Amazon è diventato uno degli e-commerce più utilizzati non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Italia: permette ai venditori di ampliare in maniera esponenziale la fetta di potenziali clienti e concludere velocemente le transazioni, in maniera molto semplice.
In questa guida completa su come vendere su Amazon, ti spiego come fare, la procedura per mettere in vetrina un oggetto, i costi da pagare, come vendere da privato senza partita IVA (venditore non professionale) e come farlo con partita IVA, ti spiego se e quando conviene, se è meglio scegliere Amazon o eBay ed infine come vendere negli USA.
Come fare
Procedura di registrazione
Per vendere su Amazon devi innanzitutto avere un account. Puoi crearlo (è gratis) collegandoti a questa pagina Amazon e cliccando su Registrati ora:
La procedura di registrazione è semplice e veloce: devi inserire i tuoi dati e poi cliccare sul link di conferma che riceverai via email. Puoi scegliere se registrarti come privato senza partita IVA o come azienda:
Quindi, per registrarti devi decidere se vendere come:
- Privato senza partita IVA; se sei senza partita IVA puoi vendere fino a 40 oggetti al mese;
- Azienda con partita IVA; oltre 40 vendite al mese e senza alcun limite massimo.
Per poter vendere su Amazon devi comprare un abbonamento e il costo è differente a seconda che tu sia un privato senza partita IVA oppure un’azienda con partita IVA:
Tipo di attività | Costo |
---|---|
Privato senza partita IVA | 0,99 euro da pagare su ogni prodotto venduto (no costo mensile) |
Azienda con partita IVA | 39,00 euro al mese |
Come mettere in vetrina un oggetto
Dopo esserti loggato al tuo nuovo account Amazon, clicca sulla lente di ingrandimento (esatto, quella che usi per cercare gli oggetti da comprare) e cerca il nome dell’oggetto che vuoi vendere. Selezionalo dall’elenco che compare e, se è proprio ciò che vuoi vendere, clicca su Vendi qui i tuoi articoli, che trovi in basso a destra. A questo punto inserisci descrizione e prezzo:
Costi
Vendere su Amazon ha un costo. Oltre all’abbonamento, che come ti ho spiegato sopra è pari a:
- 0,99 euro per oggetto venduto se sei un privato senza partita IVA;
- 39,00 euro al mese se sei un’azienda con partita IVA.
Devi pagare dei costi aggiuntivi, che sono le commissioni sulle vendite. Per ogni oggetto venduto, Amazon ti applica queste commissioni:
Le commissioni da pagare sono di due tipi:
- Commissioni sulla segnalazione, applicate su tutti i prodotti ma la percentuale varia in base al prodotto;
- Commissioni di chiusura, applicate solo ed esclusivamente su libri, musica, DVD, video, videogiochi e software. Se vendi questi prodotti quindi, devi pagare sia le commissioni su segnalazione che le commissioni di chiusura.
Costi delle Commissioni su Segnalazione
Costo delle commissioni di chiusura
Applicate solo a libri, musica, DVD, video, videogiochi e software:
Le commissioni si calcolano sul totale del prezzo, quindi comprensivo delle spese di spedizione.
Esempio 1
Vendi un giubbino a 100 euro, quindi paghi solo la commissione su segnalazione, pari al 15%. Il prezzo di vendita è pari a 110 euro (100 euro del giubbino + 10 euro di spese di spedizione).
Ecco come calcolare le commissioni Amazon:
15% di 110 euro = 16,5 euro
Totale ricavo -> 115 – 16,5 = 98,5 euro è quello che ti paga Amazon per la vendita.
Esempio 2
Vendi un DVD a 10 euro, quindi la commissione su segnalazione, pari al 15% e la commissione di chiusura pari a 0,81 euro. Il prezzo di vendita è pari a 12 euro (10 euro del DVD + 2 euro di spese di spedizione). Ecco come calcolare le commissioni Amazon:
Prezzo del DVD – 12 euro
Commissione su segnalazione pari al 15% d 12 euro, ossia 1,8 euro
Commissione di chiusura pari a 0,81 euro
Commissioni totali -> 1,8 + 0,81 = 2,61 euro
Totale ricavo -> 12 – 2,61 = 9,39 euro è quello che ti paga Amazon per la vendita.
Senza partita IVA
Si può vendere su Amazon senza partita IVA. Se sei un venditore non professionale, che non ha un negozio e per esempio vuole vendere un doppione di un regalo o un pc usato, puoi tranquillamente farlo. Sei obbligato ad aprirlo solo se effettui attività professionale, quindi continua e imprenditoriale, ma se vendi occasionalmente degli oggetti non hai nessun obbligo in questo senso.
L’art. 55 del TUIR (DPR 917/86) sancisce che per impresa commerciale si intende l’esercizio di un’attività abituale, quindi se vendi occasionalmente non sei obbligato ad aprire partita IVA.
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi cosa significhi “occasionalmente”. Se per esempio vendi 5 articoli al mese sei venditore occasionale? Se ne vendi 10? A questo punto bisogna considerare due aspetti:
- Account Pro di Amazon. È la stessa Amazon a fare una distinzione: puoi infatti aprire un account non professionale o aziendale (come ti ho spiegato sopra). Amazon ti considera automaticamente venditore professionale se vendi più di 40 articoli al mese.
- Limite dei ricavi. Se i tuoi ricavi annui superano i 5.000 euro lordi, la tua attività non è più occasionale.
Ti conviene quindi tenere a mente questi due aspetti.
Con partita IVA
Obblighi fiscali
Se vendi su Amazon in maniera continuativa e abituale, allora devi aprire partita IVA con codice Ateco 47.91.10 -> Commercio al dettaglio tramite web. Se i tuoi ricavi non superano i 65.000 euro annui (100.000 euro dal 2020) è consigliabile aprire in regime forfettario: in questo modo paghi solo il 15% delle tasse, calcolate non sull’intero fatturato ma sul 40%.
Esempio
Nel 2019 hai venduto su Amazon per un totale di 40.000 euro di ricavi. Se sei in regime forfettario paghi solo il 15% di tasse sul 40% di 40.000 euro, ossia:
15% su 16.000 = 2.400 euro di tasse su ben 40.000 euro di guadagni, conviene! Almeno così sembra a primo impatto, ma non è sempre così, come vedrai più avanti.
Conviene
Vendere su Amazon conviene per una serie di motivi:
- Puoi vendere in tutte le parti di Italia, quindi potenzialmente i tuoi clienti non sono solo gli abitanti del tuo Paese, ma tutti gli italiani;
- Puoi vendere in tutto il mondo, non solo in Italia;
- Aumenti quindi i tuoi margini di guadagno;
- Se vuoi diventare un venditore professionale, puoi aprire la partita IVA in regime forfettario e risparmiare un sacco sulle tasse (vedi l’esempio sopra. Almeno così sembra a primo impatto.
Se apri in regime ordinario (sei costretto se guadagni più di 65.000 euro annui, più di 100.000 euro dal 2020), devi pagare:
- IRPEF;
- IRAP;
- IVA.
Invece con il regime forfettario non paghi nessuna di queste tasse, ma solo l’imposta sostitutiva del 15% e solo sul 40% dei ricavi.
Contributi INPS
Ci sono poi da considerare i contributi INPS, obbligatori. Se apri un’attività e-commerce devi iscriverti alla Gestione commercianti. Il costo da pagare è fisso e pari a circa 3.500 euro annui, che dovrai pagare anche se non guadagni nulla. Se poi i tuoi guadagni superano i 15.000 euro, allora sulla soglia oltre i 15.000 euro dovrai pagare il 24% di contributi INPS.
Facciamo l’esempio di prima:
Esempio
Nel 2019 hai venduto su Amazon per un totale di 40.000 euro di ricavi. Devi prima di tutto calcolare i contributi INPS. Sono pari a:
3.500 euro + il 24% di 25.000 (ossia la soglia eccedente i 15.000 euro)
3.500 + 6.000 = 9.500 euro annui di contributi INPS
Ora devi calcolare le tasse da pagare, ossia l’imposta sostitutiva del 15% sul 40% del fatturato, a cui sottrarre i contributi INPS.
Paghi solo il 15% di tasse sul 40% di 31.500 euro (40… – 9.500 euro di INPS) = 1.890 di imposta sostitutiva.
Riassumendo: su 40.000 euro di ricavi paghi 9.500 euro di INPS e 1.890 euro di tasse. Quindi su 40.000 euro te ne sono rimasti puliti circa 28.000 euro.
Conviene stare in regime forfettario? Dipende dalla situazione e ti spiego subito perché: nel regime forfettario puoi scaricare solo i costi INPS e nient’altro. Quindi tutti i costi di acquisti dei beni che vendi, non potrai scarica nulla. Invece con il regime ordinario potrai scaricare tutti i costi di acquisto e anche l’IVA.
Suggerimento
Per sapere quale regime conviene nel tuo caso, contatta un commercialista di fiducia e fatti fare una simulazione di calcolo delle tasse, per capire realmente quale conviene.
Amazon o eBay
Molti si chiedono se convenga vendere su Amazon o su eBay. Non c’è una risposta precisa: rappresentano entrambi delle serie possibilità di guadagno, quindi perché privarsi di una o dell’altra? Puoi aprire un negozio sia su eBay e sia su Amazon, allargando così la fette dei tuoi potenziali clienti.
Più che altro gli utenti ritengono Amazon più affidabile, perché i negozi sono controllati e certificati da Amazon stesso, mentre su eBay esiste il meccanismo di feedback.
Negli Stati Uniti
Amazon ti permette di vendere i tuoi prodotti anche negli USA. Per farlo devi:
- Aprire un account su Amazon.com;
- Creare il tuo negozio sul sito;
- Effettuare le spedizioni, puoi farlo anche con Poste Italiane, che si occupano di spedizioni internazionali, oppure affidarti a UPS che opera anche negli USA.
Suggerimento
Chiedi maggiori informazioni al tuo commercialista in merito a dazi e altri costi specifici da pagare.