Sei stato dal tuo medico curante, oppure al pronto soccorso e il dottore ti ha messo in malattia per alcuni giorni o più. Oppure hai subito un’operazione chirurgica e l’ospedale ti ha attribuito dei giorni di riposo post operatorio, per una convalescenza adeguata alla tua situazione specifica.
In questa guida completa sulle visite fiscali INPS ti spiego cosa sono e come funzionano, come sapere chi le manda, quali sono le fasce orarie da rispettare per i dipendenti pubblici (settore scuola, enti…) e per i dipendenti privati, cosa succede di sabato e domenica e infine le sanzioni previste in caso di assenza a visita fiscale.
Indice
Cosa sono e come funzionano
Le visite fiscali INPS sono lo strumento che hanno l’INPS e il datore di lavoro, per verificare che durante i periodi di malattia tu sia effettivamente malato e impossibilitato a recarti a lavoro.
In pratica quando ti ammali, il tuo medico redige il certificato e lo invia all’INPS. In questo modo in quei giorni tu puoi stare a casa e l’INPS ti paga l’indennità di malattia. L’INPS si riserva la possibilità di controllare il tuo stato di salute attraverso le visite fiscali, ossia inviando un medico a casa tua per controllare il tuo stato di salute.
A che ora può venire il medico? Fortunatamente ci sono delle fasce orarie, cosiddette fasce orarie di reperibilità, durante le quali può venire il medico. A di fuori di queste fasce orarie il medico non può venire.
Fasce orarie
Gli orari in cui devi stare a casa, in modo da essere reperibile per l’eventuale visita fiscale, sono diversi a seconda che tu sia un dipendente pubblico o un dipendente del settore privato.
I dipendenti pubblici devono rispettare una determinata fascia oraria, quelli privati hanno un’altra fascia oraria da rispettare. Durante questo arco di tempo puoi aspettarti la visita fiscale, oltre tale orario non può avvenire.
Dipendenti pubblici
Se sei un dipendente pubblico devi rispettare le seguenti fasce di reperibilità:
Mattina | 9:00 – 13:00 |
Pomeriggio | 15:00 – 18:00 |
Devi rispettare le fasce di reperibilità ogni giorno, anche week end e festivi.
Scuola
Se sei un dipendente della scuola, docente o personale ATA, essendo un dipendente pubblico devi rispettare le stesse fasce di reperibilità previste per i dipendenti statali:
Mattina | 9:00 – 13:00 |
Pomeriggio | 15:00 – 18:00 |
Il medico può bussare alla tua porta ogni giorno, anche nel week end e festivi.
Dipendenti privati
Se sei un dipendente pubblico devi rispettare le seguenti fasce di reperibilità:
Mattina | 10:00 – 12:00 |
Pomeriggio | 17:00 – 19:00 |
Devi rispettare le fasce di reperibilità dal lunedì alla domenica, festivi compresi.
Sabato e domenica
La possibilità di visita fiscale segue le date del tuo certificato di malattia. Quindi se, per esempio il tuo certificato di malattia arriva fino al venerdì, allora significa che sabato e domenica non sei più in malattia e non c’è bisogno di rispettare gli orari visite fiscali.
Se invece il tuo certificato di malattia arriva fino al sabato, allora devi rispettare gli orari visite fiscali, il giorno dopo, la domenica, sarai libero di uscire quando vuoi. Chiaramente, se il certificato di malattia dura fino alla domenica, devi rispettare gli orari anche la domenica.
Infine, se il certificato di malattia dura fino al lunedì, per tutto il week end (sabato e domenica compresi), devi rispettare le fasce di reperibilità, anche se sabato e domenica tu non lavori.
Esempio
Se un insegnante e la domenica non lavori. Il tuo certificato di malattia arriva fino a lunedì. Sei obbligata a rispettare le fasce di reperibilità anche la domenica.
Le fasce di reperibilità sabato e domenica sono le stesse che valgono per tutti gli altri giorni, quindi:
- Per i dipendenti privati: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19;
- Per i dipendenti pubblici: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Malattia fino a venerdì e controllo INPS nel week-end
Sono in malattia fino a venerdì, sabato posso uscire? Se la malattia finisce di venerdì, allora sabato e domenica non sei più in malattia, quindi puoi uscire di casa a qualsiasi ora.
Attenzione
I giorni di malattia dati dall’ospedale sono soggetti a visita fiscale: quindi se per esempio l’ospedale ha rilasciato un certificato di malattia per la convalescenza post ricovero o post operatoria, dopo un intervento chirurgico, sei comunque tenuto sempre a rispettare le fasce di reperibilità.
Chi la manda
La visita fiscale può mandarla:
- Il datore di lavoro, se sei un dipendente privato; l’amministrazione per cui lavori, se sei un dipendente pubblico;
- L’INPS. In qualsiasi momento infatti, l’INPS può decidere di effettuare delle visite fiscali a campione, anche se il tuo datore di lavoro non l’ha richiesta.
Attenzione
Il datore di lavoro, può anche decidere di avviare una verifica tramite investigatore privato. Se scopre un tuo comportamento scorretto può anche licenziarti per giusta causa. Quindi oltre alle visite fiscali INPS e gli orari da rispettare, devi mantenere sempre un certo rigore.
Come sapere chi ha mandato la visita fiscale
Se hai ricevuto una visita fiscale, può averla mandata:
- Il tuo datore di lavoro se sei un dipendente privato; oppure il dirigente dell’ente per cui lavori, se sei un dipendente statale;
- L’INPS, per un controllo a campione.
In ogni caso, il certificato rilasciato dal medico fiscale, riporta chi ha chiesto la visita, quindi se il datore di lavoro-dirigente oppure se si tratta di una visita richiesta dall’INPS. Qui trovi tutte le informazioni su come consultare esito visita medica di controllo INPS, in modo da conoscere il giudizio del medico.
Sanzioni
Cosa si rischia se non sei a casa durante una visita fiscale? Cosa succede se non ti trovano? Innanzitutto, se il medico fiscale non ti trova lascia l’avviso. Lo lascia possibilmente a un familiare, in mancanza lo lascia a un portiere (in busta chiusa). Se non riesce a lasciarlo a nessuno allora lo lascia nella buca delle lettere. Nell’avviso, il medico ti invita a recarti a una visita ambulatoriale il giorno dopo, a orario e luogo indicato nell’avviso stesso.
In caso di assenza ingiustificata perdi l’indennità di malattia, in base a quando si è verificata l’assenza:
- Unica visita. Perdi l’indennità di malattia per i primi 10 giorni di malattia; se la tua malattia dura oltre 10 giorni, allora oltre questi 10 giorni ricevi l’indennità intera. In pratica l’INPS non ti paga solo i primi 10 giorni. È chiaro che se la malattia durava solo 5 giorni, allora perdi tutti i 5 giorni di malattia.
- Presenza a tutte le visite, ma assenza a una sola visita. Supponiamo che tu abbia ricevuto una visita fiscale e il medico ti ha trovato, regolarmente. Ricevi un’altra visita fiscale e il medico non ti trova. In questo caso perdi l’indennità di malattia per i 10 giorni successivi all’ultima visita regolare. Per esempio, il giorno 15 maggio ricevi una visita fiscale e il medico ti trova. Il giorno 17 maggio ricevi un’altra visita fiscale e il medico non ti trova. Perderai l’indennità INPS per i giorni che vanno dal 15 al 25 maggio. I successivi ti verranno pagati integralmente.
- Seconda visita. Se il medico non ti trova alla prima visita e poi non ti trova neanche alla seconda visita, oltre alla sanzione del punto precedente, perdi anche il 50% dell’indennità per il periodo oltre i 10 giorni:
- Terza visita. Se il medico non ti trova alla prima, alla seconda e alla terza visita, perdi l’indennità per tutto il periodo di malattia.
Sei tenuto a fare in modo che il medico fiscale possa reperirti: non vale la scusa che il campanello non ha funzionato, oppure che dormivi e non hai sentito. In quest’ultimo caso sei giustificato solo se stavi prendendo farmaci che hanno indotto fortemente il sonno e devi dimostrarlo.
Sanzioni disciplinari
Se risulti assente a una visita fiscale, il datore di lavoro può inviarti una lettera di contestazione. In caso di reiterata assenza alle visite fiscali, laddove tale atto costituisca un comportamento scorretto ed elusivo dei controlli, il datore di lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa, da avviarsi nel rispetto dell’art. 7 L. 300/1970 (Statuto dei lavoratori).
Giustificazioni valide
Se il medico è venuto a casa tua ed eri assente, puoi evitare la sanzione solo se hai una giustificazione valida. Per esempio proprio durante quell’orario dovevi sottoporti a cure indifferibili, oppure sei dovuto andare in farmacia per motivi indifferibili, talmente urgenti da non poterti permettere di rimandare a un orario successivo. L’assenza è giustificata anche se eri dal tuo medico curante, ma solo se gli orari di ricevimento sono inconciliabili con l’orario delle visite fiscali.
Suggerimento
Se ti assenti durante la visita fiscale per sottoporti a delle cure improrogabili, oppure per una visita dal tuo medico curante che ha orari inconciliabili con le fasce di reperibilità, ricorda di farti rilasciare sempre un giustificativo assenza, in modo che se passa il medico fiscale e ti lascia l’avviso, il giorno dopo puoi presentargli tale giustificativo.