Il mondo del lavoro è sempre in continua evoluzione e ogni anno cambiano le regole che lo disciplinano. L’ultima novità è l’introduzione dei voucher INPS che sono dei buoni con cui è possibile pagare, in modo regolare con il versamento dei contributi, tutte quelle tipologie di lavoro molto brevi e di tipo occasionale.
In questa guida ti spiego che cosa sono i voucher INPS, come funzionano, per quali lavori puoi utilizzarli, quali sono le limitazioni al loro utilizzo, dove si possono acquistare, come si attivano, come si registrano, come possono essere incassati dai lavoratori, come funziona il calcolo della dichiarazione dei redditi e la disoccupazione NaspI.
Indice
Come funziona
In caso di prestazioni lavorative “accessorie”, ovvero lavori occasionali senza una continuità collaborativa, é possibile pagare il lavoratore con i cosiddetti “voucher” o “buoni lavoro” INPS per essere in regola con le leggi fiscali e contributive INPS.
Lavoro occasionale e committente
Ogni voucher ha un valore nominale di 10 euro che corrispondono a 7,5 euro netti per il lavoratore. Questi 2,5 euro di differenza rappresentano la copertura assicurativa INAIL e quella previdenziale INPS. I voucher sono validi solo ai fini della pensione INPS e non danno diritto alle prestazioni a sostegno del reddito, come maternità e disoccupazione.
Il pagamento attraverso i voucher rappresenta un doppio vantaggio:
- Per il committente, che così può usufruire delle prestazioni del collaboratore nella piena legalità e senza dover stipulare un contratto.
- Per il collaboratore, che così é coperto dal punto dai vista INAIL e INPS (solo ai fini della pensione).
Per chi usarli
Puoi utilizzare i voucher INPS per pagare i prestatori occasionali di tipo accessorio, quindi per pagare coloro che svolgono l’attività saltuariamente.
Tipico esempio é il pagamento del lavoro domestico, quindi colf, badanti, baby sitter, collaboratori domestici, lavoratori del settore dell’agricoltura o del commercio (per esempio commessi o parrucchieri) o ancora studenti o pensionati che arrotondano la pensione con un lavoretto occasionale.
Edilizia
Particolare attenzione va invece posta nell’uso dei voucher nel settore dell’edilizia, dove vigono regole e limiti più rigorosi, riconducibili alla particolarità e pericolosità del tipo di prestazione: nell’edilizia il rapporto tra prestatore e committente deve essere diretto.
Non sono quindi ammessi intermediari, come per esempio società di reclutamento del personale da pagare con i voucher; né sono ammessi in situazioni di appalto e subappalto poiché anche in questo caso viene meno il rapporto diretto.
Agricoltura
I voucher possono essere utilizzati per pagare lavoratori saltuari in qualsiasi ramo (commercio, industria, edilizia, ecc.) e per qualsiasi grado di lavoratore (operai, impiegati, segretari, parrucchieri ecc.).
L’unica deroga é prevista per il comparto dell’agricoltura dove l’uso dei voucher è regolato diversamente a seconda del volume d’affari dell’impresa agricola:
- Maggiore di 7.000 euro annui. Il lavoro accessorio é ammesso solo con pensionati o giovani di età inferiore a 25 anni iscritti a un corso di studi;
- Minore di 7.000 euro. Il lavoro accessorio è ammesso per qualsiasi tipo di prestatore purchè l’anno prima non registrato nelle liste anagrafiche dei lavoratori dell’agricoltura.
Limiti
Se intendi intraprendere un’attività lavorativa saltuaria, affinché il possa definirsi occasionale di tipo accessorio, devi rispettare determinati limiti:
- I compensi totali percepiti, dalla totalità dei committenti non devono superare i 7000 euro netti annui (9.333 euro lordi).
Esempio
Se hai tre committenti e guadagni 1.000 euro con il primo, 2.000 euro con il secondo e 2.000 euro con il terzo, per un totale di 5.000 euro il limite é stato rispettato. Se invece supponiamo che con il terzo guadagni 8.000, hai guadagnato 11.000 euro superando il limite di 7.000. In questo caso il lavoro non é più occasionale accessorio.
- I compensi percepiti da imprese commerciali o liberi professionisti non devono essere maggiori di 2.020 euro netti annui (2.693 € lordi) per ogni singolo committente.
Esempio
Puoi quindi lavorare per più imprese commerciali o liberi professionisti, purché il compenso percepito da ognuno di loro non superi i 2.020 euro annui. Ovviamente resta sempre fermo il limite di 7.000 euro per la totalità dei committenti.
Acquisto: dove comprarli
Puoi acquistare i buoni lavoro presso:
- Uffici di Poste Italiane;
- Tabaccai abilitati;
- Internet banking di Intesa Sanpaolo;
- Sportelli bancari abilitati;
- Sito INPS. In questo caso é necessario essere registrati sul sito.
Comunicazione obbligatoria
Se intendi avvalerti di una collaborazione occasionale di tipo accessorio, prima che il prestatore inizi la sua attività, devi darne comunicazione all’INPS (art. 49, comma 3 del D.Lgs 81/2015) attraverso:
- Call center INPS 803164 gratuito da fisso o 06164164 a pagamento da rete mobile (secondo il proprio profilo tariffario);
- Uffici INPS;
- Sito INPS tramite la pagina Lavoro Accessorio;
La comunicazione deve contenere:
- Il luogo della prestazione di lavoro;
- I tuoi dati e quelli del lavoratore;
- L’arco temporale della prestazione.
Attenzione
In qualità di datore di lavoro devi verificare che il collaboratore non superi i limiti economici previsti: devi quindi chiedergli una dichiarazione in cui sottoscrive di non superare il limite di 7.000 euro e quello di 2.020 euro nell’anno solare (ossia a partire dal 1 gennaio fino a quel giorno).
Questo basta per evitare sanzioni a tuo carico. Da questo link é possiible scaricare un fac simile dichiarazione di non superamento limiti voucher.
Attivazione
Se hai acquistato dei voucher per pagare dei lavoratori occasionali, prima che la prestazione abbia inizio devi attivarli online tramite la procedura prevista a seconda del metodo di acquisto (da Poste, tabaccai, banche, ecc). Accedi subito alla procedura telematica di attivazione dei buoni lavoro.
Con l’inserimento del voucher e l’attivazione, puoi gestire i tuoi dati e quelli del prestatore, indicare la durata della prestazione, ma anche cercare lavoratori già registrati per competenza.
Scarica subito questo fac simile di dichiarazione sostitutiva di non superamento dei limiti.
Attenzione
Per accedere ai servizi online occorre essere registrati al sito e quindi essere in possesso di PIN INPS. In caso di violazione sono previste sanzioni che vanno da 400 a 2.400 euro per ciascun prestatore di cui non é stata fatta la comunicazione.
Registrazione
Le prestazioni occasionali di tipo accessorio sono del tutto saltuarie e discontinue (circolare INPS n. 88 del 09/07/2009), sono quindi da intendersi come prestazioni di servizi e non come costi per lavoratori dipendenti. Per questa ragione sono classificati nella sezione B7 del conto economico.
Inoltre il valore lordo (10 euro) del voucher comprende:
- 1,3 euro di contribuzione INPS alla Gestione separata;
- 0,70 euro di assicurazione INAIL;
- 0,50 euro per la gestione del servizio.
La registrazione contabile da effettuare é quindi la seguente:
Esempio
Al momento dell’acquisto di 5 voucher:
- Da CASSA VOUCHER a Banca per 50 euro
Al momento dell’uso dei voucher:
- Da COSTO PRESTAZ. ACCESSORIA 37,50 euro
- Da CONTR. INPS PRESTAZ. ACCESSORIA 6,50 euro
- Da ASSICUR. INAIL PRESTAZ. ACCESSORIA 3,50 euro
- Da COSTO RIVENDITORE INPS 2,50 EURO
- A CASSA VOUCHER 50 euro
Pagamento: dove incassarli
I voucher INPS possono essere riscossi presso i tabaccai aderenti. Puoi riscuotere i voucher fino a 500 euro per volta e per non più di 1.500 euro quotidiani. Per l’incasso devi esibire la tua tessera sanitaria. Il rivenditore ti rilascerà una ricevuta dell’operazione. Se il voucher risulta non attivo devi contestarlo alla sede INPS.
Annullamento
Se hai comprato più voucher di quanti te ne sono realmente serviti, puoi annullare quelli inutilizzati, secondo questi casi:
- Prima dell’inizio della prestazione, devi rivolgerti alla sede INPS, al sito INPS oppure al call center;
- Il giorno stesso dell’inizio della prestazione devi rivolgerti alla sede INPS o al call center;
- Nei giorni successivi, devi rivolgerti alla sede INPS.
Dichiarazione redditi
I redditi guadagnati con i voucher non vanno inseriti nel modello 730 o modello Unico, in quanto esentasse. Il datore di lavoro quindi non è neanche tenuto a inviare annualmente la Certificazione Unica dei Compensi (CUD). I redditi guadagnati con i voucher non rientrano neanche nel calcolo dei 2841,50 euro per lo stato di famigliare a carico.
Disoccupazione NaspI
Le prestazioni di lavoro accessorio non sono incompatibili con l’indennità di disoccupazione NaspI (articolo 48 comma 2 del D. Lgs. 81/2015). Se quindi stai percependo la NaspI puoi comunque svolgere prestazioni accessorie.
Tuttavia, in questo caso sono previsti dei limiti più stringenti per non subire variazioni sullo lo status di disoccupato e quindi la NaspI: il totale dei compensi non deve superare i 3.000 euro annui netti (4.000 euro lordi).
Se il reddito supera tale limite, devi darne comunicazione all’INPS entro un mese dall’inizio del lavoro e in questo caso la NaspI subirà una riduzione pari all’80% del reddito derivante dalla prestazione occasionale.
Maggiori informazioni possono essere consultate nella circolare n. 170 del 2015.