La Postepay Evolution è una carta che ha attirato l’attenzione di molti consumatori: possiede l’IBAN e quindi in un certo senso funziona come un conto corrente, pur non essendolo. Ti stai quindi chiedendo se si possa versare un assegno bancario, se ci sono dei costi da pagare per il servizio.

In questa guida completa su come versare un assegno su Postepay Evolution ti spiego se e quando si può fare, alcuni metodi alternativi, come aprire un libretto postale e alcune informazioni che ti torneranno sicuramente utili.

Si può fare o no

Chiariamo subito che versare assegni direttamente sulla Postepay Evolution non si può fare. Spieghiamoci meglio: se ricevi un assegno e ti rechi in Posta per versarlo sulla tua Postepay Evolution, l’addetto allo sportello ti dirà che non si può fare. Ed è proprio così.

Vero che la Postepay Evolution funziona un po’ come un conto corrente, infatti si tratta di una carta prepagata con IBAN. Ma il fatto che sia dotata di IBAN non significa che sia un conto corrente e che svolta tutte le funzioni ad esso collegate.

Puoi versare denaro contante sulla tua Postepay Evolution, puoi ricevere dei bonifici, ma se possiedi un assegno non puoi versarlo: sulla Postepay Evolution, così come sulle altre carte prepagate con IBAN non è possibile versare assegni.

Come fare

Se possiedi un assegno bancario e hai bisogno di incassarlo quindi, è inutile richiedere una carta prepagata. Ecco come puoi incassare un assegno:

  1. Aprendo un conto corrente bancario o postale;
  2. Aprendo un libretto postale. Sui libretti postali infatti, è possibile versare assegni.

Possiedi già una Postepay Evolution e non ti va di aprire altri conti correnti né di aprire un libretto. Allora puoi fare così: recati presso una filiale della banca che ha emesso l’assegno. Se quindi l’assegno che possiedi è di Banca Intesa, recati presso una filiale di Banca Intesa; se l’assegno è di BNL recati presso una filiale di BNL e così via.

Una volta arrivato in banca, chiedi all’addetto di incassare l’assegno in contanti. In genere le banche permettono di incassare un assegno in contanti, ma potrebbero anche rifiutarsi. Un tentativo non costa nulla.

Una volta ricevuta la tua somma in contanti, non devi far altro che recarti in Posta e versare il denaro sulla tua Postepay Evolution. In questo modo, anche se indirettamente, sei riuscito a versare l’assegno bancario sulla Postepay Evolution.

Un metodo un po’ macchinoso, nel senso che prima devi recarti in banca a incassare l’assegno in contanti (e la banca deve essere quella che ha emesso l’assegno) e poi devi andare in Posta a versare i contanti sulla Postepay Evolution.

Attenzione

Se si tratta di somme importanti, ti sconsiglio di andare in giro con tanto denaro in tasca. A questo punto meglio aprire un conto corrente o un libretto postale su cui versare l’assegno.

Altra soluzione se la banca rifiuta di pagarti in contanti

Se la banca emittente l’assegno ti rifiuta di pagarti l’assegno in contanti, anche in questo caso potrebbe esserci una soluzione. A questo punto l’unico modo per incassarlo è aprire un conto corrente o un libretto postale.

Siccome il tuo obiettivo finale è quello di versare l’assegno sulla tua Postepay, allora ti consiglio di aprire un libretto postale. Dopo averlo aperto, contestualmente puoi versare l’assegno e sempre allo stesso tempo fare una disposizione di versamento da libretto postale a carta prepagata. Tutto in posta in un’unica volta.

Dopo aver versato tutto sulla Postepay Evolution, dopo qualche settimana puoi chiudere il libretto postale, se ti rendi conto che effettivamente non ti serve. Ti sconsiglio di chiuderlo subito, magari potresti accorgerti che in realtà ti serve un libretto postale di appoggio (chi lo sa, per assegni futuri).

Se dopo qualche settimana o mese ti rendi conto che effettivamente il libretto postale non ti serve, allora recati in Posta a chiederne la chiusura.

Attenzione

Per versare un assegno su libretto postale, titolare del libretto postale e beneficiario dell’assegno devono coincidere. Se quindi per esempio l’assegno è intestato a Mario Rossi, anche il libretto postale deve essere intestato a Mario Rossi.

Se i due intestatari sono diversi, non si può versare l’assegno. Se quindi stavi pensando di “sfruttare” il libretto postale di un amico o di un familiare, questa strada non è percorribile.

Come funziona un libretto postale

Il libretto postale è un prodotto targato Poste Italiane, che possiamo paragonare a un salvadanaio: è una specie di “fondo” dove puoi depositare i tuoi risparmi, usufruendo di alcuni vantaggi importanti: prima di tutto, sull’intero importo depositato vige la garanzia dello Stato italiano.

Puoi inoltre versare denaro o prelevarlo: non devi far altro che recarti presso un bancomat ATM e, con la carta libretto (che somiglia a un classico bancomat), fare il tuo prelievo. In alternativa puoi sempre prelevare recandoti in Posta, di persona chiedendo a un addetto. Puoi prelevare fino a 600 euro al giorno e fino a 2.500 euro al mese.

Altra nota da sottolineare, è che il libretto postale matura degli interessi: non si tratta di grandi percentuali, ma comunque di piccoli guadagni che non possono che essere graditi. Il tasso di interesse varia a seconda del tipo di libretto che scegli.

Chiunque può aprire un libretto postale: anche i minorenni. Poste italiane infatti non offre solo un libretto postale, ma varie tipologie, con caratteristiche differenti a seconda dell’utilizzatore.

Aprire un libretto postale è semplicissimo: devi recarti in Posta con carta di identità e codice fiscale e in pochi minuti, grazie all’addetto, il tuo libretto postale è pronto per essere utilizzato. L’impiegato ti consegnerà anche la tua carta libretto, per prelevare dagli ATM.

Costo del libretto postale: il libretto è molto economico, costa solo 34,20 euro all’anno. Questi 34,20 euro tra l’altro, non vanno a Poste Italiane, ma rappresentano l’imposta da bollo, dunque un’imposta che va allo stato. Se la giacenza media annua del tuo libretto non supera i 5.000 euro, non paghi neanche i 34 euro: il libretto è gratis.