se oggi dovessi perdere il mio portafoglio, o essere derubato, quale sarebbe la soglia massima che comunque non mi creerebbe disagi, che mi permetterebbe di dormire la notte?
- Qual è la somma massima che, se la perdessi, non metterebbe in difficoltà il budget familiare alla fine del mese?
Bene, dopo aver risposto a queste domande, saprai quanto puoi investire. Che si tratti di 10 mila euro, mille oppure 10 euro. Non investire mai più di quanto tu sia disposto a perdere. Fatta questa doverosa prefazione, entriamo nel merito della guida.
Probabilmente, l’abilità più importante che tu, in qualità di investitore possa avere, è quella di valutare efficacemente un’azione. Senza questa capacità non puoi capire se il prezzo delle azioni di una società è basso o alto rispetto alla performance della società e alla potenziale crescita futura.
Un’azione costa 10 euro e un’altra 100 euro. Non è detto che convenga comprare quella da 10 euro. Può succedere infatti che per esempio, l’azienda Alfa (quella che vende azioni a 10 euro), l’anno prossimo non distribuisca utile, mentre quella che vende azioni a 100 euro (azienda Beta) ne distribuisca 20 euro per azione. E lo stesso avvenga per i successivi dieci anni.
E’ facile capire che l’acquisto più conveniente siano le azioni dell’azienda Beta. Ok, ma ti stai chiedendo come fare a saperlo prima. A fatti avvenuti, ossia dopo dieci anni, sai che l’azienda Beta ha distribuito dei bei utili per dieci anni. Ma di certo dieci anni fa non potevi immaginarlo.
Cos’è
La guida di oggi ti aiuta proprio in questo: uno dei modi per prevedere quanto sia conveniente un’azione è quello di calcolare il valore di quell’azione. Valore che è cosa diversa dal prezzo.
Il prezzo infatti, è quello che vedi sul sito della Borsa, il valore invece è collegato al rendimento: quanto quell’azione ti farà guadagnare in futuro. Due azioni possono avere lo stesso prezzo, ma una ti farà guadagnare tanto (perché l’azienda distribuirà utili), l’altra niente. Sicuramente, pur aver lo stesso prezzo, possiamo dire che il valore non sia uguale.
Calcolo
Esistono vari metodi per calcolare il valore di un’azione. Ne consideriamo due:
- Il P/E (prezzo/utile – price/earrings ratio);
- Rendimento del capitale proprio.
Vediamo entrambi gli indicatori nei seguenti paragrafi.
Rapporto prezzo/utile (P/E)
Il P/E è uno degli indicatori più importanti e si calcola così: P/E, ossia prezzo (quotazione) di un’azione diviso utile di quella singola azione. Esempio:
Azienda Alfa, al momento è quotata in Borsa 50 euro. Lo scorso anno ha realizzato un utile di 10 euro ad azione e lo ha distribuito.
Il P/E è quindi uguale a 50/10 = 5
Cosa significa P/E = 5 => Significa che, sulla base dell’ultimo utile distribuito, per riavere indietro i soldi spesi con l’acquisto dell’azione (50 euro) devi aspettare 5 anni. Infatti, se l’azienda continua a distribuire 10 euro di utile per azione ogni anno, in 5 anni ti sei ripagato l’azione (10 euro x 5 anni).
Come è facile immaginare, minore è il P/E, maggiore è la redditività di un’azione. Vediamolo con un altro esempio:
Azienda Beta, al momento è quotata in Borsa 20 euro. Lo scorso anno ha realizzato un utile di 12 euro ad azione e lo ha distribuito. Il suo P/E è quindi pari a 20/12 = 1,66
Significa che bastano 1.66 anni (circa un anno e mezzo) per rientrare in possesso dei soldi spesi per comprare una singola azione (che oggi costa 20 euro). Si tratta quindi di un’azienda ad alta redditività.
Attenzione
Il P/E si fonda su dei dati precisi: si suppone che l’azienda continui a distribuire utili così come fatto negli anni precedenti. Il che può succedere, ma non è detto.
Per questa ragione, è bene sempre andare a vedere cosa ha fatto l’azienda negli anni precedenti, non solo in quello scorso. Se ha distribuito sempre utili e di che importo.
Gli investitori, solitamente non calcolano solo un indice per conoscere il valore di un’azione, ne calcolano più di uno, proprio perché ogni indice ha delle assunzioni e dei limiti che non sempre sono veri. Quindi meglio calcolare più indici per farsi un’idea più rispondente.
Per far questo, un altro interessante indicatore che stima il valore aziendale è il rendimento del capitale proprio, che vediamo nel prossimo paragrafo.
Rendimento del capitale proprio
Il rendimento del capitale proprio è il rapporto tra utile e capitale proprio dell’impresa, quindi:
Utile / Capitale proprio
Questo indice ti permette di capire se l’impresa realizza utile avendo un piccolo capitale oppure avendo un grosso capitale. Un’azienda che riesce a realizzare utili importanti pur avendo un piccolo capitale, è un’azienda molto performante.
Esempio:
- Azienda Alfa ha realizzato quest’anno 100.000 euro di utile; il suo capitale proprio ammonta a 50.000 euro;
- Azienda Beta ha realizzato quest’anno 100.000 euro di utile; il suo capitale proprio ammonta a 80.000 euro.
Il rapporto utile/capitale proprio è pari a:
100.000 / 50.000 = 2 per l’azienda Alfa;
100.000 / 80.000 = 1,25 per l’azienda Beta.
Le aziende quindi, pur avendo registrato uguale utile, hanno una differenza di performance. L’azienda Alfa è riuscita a produrre utile con un capitale proprio di soli 50.000 euro; mentre la Beta per avere lo stesso utile impiega 80.000 euro.
Maggiore è il risultato quindi, maggiori sono le performance dell’azienda.