La legge regola l’ingresso in Italia con apposite norme, volte a garantire la sicurezza dei cittadini: per entrare in Italia devi avere determinati documenti da mostrare quando valichi le frontiere, altrimenti ti negano l’accesso.

In questa guida completa sul visto d’ingresso in Italia ti spiego come funziona, come si ottiene, quando chiederlo per motivi familiari, per motivi di lavoro, per motivi di studio, per cure mediche, per matrimonio, quali sono i documenti necessari e dove rivolgersi per ottenerlo.

Come funziona

Se sei un cittadino europeo, non hai bisogno del visto per entrare in Italia. Gli europei possono viaggiare in tutta Europa con la propria carta di identità nazionale oppure con il passaporto.

Se sei un cittadino extracomunitario e desideri entrare in Italia, invece, occorrono due documenti:

  • Passaporto;
  • Visto di ingresso.

Come ottenere

Per ottenere il visto di ingresso, devi presentare apposita richiesta. Anche se presenti domanda, questo non significa ottenere il visto con certezza: le autorità controllano i tuoi requisiti e, se tutto va bene, allora rilasciano il visto. Altrimenti possono rifiutare la tua domanda.

Dove ottenere il visto

Per ottenere il visto, devi rivolgerti all’ambasciata o al consolato italiano del Paese in cui risiedi. Se per esempio vivi in Algeria, devi rivolgerti all’ambasciata o al consolato italiano in Algeria. Se per esempio vivi in Cile, devi rivolgerti all’ambasciata o al consolato italiano in Cile.

Da questa pagina ufficiale della Farnesina – visto per l’estero, rispondendo a quattro domande, puoi sapere subito se ti serve il visto e quali sono documenti necessari devi consegnare all’ambasciata italiana per ottenere il visto. Il sistema ti dice:

  • L’indirizzo dell’ambasciata italiana dove andare a chiedere il visto;
  • I documenti da consegnare;
  • Il costo.

In genere, per poter entrare in Italia, l’ambasciata ti chiede di dimostrare di avere un reddito che ti permetta di essere autosufficiente in Italia e un alloggio, tuo o di un familiare/amico. Se vieni in Italia per lavoro subordinato, devi mostrare il nulla osta al lavoro rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione. Se vieni in Italia per svolgere un lavoro autonomo, devi dimostrare di avere un certo fatturato nell’ultimo anno, tale da permetterti appunto di essere autosufficiente in Italia.

Tipologie

Devi richiedere il visto di ingresso in Italia, se intendi entrare per uno dei seguenti motivi:

  • Per motivi familiari;
  • Per cure mediche;
  • Per turismo;
  • Per lavoro;
  • Per affari;
  • Per matrimonio.

In base ai motivi per cui entri in Italia, ci sono diversi visti: visto per cure mediche, visto per ricerca, visto per adozione, ecc.

In base al periodo di tempo per cui intendi rimanere in Italia, il visto può essere:

  • Visto di breve periodo (per una permanenza in Italia fino a 90 giorni;
  • Visto di lungo periodo (per una permanenza in Italia oltre 90 giorni).

Sul sito della Farnesina, dalla pagina dove devi rispondere alle quattro domande, devi inserire anche per quale motivo e per quanto tempo intendi rimanere in Italia. In questo modo il sito ti può elencare tutti i documenti necessari per ottenere il tuo visto specifico e il costo.

Per motivi familiari

Uno dei motivi più diffusi per la richiesta del visto, è quello familiare. Quando uno straniero è qui in Italia, da solo, a un certo punto è normale che desideri avere con sé la moglie (o il marito) e/i figli, rimasti nel paese d’origine.

Se qui in Italia ha trovato una sistemazione, è del tutto naturale che desideri riunire la famiglia. In questo caso può chiedere il visto per far entrare in Italia il familiare o i familiari.

Per cure mediche

Se hai deciso di venire in Italia per sottoporti a cure mediche, per ottenere il visto devi presentare specifici documenti:

  • Biglietti di andata e ritorno, per te e l’eventuale accompagnatore;
  • Documentazione sanitaria, ossia documento attestante la malattia e attestazione della casa di cura/ospedale italiano che ha deciso di prenderti in cura, indicante data di inizio e termine del ricovero/cura.
  • Assicurazione sanitaria per te e l’eventuale accompagnatore.

Per turismo

Se sei cittadino europeo, puoi venire in Italia senza chiedere alcun visto. Essendo cittadino UE non hai bisogno di altri documenti, oltre la tua carta di identità (rilasciata dal tuo Paese) oppure il tuo passaporto.

Se sei extracomunitario e hai intenzione di venire in Italia per turismo, puoi chiedere un visto di breve durata: massimo 90 giorni. Non esiste un visto per turismo che abbia durata maggiore: per vacanze, turismo, il massimo concesso è di tre mesi.

Per lavoro

Se vieni in Italia per lavoro, per ottenere il visto devi presentare i seguenti documenti:

  • Per lavoro subordinato: occorre il nulla osta al lavoro rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione.
  • Per lavoro autonomo: occorre dimostrare di avere un reddito minimo, realizzato nell’anno precedente;
  • Per start up: occorre dimostrare di avere un reddito minimo, realizzato nell’anno precedente; occorre inoltre il nulla Osta concesso da “Italia Startup Visa”.

Attenzione

L’ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato non è illimitato, ma deve avvenire entro le cosiddette “quote di ingresso” stabilite annualmente dal governo (decreto Flussi).

Significa che se per quest’anno il governo ha stabilito un massimo di 1.000 stranieri in ingresso per lavoro subordinato (stagionale compreso) e già sono entrati 1.000 immigrati, la tua domanda sarà rigettata, perché appunto ormai il limite è raggiunto.

Per matrimonio

Se hai intenzione di sposarti in Italia, non c’è un visto specifico per matrimonio: devi chiedere semplicemente il visto per motivi familiari, tra i quali rientra anche il matrimonio.

Per quanto riguarda i documenti da riprodurre, dipendono dalla tua cittadinanza. Sicuramente, devi presentare una documentazione atta a dimostrare che, chi ti ospita (il futuro marito o la futura moglie), hanno un reddito sufficiente per il tuo sostentamento e un alloggio disponibile.