Votare è un diritto di ogni cittadino: è un diritto ed è un dovere verso la propria patria. Che si tratti di elezioni politiche, di referendum abrogativo o confermativo, se ti trovi all’estero hai diritto di esprimere il tuo parere, attraverso vari metodi.

In questa guida completa su come votare all’estero ti spiego come funziona, cosa fare se sei residente all’estero iscritto all’AIRE e cosa fare se non sei residente all’estero (dunque senza iscrizione AIRE), se ti trovi fuori temporaneamente, per studio (Erasmus), lavoro, cure mediche.

Come funziona

Se vivi all’estero e sei cittadino italiano, puoi votare per:

  • Eleggere i membri del parlamento (elezioni politiche);
  • Referendum.

Puoi votare in qualità di cittadino italiano residente all’estero, se sei iscritto all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero).

Puoi esprimere il tuo voto, a scelta, attraverso due modi:

  1. Per posta;
  2. Oppure rientrando in Italia. Per votare in Italia, devi inviare una comunicazione scritta al Consolato di residenza.

Questa comunicazione devi inviarla al Consolato, entro:

  • Il 31 dicembre dell’anno precedente il termine della legislatura, in caso di elezioni politiche (ossia in caso di elezione dei membri del Parlamento). Se quindi per esempio la legislatura scade il 31 maggio 2029, devi inviare comunicazione scritta al consolato entro il 31 dicembre 2028;
  • 10 giorni a partire dalla data da cui sono indette le votazioni, in caso di referendum. Se quindi in Italia, il giorno 30 aprile si indice un referendum (che poi avverrà nei mesi successivi), hai tempo dieci giorni, ossia fino al 10 maggio per inviare comunicazione al consolato.

Come fare

Se vivi stabilmente all’estero e sei iscritto all’AIRE, in vista delle elezioni (con un congruo anticipo), ricevi direttamente al tuo indirizzo estero un plico contenente le schede per le votazioni.

Gli elettori che risiedono stabilmente all’estero per votare devono essere iscritti nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.I.R.E), e nelle prossime settimane riceveranno automaticamente a casa un plico con:

  • Le schede elettorali su cui votare;
  • Un documento indicante come votare;
  • Una busta bianca già affrancata, completa di indirizzo, da spedire. Quindi non devi pagare nulla né fare nulla, né scrivere indirizzo di consegna: è già tutto scritto.

Senza residenza all’estero

Sei sei all’estero solo temporaneamente, hai comunque diritto di votare in Italia. Anzi, a maggior ragione, visto che possono votare i cittadini italiani stabilmente residenti all’estero, puoi certamente votare anche tu, visto che ti trovi all’estero solo temporaneamente, per esempio per lavoro, per cure mediche o per studio (Erasmus).

Vediamo come si esprime il voto in caso di temporanea presenza all’estero: qual é la procedura da seguire per votare.

Temporaneamente

Se un italiano risiede all’estero ed è iscritto all’AIRE, lo stato italiano conosce il suo indirizzo all’estero. Dunque, in prossimità delle votazioni gli manda a casa una busta contenente le schede elettorali con relative istruzioni. Chi vive temporaneamente all’estero, chiaramente non ha la residenza all’estero e non è iscritto all’AIRE.

Se ti trovi temporaneamente all’estero, ossia per un periodo di almeno tre mesi nei quali ricade il giorno delle votazioni, puoi esprimere il tuo voto per corrispondenza. Essendo tu non residente all’estero, visto che ci vivi temporaneamente, sicuramente non sei iscritto all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), dunque non possono inviarti il plico in automatico.

Tutto quello che devi fare è inviare al tuo comune italiano (il comune nelle cui liste elettorali sei iscritto) una dichiarazione di domiciliazione temporanea estera, indicando il tuo indirizzo, dove possono inviarti il plico.

Il comune deve ricevere la tua dichiarazione entro il 32esimo giorno antecedente la data del voto. Quindi ti consiglio di mandarla almeno un mese e mezzo prima, perché non conta quando la invii, ma quando la riceve il comune. E i sistemi postali si sa, non sono sempre velocissimi.

In prossimità delle elezioni, il Ministero dell’Interno, sul suo sito, pubblico un modulo da compilare e inviare al comune, Non c’è quindi un modulo preesistente valido per tutte le votazioni. Di volta in volta il Ministero ne pubblica uno.

Suggerimento

Vai sul sito del Ministero dell’interno e, nello spazio dedicato alle ricerche, digita “modulo elettori residenti temporaneamente all’estero”. Ti apparirà la pagina dedicata e il modello da scaricare, compilare, stampare e inviare al comune. Insieme al modello invia anche copia del tuo documento di identità.

Puoi inviare la dichiarazione per posta, fax, email, PEC, oppure puoi farla recapitare a mano, anche tramite terze persone, per esempio da parenti o amici che vivono li.

Erasmus

Se ti trovi all’estero per l’Erasmus, hai diritto di partecipare alle votazioni in Italia. La procedura indicata nel passo precedente, vale anche per te. Tutto quello che devi fare è inviare al tuo comune, ossia a quello presso cui le liste elettorali sei iscritto, una dichiarazione di temporanea presenza all’estero.

Nella dichiarazione comunichi di essere all’estero e di voler partecipare al voto. Comunichi inoltre l’indirizzo presso cui vivi e al quale il comune deve inviarti le schede per la votazione.

In vacanza

Se sei all’estero per vacanza, teoricamente potresti votare per corrispondenza, ma praticamente non è così semplice. Innanzitutto devi inviare la dichiarazione al comune, con un congruo anticipo (come ti abbiamo consigliato nei passi precedenti, almeno un mese e mezzo prima). poi devi aspettare che il comune ti invii il plico all’indirizzo estero presso cui dimori.

Si presume che, generalmente, le vacanze non siano così lunghe, al punto da permettere tutto questo scambio di posta. In genere durano una, due, tre settimane, un mese. Se però conti di rimanere all’estero per più tempo, per mesi, contatta l’ufficio elettorale del tuo comune per sapere come muoverti e se è possibile ricevere il plico nella nazione in cui ti trovi in vacanza.